Cronaca
Non si fermano gli incendi di auto. Altra notte di fuoco
Alle ore 04.00 una Smart Fortwo parcheggiata in via Maranta è stata avvolta dalle fiamme. Sul posto i Vigili del Fuoco
Molfetta - mercoledì 4 novembre 2020
10.00
Non c'è notte che passi senza il suo rogo d'auto. E non c'è pace per Molfetta. Nella notte, alle ore 04.00, una Smart fortwo posteggiata in un parcheggio privato di via Maranta è andata in fiamme. Numerosi abitanti, abbracciati a Morfeo, sono stati svegliati dalle fiamme sprigionate dalla combustione dell'auto.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco del locale Distaccamento, che hanno provveduto a spegnere il rogo, che ha coinvolto anche un fuoristrada Jeep Cherokee, ed a mettere in sicurezza la zona e i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile, per le indagini. E siamo a 4 in altrettanti giorni del mese di novembre (dopo gli episodi avvenuti in via San Giovanni Bosco, il 1 novembre, e in via dei Funai, il 2 novembre, nda), ad una media spaventosa di una addirittura ogni ventiquattrore.
Asfalto abbrunito, tanti grattacapi imprevisti per il povero proprietario, spavento per i residenti della zona e paura per chi aveva auto parcheggiate nelle vicinanze. Insomma, il solito scenario triste. I Carabinieri della locale Compagnia battono più piste, ma sono poche sono le certezze attorno a questi misteriosi episodi che ormai da oltre un decennio caratterizzano le nottate molfettesi. Barbarie e inciviltà: non ci sono altre parole per definire la china che ha imboccato Molfetta.
Un ultimo appunto: anche in questo caso non sono stati rinvenuti segni di dolo, ma è davvero difficile pensare all'autocombustione, data la frequenza incredibile degli episodi. Insomma, col favore delle tenebre Molfetta brucia ancora. E sono già 4 dall'inizio del mese di novembre, addirittura 31 nel solo 2020.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco del locale Distaccamento, che hanno provveduto a spegnere il rogo, che ha coinvolto anche un fuoristrada Jeep Cherokee, ed a mettere in sicurezza la zona e i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile, per le indagini. E siamo a 4 in altrettanti giorni del mese di novembre (dopo gli episodi avvenuti in via San Giovanni Bosco, il 1 novembre, e in via dei Funai, il 2 novembre, nda), ad una media spaventosa di una addirittura ogni ventiquattrore.
Asfalto abbrunito, tanti grattacapi imprevisti per il povero proprietario, spavento per i residenti della zona e paura per chi aveva auto parcheggiate nelle vicinanze. Insomma, il solito scenario triste. I Carabinieri della locale Compagnia battono più piste, ma sono poche sono le certezze attorno a questi misteriosi episodi che ormai da oltre un decennio caratterizzano le nottate molfettesi. Barbarie e inciviltà: non ci sono altre parole per definire la china che ha imboccato Molfetta.
Un ultimo appunto: anche in questo caso non sono stati rinvenuti segni di dolo, ma è davvero difficile pensare all'autocombustione, data la frequenza incredibile degli episodi. Insomma, col favore delle tenebre Molfetta brucia ancora. E sono già 4 dall'inizio del mese di novembre, addirittura 31 nel solo 2020.