Oasi felina, colonie e gatti randagi: a Molfetta il protocollo per la tutela
Approvato il disciplinare. L'oasi all'interno del canile municipale
Molfetta - venerdì 17 gennaio 2020
E' stato approvato il disciplinare per la tutela e e il controllo dei gatti che vivono in libertà nel territorio di Molfetta nonchè per la gestione dell'Oasi Felina dello stesso Comune.
Le norme riguardano in primo luogo le colonie feline, dislocate su tutta Molfetta. Ad oggi, secondo i dati dell'Ente, a Molfetta ci sono novantatre colonie feline, curate a titolo volontario e gratuito da settantasei referenti, regolarmente autorizzati.
Il disciplinare che obblighi sancisce per loro?
"i referenti di colonia sono tenuti a distribuire cibo possibilmente secco per evitare la formazione di cattivi odori, in orari 'fissi, in modo che i gatti consumino subito la loro razione nonché a rimuovere prontamente i contenitori utilizzati, lasciando disponibile solo una ciotola di acqua", si legge ma hanno anche l'obbligo di provvedere alla sterilizzazione degli animali ed entro il primo dicembre di ogni anno dovranno consegnare al Comune il censimento dei gatti di cui si occupano.
"I gatti di colonia possono essere spostati dal loro territorio in altro territorio consono, solo per cause afferenti a stati di sofferenza o di mortalità degli stessi ovvero in presenza di pericolo derivanti da opere edilizie pubbliche o private. Lo spostamento è autorizzato dal Sindaco che acquisisce il parere della ASL competente. Qualora lo spostamento sia dovuto ad opere edilizie, l'inizio delle opere è subordinato all'autorizzazione del sindaco allo spostamento della colonia".
Prescrizioni arrivano anche per l'oasi felina, istituita all'interno del canile municipale nella zona industriale.
"All'interno dell'Oasi felina è ammesso un numero massimo di di 3/4 gatti per n. 13 box mentre n. 1 box deve rimanere disponibile per situazioni di emergenza", è sancito. Altra condizione: nell'Oasi possono trovare rifugio solo gatti rinvenuti nel territorio di Molfetta.
"I gatti presenti nell'Oasi Felina saranno curati in maniera volontaria e gratuita da associazioni animaliste individuate ed autorizzate dal Sindaco che dovranno rispettare le regole vigenti nel canile comunale e saranno coordinate sul piano operativo e sotto il controllo del Responsabile della Struttura e della ASL" mentre la permanenza degli animali "deve essere la più breve possibile, giusto i tempi per le adozioni poiché uno stallo troppo lungo si configurerebbe come maltrattamento di animali".
Norme anche per quanto riguarda il recupero dei gatti.
Nel disciplinare si specifica che "Il recupero dei gatti vittime di incidentati, è attuato dall'Associazione Animalista individuata ed autorizzata dal Sindaco che provvederà su indicazioni del servizio veterinario al ricovero presso struttura convenzionata previo consenso del gestore del Canile Municipale".
Disciplinate anche le adozioni le quali dovranno seguire un iter ben preciso e dettagliato, specificamente menzionato nello stesso provvedimento del Comune di Molfetta.
Le norme riguardano in primo luogo le colonie feline, dislocate su tutta Molfetta. Ad oggi, secondo i dati dell'Ente, a Molfetta ci sono novantatre colonie feline, curate a titolo volontario e gratuito da settantasei referenti, regolarmente autorizzati.
Il disciplinare che obblighi sancisce per loro?
"i referenti di colonia sono tenuti a distribuire cibo possibilmente secco per evitare la formazione di cattivi odori, in orari 'fissi, in modo che i gatti consumino subito la loro razione nonché a rimuovere prontamente i contenitori utilizzati, lasciando disponibile solo una ciotola di acqua", si legge ma hanno anche l'obbligo di provvedere alla sterilizzazione degli animali ed entro il primo dicembre di ogni anno dovranno consegnare al Comune il censimento dei gatti di cui si occupano.
"I gatti di colonia possono essere spostati dal loro territorio in altro territorio consono, solo per cause afferenti a stati di sofferenza o di mortalità degli stessi ovvero in presenza di pericolo derivanti da opere edilizie pubbliche o private. Lo spostamento è autorizzato dal Sindaco che acquisisce il parere della ASL competente. Qualora lo spostamento sia dovuto ad opere edilizie, l'inizio delle opere è subordinato all'autorizzazione del sindaco allo spostamento della colonia".
Prescrizioni arrivano anche per l'oasi felina, istituita all'interno del canile municipale nella zona industriale.
"All'interno dell'Oasi felina è ammesso un numero massimo di di 3/4 gatti per n. 13 box mentre n. 1 box deve rimanere disponibile per situazioni di emergenza", è sancito. Altra condizione: nell'Oasi possono trovare rifugio solo gatti rinvenuti nel territorio di Molfetta.
"I gatti presenti nell'Oasi Felina saranno curati in maniera volontaria e gratuita da associazioni animaliste individuate ed autorizzate dal Sindaco che dovranno rispettare le regole vigenti nel canile comunale e saranno coordinate sul piano operativo e sotto il controllo del Responsabile della Struttura e della ASL" mentre la permanenza degli animali "deve essere la più breve possibile, giusto i tempi per le adozioni poiché uno stallo troppo lungo si configurerebbe come maltrattamento di animali".
Norme anche per quanto riguarda il recupero dei gatti.
Nel disciplinare si specifica che "Il recupero dei gatti vittime di incidentati, è attuato dall'Associazione Animalista individuata ed autorizzata dal Sindaco che provvederà su indicazioni del servizio veterinario al ricovero presso struttura convenzionata previo consenso del gestore del Canile Municipale".
Disciplinate anche le adozioni le quali dovranno seguire un iter ben preciso e dettagliato, specificamente menzionato nello stesso provvedimento del Comune di Molfetta.