Vita di città
Norme su pesature e nuove etichette, è caos al mercato ittico all'ingrosso
Gli operatori alle prese con le nuove regole sulla tracciabilità del prodotto ittico
Molfetta - lunedì 12 gennaio 2015
7.18
Stanno creando non pochi disagi le nuove norme sull'etichettatura del pesce. Venerdì notte, durante le operazioni di vendita svoltesi al mercato ittico all'ingrosso di Molfetta, si sono registrati momenti di grande caos e rallentamenti nelle operazioni, oltre alla grande incertezza che ancora c'è riguardo alle nuove metodologie di tracciabilità del prodotto pescato.
Dal 16 dicembre scorso, infatti, è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sulla etichettatura dei cibi: uno dei passaggi più controversi riguarda proprio le procedure di pesature del pesce che, così come dispongono i regolamenti, deve essere effettuata subito dopo lo sbarco del prodotto ittico.
Così, dopo il maltempo di inizio anno, la settimana scorsa le imbarcazioni molfettesi hanno affrontato le prime battute di pesca del 2015 e allo sbarco hanno sperimentato per la prima volta l'obbligo di applicare le nuove norme sulla pesatura. In particolare, le norme specificano che il prodotto deve essere pesato dai "soggetti responsabili della prima immissione sul mercato" attraverso "sistemi di pesatura certificati". Risultato: «Venerdì notte sono sbarcati tutti insieme quasi venti motopescherecci» racconta a Molfetta Viva un operatore che lavora a bordo di una imbarcazione «e c'era ancora molta incertezza su chi e come doveva effettuare la pesature e l'etichettatura. Alla fine ogni barca ha portato al mercato un centinaio di cassette di pesce e per ogni cassetta si è reso necessario stampare l'apposita etichetta.» Il problema è che ad oggi nella struttura molfettese sono disponibili appena due bilance con stampante per cui è facile immaginare l'effetto ingorgo che si è venuto a creare: «Per stampare un centinaio di etichette la stampante ci ha messo venti minuti» ci dice l'operatore «moltiplicate questo tempo per tutte le barche approdate e capirete perché le operazioni sono ultimate soltanto ad alba inoltrata»
Dal 16 dicembre scorso, infatti, è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sulla etichettatura dei cibi: uno dei passaggi più controversi riguarda proprio le procedure di pesature del pesce che, così come dispongono i regolamenti, deve essere effettuata subito dopo lo sbarco del prodotto ittico.
Così, dopo il maltempo di inizio anno, la settimana scorsa le imbarcazioni molfettesi hanno affrontato le prime battute di pesca del 2015 e allo sbarco hanno sperimentato per la prima volta l'obbligo di applicare le nuove norme sulla pesatura. In particolare, le norme specificano che il prodotto deve essere pesato dai "soggetti responsabili della prima immissione sul mercato" attraverso "sistemi di pesatura certificati". Risultato: «Venerdì notte sono sbarcati tutti insieme quasi venti motopescherecci» racconta a Molfetta Viva un operatore che lavora a bordo di una imbarcazione «e c'era ancora molta incertezza su chi e come doveva effettuare la pesature e l'etichettatura. Alla fine ogni barca ha portato al mercato un centinaio di cassette di pesce e per ogni cassetta si è reso necessario stampare l'apposita etichetta.» Il problema è che ad oggi nella struttura molfettese sono disponibili appena due bilance con stampante per cui è facile immaginare l'effetto ingorgo che si è venuto a creare: «Per stampare un centinaio di etichette la stampante ci ha messo venti minuti» ci dice l'operatore «moltiplicate questo tempo per tutte le barche approdate e capirete perché le operazioni sono ultimate soltanto ad alba inoltrata»