Oggi l'inaugurazione del Nuovo organo positivo gotico nel Duomo di Molfetta
Utilizzato per la prima volta nel 1809, torna oggi a disposizione
Molfetta - sabato 20 gennaio 2024
10.48
Presso il Duomo di Molfetta verrà inaugurato il Nuovo Organo positivo gotico con l'esecuzione dell'Ufficio "In Festo Maternitatis Beatae Mariae Virginis" di Vito Antonio Cozzoli (1777-1817).
L'ufficio in canto neogregoriano In Festo Maternitatis Beatæ Mariæ Virginis fu «posto in nota dal Reverendo Don Vito Antonio Cozzolli per cantarsi la prima volta nel coro di Molfetta lì 7 ed 8 Ottobre 1809» (Archivio Diocesano Molfetta, Libri corali, n. 19, Directorium Chori). È probabile che l'ufficio sia stato composto su esplicita richiesta del Capitolo Cattedrale, di cui Cozzoli era Partecipante cantore sin dal 1805, e utilizzato verosimilmente per solennizzare i primi e i secondi vespri per la festività della Madonna del Rosario.
La composizione fa parte di un discreto catalogo di composizioni in canto neogregoriano opera dei musicisti e maestri di maestri di cappella al servizio del Capitolo di Molfetta tra Seicento e Ottocento e testimonia la frequentazione di questo genere compositivo in ordine alle esigenze del culto. Cozzoli apprese la lezione del gregoriano (composizione e interpretazione) durante gli anni del Seminario a Molfetta – tra il 1787 e il 1795 – alla scuola del maestro di canto gregoriano Francesco Saverio Massari, del quale sopravvivono composizioni simili.
L'ufficio di Cozzoli sarò eseguito dalla Schola Gregoriana della Cappella Musicale Corradiana diretta da Antonio Magarelli, con l'alternatim organistico eseguito dall'organista Gaetano Magarelli su un piccolo organo positivo gotico opera del maestro organaro Paolo Tollari di Fossa di Concordia (Modena), opus CLX
L'ufficio in canto neogregoriano In Festo Maternitatis Beatæ Mariæ Virginis fu «posto in nota dal Reverendo Don Vito Antonio Cozzolli per cantarsi la prima volta nel coro di Molfetta lì 7 ed 8 Ottobre 1809» (Archivio Diocesano Molfetta, Libri corali, n. 19, Directorium Chori). È probabile che l'ufficio sia stato composto su esplicita richiesta del Capitolo Cattedrale, di cui Cozzoli era Partecipante cantore sin dal 1805, e utilizzato verosimilmente per solennizzare i primi e i secondi vespri per la festività della Madonna del Rosario.
La composizione fa parte di un discreto catalogo di composizioni in canto neogregoriano opera dei musicisti e maestri di maestri di cappella al servizio del Capitolo di Molfetta tra Seicento e Ottocento e testimonia la frequentazione di questo genere compositivo in ordine alle esigenze del culto. Cozzoli apprese la lezione del gregoriano (composizione e interpretazione) durante gli anni del Seminario a Molfetta – tra il 1787 e il 1795 – alla scuola del maestro di canto gregoriano Francesco Saverio Massari, del quale sopravvivono composizioni simili.
L'ufficio di Cozzoli sarò eseguito dalla Schola Gregoriana della Cappella Musicale Corradiana diretta da Antonio Magarelli, con l'alternatim organistico eseguito dall'organista Gaetano Magarelli su un piccolo organo positivo gotico opera del maestro organaro Paolo Tollari di Fossa di Concordia (Modena), opus CLX