Lavori pubblici
Nuova pista di atletica: Abbattista replica a Mariano Caputo
Lavori fermi per problematiche tecniche sollevate dalla ditta a causa di una carente progettazione
Molfetta - giovedì 28 maggio 2015
16.39
Sul "caso" pista di atletica interviene l'assessore ai lavori pubblici, Giovanni Abbattista che replica alle accuse mosse, nei gironi scorsi, dal consigliere comunale Mariano Caputo.
"Voglio ricordare - dice l'assessore - che stiamo parlando di un appalto del valore complessivo di 4,5 milioni di euro, aggiudicato nel maggio del 2013 a seguito di una procedura ad evidenza pubblica bandita nell'ottobre del 2012 (e cioè quando assessore competente era proprio Mariano Caputo), sulla base di un progetto esecutivo approvato dalla Giunta Comunale nel marzo del 2011, quando assessore ai Lavori Pubblici era sempre Mariano Caputo".
"Tutto il procedimento amministrativo relativo a questa vicenda – prosegue Abbattista - che ha posto le premesse per i gravi problemi che ci troviamo ad affrontare oggi è stato impostato e gestito dall'amministrazione nella quale assessore al ramo era proprio Mariano Caputo, il quale, ben sapendo quello che sta emergendo e conoscendo bene le vere ragioni della sospensione dei lavori e delle riserve iscritte dall'impresa, tenta oggi maldestramente di mettere le mani avanti parlando senza il minimo pudore di incapacità ed inconcludenza dell'attuale amministrazione".
"Dopo il doveroso affidamento dei lavori che la nostra amministrazione ha fatto nel marzo del 2014 – spiega l'assessore ai lavori pubblici –, infatti, sono subito emerse diverse problematiche tecniche evidenziate in più circostanze dall'ATI aggiudicataria dell'appalto che ha posto dubbi addirittura sulla eseguibilità stessa dell'opera progettata e affidata".
"I problemi evidenziati – prosegue Abbattista – sono purtroppo diversi e sono stati accertati a seguito di una accurata istruttoria che ha coinvolto non solo tecnici interni all'ufficio ma anche tecnici esterni, i quali hanno rilevato l' assenza nel progetto esecutivo (approvato dalla Giunta in cui Caputo era responsabile per i Lavori Pubblici) di indicazioni dettagliate circa gli scavi necessari per realizzare l'opera, hanno rilevato carenze progettuali che riguardano il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, il blocco spogliatoi, la struttura della tribuna e la copertura metallica, l'area destinata alla biglietteria, gli stessi impianti elettrici. Stiamo parlando, quindi, di un progetto che, alla luce della istruttoria svolta dopo le riserve sollevate dall'impresa aggiudicataria, risulterebbe addirittura non eseguibile e non avrebbe potuto essere validato e nemmeno andare a gara".
"E, dinnanzi a questo quadro – attacca Abbattista –, oggi, l'artefice principale di questo ennesimo disastro amministrativo ha l'impudenza di dare lezioni di efficienza amministrativa, tentando, come è evidente, di mettere le mani avanti e di nascondere le proprie responsabilità scaricandole su chi oggi compostamente sta cercando di porre rimedio all'ennesimo esempio di amministrazione superficiale e pasticciona. Caputo, come detto Assessore ai Lavori Pubblici dell'epoca, anziché vaneggiare sulla incapacità dell'attuale amministrazione a fini chiaramente elettorali, spieghi come il suo Ufficio abbia potuto nel 2008 affidare in via diretta l'incarico per la redazione del progetto esecutivo ad un professionista della città per un importo complessivo di euro 20.000 e liquidare poi inspiegabilmente (al di fuori di ogni previsione di legge) circa 150.000 euro, già complessivamente versati in due tranche del maggio e del settembre 2011".
"Un vero e proprio "miracolo" di efficienza amministrativa – prosegue Abbattista – che Mariano Caputo, assessore ai lavori pubblici (e, pertanto, competente in questo caso specifico) dovrà spiegare. Da 20.000 euro a quasi 150.000 euro, per un progetto affidato direttamente (e cioè senza alcuna procedura di evidenza pubblica, pur essendo il valore finale dell'affidamento ben superiore alla soglia in relazione alla quale la legge consente un affidamento diretto). Ci parli di questo, Mariano Caputo! Ci spieghi questa incredibile e abnorme lievitazione della parcella liquidata in assenza di ogni presupposto!".
"Gli uffici ora dovranno valutare le responsabilità di chi ha causato questo ennesimo pasticcio amministrativo, chi ha generato i danni che dalla sospensione dei lavori potranno derivare e chi ha sbagliato dovrà renderne conto. Noi avevamo deciso di lavorare in silenzio alla risoluzione dei problemi, ma essere tirati in ballo in questo modo da chi porta su di sé la responsabilità politica e amministrativa di tutto questo è davvero troppo".
Sulla vicenda sollevata dal consigliere di opposizione relativa alle liquidazioni già versate alla ditta appaltatrice, Abbattista spiega: "Non esiste nessun caso. Le somme ad oggi versate nel pieno rispetto di quanto previsto nel contratto, risultano comunque inferiori ai lavori già eseguiti e, ad ogni modo l'amministrazione, così come previsto dalla legge, è coperta e garantita dalla fideiussione che la ditta ha dovuto presentare ai fini dell'ottenimento dell'acconto".
