Norman Atlantic, chieste 23 condanne. Nel 2014 fu panico a Molfetta
La città visse ore di angoscia prima di sapere che i molfettesi a bordo erano tutti in salvo
Molfetta - giovedì 17 novembre 2022
Sono 23 le condanne (e una assoluzione) le richieste fatte dai pubblici ministeri Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano per il naufragio della Norman Atlantic, il cui processo ha visto negli ultimi giorni tenersi le requisitorie nell'aula bunker di Bitonto.
Nello specifico, i pm hanno chiesto 9 anni per Carlo Visentini, legale rappresentante della società 'Visemar di Navigazione' srl, armatrice della motonave Norman Atlantic, per il comandante della nave, Argilio Giacomazzi, e per il rappresentante legale Anek lines noleggiatrice del traghetto, Ioanni Vardinogianni. Per loro è stata richiesta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Otto anni, invece, sono stati chiesti per Georgios Katsavenaki, legale rappresentante Anek, e Pavlos Fantakis, supervisore a bordo della stessa azienda noleggiatrice; 7 anni per Gianluca Assante primo ufficiale di Macchina, e Antonio Gadaleta, elettricista di bordo, e 6 anni per Luigi Iovine, primo ufficiale e responsabile della sicurezza a bordo.
Per alcuni membri dell'equipaggio è stata avanzata la richiesta di condanna a pene che vanno dai quattro ai tre anni anni di reclusione, con l'accuso di omicidio colposo per alcune delle morti. Per altri quattro membri dell'equipaggio, invece, per le sole contravvenzioni del codice della navigazione i pm hanno chiesto condanne fra tre mesi e tre anni di reclusione. Si ricorda come il naufragio avvenne il 28 dicembre 2014 al largo delle coste albanesi dopo un incendio scoppiato a bordo: persero la vita 12 persone (e altre 19 sono considerate disperse) dei 519 passeggeri. I feriti furono 64.
Sul traghetto c'erano anche diversi molfettesi: Angelo De Candia, nostromo, Antonio Gadaleta, elettricista, Michele Lazzizzera, direttore di macchina, Angelo Tommaso Paniscotti, giovane di macchina, Luigi Andriani e Onofrio Fornari, tutti originari di Molfetta. La città visse ore di angoscia prima di sapere che erano tutti in salvo.
Nello specifico, i pm hanno chiesto 9 anni per Carlo Visentini, legale rappresentante della società 'Visemar di Navigazione' srl, armatrice della motonave Norman Atlantic, per il comandante della nave, Argilio Giacomazzi, e per il rappresentante legale Anek lines noleggiatrice del traghetto, Ioanni Vardinogianni. Per loro è stata richiesta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Otto anni, invece, sono stati chiesti per Georgios Katsavenaki, legale rappresentante Anek, e Pavlos Fantakis, supervisore a bordo della stessa azienda noleggiatrice; 7 anni per Gianluca Assante primo ufficiale di Macchina, e Antonio Gadaleta, elettricista di bordo, e 6 anni per Luigi Iovine, primo ufficiale e responsabile della sicurezza a bordo.
Per alcuni membri dell'equipaggio è stata avanzata la richiesta di condanna a pene che vanno dai quattro ai tre anni anni di reclusione, con l'accuso di omicidio colposo per alcune delle morti. Per altri quattro membri dell'equipaggio, invece, per le sole contravvenzioni del codice della navigazione i pm hanno chiesto condanne fra tre mesi e tre anni di reclusione. Si ricorda come il naufragio avvenne il 28 dicembre 2014 al largo delle coste albanesi dopo un incendio scoppiato a bordo: persero la vita 12 persone (e altre 19 sono considerate disperse) dei 519 passeggeri. I feriti furono 64.
Sul traghetto c'erano anche diversi molfettesi: Angelo De Candia, nostromo, Antonio Gadaleta, elettricista, Michele Lazzizzera, direttore di macchina, Angelo Tommaso Paniscotti, giovane di macchina, Luigi Andriani e Onofrio Fornari, tutti originari di Molfetta. La città visse ore di angoscia prima di sapere che erano tutti in salvo.