Cronaca
Notti insonni, nervi a fior di pelle
I residenti di piazza Principe di Napoli: «Abbiamo perso la pace»
Molfetta - mercoledì 14 maggio 2014
7.13
«Dallo scorso agosto abbiamo perso il sonno e la pace». È il lamento di chi abita e risiede nei condomini che si affacciano su piazza Principe di Napoli. «Da quasi un anno – affermano gli abitanti di quei palazzi - la piazza è ad uso e consumo di un locale pubblico, che fregandosene delle esigenze di chi vive nella zona, propone ai propri clienti musica ad alto volume fino a notte fonda». Uno stato di cose che rischia di degenerare, tanto che in alcune occasioni sono dovuti intervenire i sanitari del 118 per soccorrere chi scosso dall'ansia non ha saputo tollerare lo stress causato da notti passate pressoché in bianco. «Insieme al 118 – raccontano i residenti di quella piazza – sono intervenuti anche i Carabinieri ai quali abbiamo consegnate sia verbalmente che attraverso un preciso esposto le nostre rimostranze. Ma nulla è successo. Anzi, tutto continua per sei giorni alla settimana sia d'estate che d'inverno». Persino nei giorni della Settimana Santa, il Venerdì Santo in particolare «in barba ai sentimenti religiosi di ognuno».
In una occasione sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale per effettuare le misurazioni dei decibel prodotti dagli impianti audio di cui il locale è fornito. «Naturalmente i decibel misurati sono risultati essere nella norma - dicono ancora i residenti – solo perché i test gli hanno effettuati di lunedì, quando il locale chiude i battenti prima del solito». Un intervento quello della Polizia locale arrivato dopo un ennesimo esposto accompagnato dalle firme di chi si sente danneggiato non dalla presenza del locale pubblico in quella piazza ma dalla musica ad alto volume che puntualmente comincia alle 10,30 di sera per protrarsi ben oltre le 2 di notte o almeno fin che l'ultimo degli avventori non sia ritornato a casa. «Abbiamo prima cercato un approccio bonario – raccontano ancora - ma non avendo avuto nessun tipo di risultato abbiamo cominciato a produrre degli esposti, il primo dei quali lo abbiamo depositato presso la Procura di Trani già a dicembre scorso. Ma di come si stia sviluppando la vicenda non ci è dato sapere. Il nostro sospetto è che il proprietario del locale abbia protezioni politiche visto che in passato ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale».
Una posizione privilegiata la sua, secondo chi ha sporto denuncia, che gli consentirebbe di eludere le norme senza timori. Norme che sarebbero state disattese anche nella concessione del «de hors», la possibilità cioè di utilizzare lo spazio all'aperto per l'attività di pubblico locale. «Non ha mai chiesto l'autorizzazione del condominio presso cui apre il locale – sottolineano i firmatari dell'esposto – presumendo di avere tutte le carte in regola per l'attività che svolge all'esterno». Il problema grave però rimane, almeno secondo i residenti quel volume così alto non poter più essere tollerato. Soprattutto da chi è costretto a svegliarsi presto al mattino per andare a lavorare. E così tra referti medici ottenuti dopo gli interventi del 118, esposti depositati sia in Procura che presso i Carabinieri, il braccio di ferro tra il gestore del locale pubblico e i residenti di piazza Principe di Napoli continua. Fino a quando?
In una occasione sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale per effettuare le misurazioni dei decibel prodotti dagli impianti audio di cui il locale è fornito. «Naturalmente i decibel misurati sono risultati essere nella norma - dicono ancora i residenti – solo perché i test gli hanno effettuati di lunedì, quando il locale chiude i battenti prima del solito». Un intervento quello della Polizia locale arrivato dopo un ennesimo esposto accompagnato dalle firme di chi si sente danneggiato non dalla presenza del locale pubblico in quella piazza ma dalla musica ad alto volume che puntualmente comincia alle 10,30 di sera per protrarsi ben oltre le 2 di notte o almeno fin che l'ultimo degli avventori non sia ritornato a casa. «Abbiamo prima cercato un approccio bonario – raccontano ancora - ma non avendo avuto nessun tipo di risultato abbiamo cominciato a produrre degli esposti, il primo dei quali lo abbiamo depositato presso la Procura di Trani già a dicembre scorso. Ma di come si stia sviluppando la vicenda non ci è dato sapere. Il nostro sospetto è che il proprietario del locale abbia protezioni politiche visto che in passato ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale».
Una posizione privilegiata la sua, secondo chi ha sporto denuncia, che gli consentirebbe di eludere le norme senza timori. Norme che sarebbero state disattese anche nella concessione del «de hors», la possibilità cioè di utilizzare lo spazio all'aperto per l'attività di pubblico locale. «Non ha mai chiesto l'autorizzazione del condominio presso cui apre il locale – sottolineano i firmatari dell'esposto – presumendo di avere tutte le carte in regola per l'attività che svolge all'esterno». Il problema grave però rimane, almeno secondo i residenti quel volume così alto non poter più essere tollerato. Soprattutto da chi è costretto a svegliarsi presto al mattino per andare a lavorare. E così tra referti medici ottenuti dopo gli interventi del 118, esposti depositati sia in Procura che presso i Carabinieri, il braccio di ferro tra il gestore del locale pubblico e i residenti di piazza Principe di Napoli continua. Fino a quando?