«Noi, la nuova discarica a cielo aperto di Molfetta»
Cassonetti stracolmi, spazzatura agli angoli delle strade: è il "turno" di Corso Fornari
Molfetta - sabato 29 ottobre 2016
7.34
Cassonetti stracolmi, spazzatura agli angoli delle strade che diventano anche il luogo preferito dove lasciare ogni genere di rifiuto ingombrante: è questo lo stato in cui versano Corso Fornari e le strade limitrofe. Una situazione insostenibile, soprattutto nelle prime ore della mattina, «peggiorata con l'avvio del porta a porta nella zona di Ponente, ovvero qualche strada più in là...», affermano alcuni residenti della zona.
Insomma, pare un copione che si ripete: appena la raccolta dei rifiuti porta a porta entra in vigore in una zona, ecco che quella immediatamente adiacente diventa una vera discarica a cielo aperto. Colpa, vien da sé, del poco senso civico.
Era successo proprio a Ponente: anche qui gli abitanti avevano alzato la voce, stanchi di vedere le macchine gettare dai finestrini buste in prossimità dei cassonetti. Una situazione insostenibile in relazione anche all'igiene e al decoro urbano.
Adesso, pare essere il "turno" di Corso Fornari.
«Di certo la zona non era pulitissima prima, ma altrettanto certamente non come ora. Nelle prime ore della giornata accanto ai bidoni ci sono cataste di immondizia. E' logico pensare che questi cassonetti non riescano a soddisfare il fabbisogno di chi vive o lavora qui e anche di tutti coloro che arrivano dalle altre zone a gettare la loro immondizia», afferma un commerciante.
«Di qui la necessità che se ne parli: non siamo cittadini di serie B e non meritiamo di vivere oppure di lavorare tra la sporcizia provocata, soprattutto, da altri. Chiediamo rispetto per le nostre strade. Tra l'altro nelle viuzze attorno ci sono rischi seri per la viabilità perché spesso le buste vengono lasciate sulla carreggiata e obbligano a fare manovre brusche».
Bisogna ricordare che è fatto divieto a coloro che abitano nelle zone della raccolta porta a porta di conferire i propri rifiuti altrove.
Insomma, pare un copione che si ripete: appena la raccolta dei rifiuti porta a porta entra in vigore in una zona, ecco che quella immediatamente adiacente diventa una vera discarica a cielo aperto. Colpa, vien da sé, del poco senso civico.
Era successo proprio a Ponente: anche qui gli abitanti avevano alzato la voce, stanchi di vedere le macchine gettare dai finestrini buste in prossimità dei cassonetti. Una situazione insostenibile in relazione anche all'igiene e al decoro urbano.
Adesso, pare essere il "turno" di Corso Fornari.
«Di certo la zona non era pulitissima prima, ma altrettanto certamente non come ora. Nelle prime ore della giornata accanto ai bidoni ci sono cataste di immondizia. E' logico pensare che questi cassonetti non riescano a soddisfare il fabbisogno di chi vive o lavora qui e anche di tutti coloro che arrivano dalle altre zone a gettare la loro immondizia», afferma un commerciante.
«Di qui la necessità che se ne parli: non siamo cittadini di serie B e non meritiamo di vivere oppure di lavorare tra la sporcizia provocata, soprattutto, da altri. Chiediamo rispetto per le nostre strade. Tra l'altro nelle viuzze attorno ci sono rischi seri per la viabilità perché spesso le buste vengono lasciate sulla carreggiata e obbligano a fare manovre brusche».
Bisogna ricordare che è fatto divieto a coloro che abitano nelle zone della raccolta porta a porta di conferire i propri rifiuti altrove.