Candidato nella lista del Partito Democratico, Nino Airoldi presenta la sua candidatura, sostenendo Lillino Drago come candidato sindaco della città di Molfetta alle elezioni del prossimo 12 giugno.
Il perché della mia candidatura
«Io penso che, nella nostra Molfetta, siamo alle porte di un nuovo Rinascimento in campo politico e mi auguro vivamente che i miei concittadini ne siano consapevoli e siano pronti a comportarsi di conseguenza al momento del voto. Abbiamo infatti la possibilità di avere una persona dallo spessore di Lillino Drago, del giudice Drago, disponibile a concorrere alla carica di sindaco del Comune di Molfetta. Se la mia memoria mi accompagna ancora, credo che una persona del suo livello culturale, della sua professionalità e con le sue conoscenze faccio fatica a ritrovarla nei candidati sindaci del passato. Forse oggi è la persona più rappresentativa che Molfetta possa esprimere in quel ruolo ed è forse l'unica persona che possa invertire quel processo di decadimento della società molfettese che credo tutti avvertono. Ne è testimonianza il programma con cui Lillino Drago si presenta a questa competizione. Io ha letto, anche in passato, diversi programmi di candidati sindaci o di candidati a ruoli pubblici ed ho sempre avuto la sensazione di trovarmi di fronte ad una fiera dei sogni ad uso e consumo di cittadini erroneamente ritenuti creduloni da imbonire e non è necessario rovistare tanto nel passato per trovare, anche qui a Molfetta, conferma a questa affermazione. Basta dare uno sguardo a quanto promesso e non realizzato dalla uscente amministrazione comunale; opere tante decantate, per le quali sono stati spesi fiumi di soldi pubblici e che oggi risultano abbandonate, inutilizzate e lasciate al degrado come la Piscina comunale, il Parco Baden Powell in zona 167, l'ex Mercato ortofrutticolo all'ingrosso, il parcheggio accanto alla stazione ferroviaria, alcune proprietà comunali a Molfetta Vecchia, ovvero opere faraoniche, come il nuovo porto commerciale di Molfetta, che poi trovano difficoltà insormontabili in fase di realizzazione e lasciate lì in attesa di tempi migliori. È facile, infatti, imbonire la gente con promesse più o meno roboanti, ma che poi, per un'approssimata analisi di fattibilità e per sopraggiunti interessi clientelari non conciliabili vengono miseramente abbandonate con un danno evidente per la comunità. Ebbene. Forse mi sbaglio, ma nel programma di Lillino Drago non ho trovato le approssimazioni che mi hanno tanto angustiato nei programmi precedenti. Il suo è un programma di una lucidità incredibile, dove è evidente lo sforzo fatto nell'analizzare le criticità della nostra città, gli obiettivi strategici da perseguire e la conseguente identificazione delle linee operative su cui dovrà centrarsi la sua azione amministrativa. In particolare mi ha molto colpito l'attenzione che Lillino intende riservare alle diverse fasce della società molfettese, immaginando una città a misura dei bambini, degli adolescenti, dei giovani, degli anziani e dei soggetti non autosufficienti e/o diversamente abili, prevedendo, per tutte queste fasce, servizi di varia natura. C'è molto pragmatismo in questo suo programma, che trovo completo, razionale, ponderato e conseguentemente fattibile. Ciò mi ha davvero colpito ed è stata la molla che ha scatenato in me il desiderio, se i miei concittadini lo vorranno, di rendermi disponibile a dare un mio personale contributo alla sua realizzazione. E' quindi un'opportunità che non voglio perdere e che la mia città ritengo non debba perdere».
Chi è Nino Airoldi
Nino Airoldi è una persona assolutamente poliedrica e pragmatica che ha fatto del suo lavoro e dell'amore per la sua famiglia gli elementi fondanti della sua esperienza di vita. Diplomatosi in Telecomunicazioni presso l'Istituto Industriale di Andria ha avuto la fortuna di formarsi in Informatica presso un'azienda del gruppo Olivetti di Bari, la Software Sistemi Spa; un'azienda che ha fatto la storia dell'Informatica pugliese. Qui si è trovato subito a redigere manuali tecnici dei computers BCS che, a quel tempo, Olivetti aveva deciso di porre sul mercato. Successivamente su è trovato a svolgere attività di analisi e sviluppo di sistemi gestionali di varia natura destinati ad operare su BCS e sui successivi personal computer. Quindi ha svolto attività di formazione e di capo progetto, sempre a Bari, presso la società Getronics, a cui vennero ceduti gli asset delle aziende del gruppo Olivetti presso cui aveva precedentemente operato. Al termine della sua esperienza professionale in Getronics ha svolto attività di volontariato, quale collaboratore Economato presso ilo Pontificio Seminario Regionale di Molfetta e quindi ha assunto la carica di Presidente dell'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, relativo alla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. La sua esperienza professionale e lavorativo, così variegata, quindi, testimonia la capacità di Nino Airoldi di adattarsi alle diverse circostanze e dare in ognuna di questo il meglio delle proprie capacità.