"Voglio ricordare - dice l'assessore - che stiamo parlando di un appalto del valore complessivo di 4,5 milioni di euro, aggiudicato nel maggio del 2013 a seguito di una procedura ad evidenza pubblica bandita nell'ottobre del 2012 (e cioè quando assessore competente era proprio Mariano Caputo), sulla base di un progetto esecutivo approvato dalla Giunta Comunale nel marzo del 2011, quando assessore ai Lavori Pubblici era sempre Mariano Caputo".
"Tutto il procedimento amministrativo relativo a questa vicenda – prosegue Abbattista - che ha posto le premesse per i gravi problemi che ci troviamo ad affrontare oggi è stato impostato e gestito dall'amministrazione nella quale assessore al ramo era proprio Mariano Caputo, il quale, ben sapendo quello che sta emergendo e conoscendo bene le vere ragioni della sospensione dei lavori e delle riserve iscritte dall'impresa, tenta oggi maldestramente di mettere le mani avanti parlando senza il minimo pudore di incapacità ed inconcludenza dell'attuale amministrazione".
"Dopo il doveroso affidamento dei lavori che la nostra amministrazione ha fatto nel marzo del 2014 – spiega l'assessore ai lavori pubblici –, infatti, sono subito emerse diverse problematiche tecniche evidenziate in più circostanze dall'ATI aggiudicataria dell'appalto che ha posto dubbi addirittura sulla eseguibilità stessa dell'opera progettata e affidata".
"I problemi evidenziati – prosegue Abbattista – sono purtroppo diversi e sono stati accertati a seguito di una accurata istruttoria che ha coinvolto non solo tecnici interni all'ufficio ma anche tecnici esterni, i quali hanno rilevato l' assenza nel progetto esecutivo (approvato dalla Giunta in cui Caputo era responsabile per i Lavori Pubblici) di indicazioni dettagliate circa gli scavi necessari per realizzare l'opera, hanno rilevato carenze progettuali che riguardano il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, il blocco spogliatoi, la struttura della tribuna e la copertura metallica, l'area destinata alla biglietteria, gli stessi impianti elettrici. Stiamo parlando, quindi, di un progetto che, alla luce della istruttoria svolta dopo le riserve sollevate dall'impresa aggiudicataria, risulterebbe addirittura non eseguibile e non avrebbe potuto essere validato e nemmeno andare a gara".
"E, dinnanzi a questo quadro – attacca Abbattista –, oggi, l'artefice principale di questo ennesimo disastro amministrativo ha l'impudenza di dare lezioni di efficienza amministrativa, tentando, come è evidente, di mettere le mani avanti e di nascondere le proprie responsabilità scaricandole su chi oggi compostamente sta cercando di porre rimedio all'ennesimo esempio di amministrazione superficiale e pasticciona. Caputo, come detto Assessore ai Lavori Pubblici dell'epoca, anziché vaneggiare sulla incapacità dell'attuale amministrazione a fini chiaramente elettorali, spieghi come il suo Ufficio abbia potuto nel 2008 affidare in via diretta l'incarico per la redazione del progetto esecutivo ad un professionista della città per un importo complessivo di euro 20.000 e liquidare poi inspiegabilmente (al di fuori di ogni previsione di legge) circa 150.000 euro, già complessivamente versati in due tranche del maggio e del settembre 2011".
"Un vero e proprio "miracolo" di efficienza amministrativa – prosegue Abbattista – che Mariano Caputo, assessore ai lavori pubblici (e, pertanto, competente in questo caso specifico) dovrà spiegare. Da 20.000 euro a quasi 150.000 euro, per un progetto affidato direttamente (e cioè senza alcuna procedura di evidenza pubblica, pur essendo il valore finale dell'affidamento ben superiore alla soglia in relazione alla quale la legge consente un affidamento diretto). Ci parli di questo, Mariano Caputo! Ci spieghi questa incredibile e abnorme lievitazione della parcella liquidata in assenza di ogni presupposto!".
"Gli uffici ora dovranno valutare le responsabilità di chi ha causato questo ennesimo pasticcio amministrativo, chi ha generato i danni che dalla sospensione dei lavori potranno derivare e chi ha sbagliato dovrà renderne conto. Noi avevamo deciso di lavorare in silenzio alla risoluzione dei problemi, ma essere tirati in ballo in questo modo da chi porta su di sé la responsabilità politica e amministrativa di tutto questo è davvero troppo".
Sulla vicenda sollevata dal consigliere di opposizione relativa alle liquidazioni già versate alla ditta appaltatrice, Abbattista spiega: "Non esiste nessun caso. Le somme ad oggi versate nel pieno rispetto di quanto previsto nel contratto, risultano comunque inferiori ai lavori già eseguiti e, ad ogni modo l'amministrazione, così come previsto dalla legge, è coperta e garantita dalla fideiussione che la ditta ha dovuto presentare ai fini dell'ottenimento dell'acconto".