Niente certificati per l'attività sportiva dei bambini, l'intervento dell'Assessore Balducci
«Promuovere stili di vita sani tra la popolazione»
Molfetta - giovedì 22 marzo 2018
12.40
Il 28 febbraio 2018 il ministero della Salute e del Ministero dello Sport hanno sancito l'eliminazione dell'obbligo del certificato medico per la pratica dell'attività sportiva da 0 ai 6 anni. D'ora in poi i bambini in età prescolare potranno liberamente praticare un'attività fisica organizzata senza bisogno di documentazione medica, salvo in casi specifici segnalati dal Pediatra di Famiglia.
Questa decisione potrà favorire l'attività fisica dei bambini fin dai primissimi anni di vita e aiutare a contrastare così la pericolosa tendenza alla sedentarietà. Si tratta, infatti, di uno stile di vita scorretto ancora troppo diffuso tra gli italiani d'ogni fascia età. Attualmente il 53% dei giovani d'età compresa tra i 3 e i 5 anni e il 22% di quelli tra i 6 e i 10 anni non praticano alcuna forma di attività fisica.
La norma, sollecitata dalla Federazione Italiana Medici Pediatra, oltre a ridurre le spese delle famiglie, produce ulteriori vantaggi: sburocratizzare l'accesso alle attività sportive ed evitare sprechi all'intero Sistema Sanitario Nazionale per accertamenti medici superflui.
Il nostro auspicio è che, anche grazie al recente provvedimento, si possano ulteriormente promuovere stili di vita sani tra tutta la popolazione residente partendo sin dai primi anni di vita.
Questa decisione potrà favorire l'attività fisica dei bambini fin dai primissimi anni di vita e aiutare a contrastare così la pericolosa tendenza alla sedentarietà. Si tratta, infatti, di uno stile di vita scorretto ancora troppo diffuso tra gli italiani d'ogni fascia età. Attualmente il 53% dei giovani d'età compresa tra i 3 e i 5 anni e il 22% di quelli tra i 6 e i 10 anni non praticano alcuna forma di attività fisica.
La norma, sollecitata dalla Federazione Italiana Medici Pediatra, oltre a ridurre le spese delle famiglie, produce ulteriori vantaggi: sburocratizzare l'accesso alle attività sportive ed evitare sprechi all'intero Sistema Sanitario Nazionale per accertamenti medici superflui.
Il nostro auspicio è che, anche grazie al recente provvedimento, si possano ulteriormente promuovere stili di vita sani tra tutta la popolazione residente partendo sin dai primi anni di vita.