Oltraggio al monumento a Di Vittorio, Lorizzo: «Gesto infame»
L'intervento del presidente del Consiglio regionale. Ieri sera volontari al lavoro per eliminare la scritta
Molfetta - venerdì 9 marzo 2018
15.26
«Io oggi voterei Casa Pound». E' con questa scritta che il monumento a Peppino Di Vittorio in Villa Comunale è stato vandalizzato nelle scorse ore.
Un oltraggio che ha indignato la comunità cittadina e che è stato subito eliminato nella serata di ieri grazie al lavoro di alcuni volontari. Tuttavia, il gesto non è passato inosservato e ha scatenato la reazione di molti.
A non mancare, a nome dell'intera Regione, anche il pensiero di Mario Loizzo, presidente del Consiglio Regionale.
«Un gesto infame, che ha ferito la memoria di un pugliese tra i più grandi. E tra i più grandi per tutti, senza distinzioni, perché il settarismo non faceva parte della visione di Peppino Di Vittorio. Una vita dedicata alla difesa dei diritti dei lavoratori è al di sopra di qualsiasi profanazione», ha commentato.
L'atto è per Loizzo «la criminale e insensata iniziativa di qualche perditempo. Peppino vive nella storia e nella memoria vera di questo Paese. Ne ha passate tante, passerà pure questa», ha concluso Loizzo.
Un oltraggio che ha indignato la comunità cittadina e che è stato subito eliminato nella serata di ieri grazie al lavoro di alcuni volontari. Tuttavia, il gesto non è passato inosservato e ha scatenato la reazione di molti.
A non mancare, a nome dell'intera Regione, anche il pensiero di Mario Loizzo, presidente del Consiglio Regionale.
«Un gesto infame, che ha ferito la memoria di un pugliese tra i più grandi. E tra i più grandi per tutti, senza distinzioni, perché il settarismo non faceva parte della visione di Peppino Di Vittorio. Una vita dedicata alla difesa dei diritti dei lavoratori è al di sopra di qualsiasi profanazione», ha commentato.
L'atto è per Loizzo «la criminale e insensata iniziativa di qualche perditempo. Peppino vive nella storia e nella memoria vera di questo Paese. Ne ha passate tante, passerà pure questa», ha concluso Loizzo.