nicola pertuso
nicola pertuso

Nicola Pertuso, FIPE Confcommercio Bari-Bat: «Occorre un fronte comune contro la criminalità»

Le sue riflessioni: «L’omicidio di Molfetta poteva capitare ovunque. Alla famiglia Lopez tutta la nostra solidarietà»

Nella notte tra il 21 e il 22 settembre, nel Lido Bahia Beach Club di Molfetta la 19enne Antonia Lopez ha perso la vita a causa di ferite da colpi di arma da fuoco esplosi nell'ambito di un regolamento di conti tra giovani rampolli di noti clan baresi. Un fatto gravissimo che (ripro)pone la scottante questione della pubblica sicurezza nei locali della movida locale.

Ne abbiamo parlato con Nicola Pertuso - presidente FIPE Federazione Italiana Pubblici Esercizi Confcommercio Bari-Bat, alla luce del suo ruolo e della sua esperienza ultra trentennale come gestore di locali dedicati allo spettacolo e all'intrattenimento nelle province Bari e Bat. Dopo un recentissimo incontro - dai contenuti riservati - sulla questione pubblica sicurezza con il dott. Francesco Russo - Prefetto di Bari, Pertuso appare molto scosso e amareggiato per la tragedia molfettese, ma con una grande voglia di reagire. E di partecipare a un fronte comune contro la criminalità.

Cosa pensa di quanto accaduto alla giovane Antonia Lopez?
Siamo mortificati per quanto successo: siamo tutti vicini alla famiglia, che ha perso una ragazza di 19 anni. Questa è la cosa più brutta. Non possiamo che esprimere tutti la nostra solidarietà alla famiglia.

Si poteva evitare?
E' chiaro che si può fare molto per evitare che queste cose accadano: chi spara, può sparare dappertutto. Sicuramente ci adopereremo per trovare nuove soluzioni e per combattere questi fenomeni, che interessano ragazzi che hanno perso completamente la bussola. Bisogna mettersi insieme e fare rete con le Forze dell'Ordine e con chi si occupa della nostra sicurezza. Urgono iniziative per riportare questi giovani a una vita sana: abbiamo infatti visto come questi ragazzi si fanno vanto - con video pubblicati sui social - di macchine a tutta velocità e atteggiamenti violenti. Si dimostrano seguaci di un paradigma diverso dal nostro e dalla nostra idea di cultura, che dovrebbe invece essere trasferita ai nostri giovani. Il loro è un paradigma capovolto.

In base alla sua esperienza professionale, episodi come questo sono sempre esistiti nella movida locale o, piuttosto, ne riscontra una più recente recrudescenza?
In passato abbiamo vissuto periodi in cui bande di giovani - soprattutto baresi - creavano questo tipo di problemi. Oggi però notiamo che tali fenomeni sono diventati molto più pericolosi: abbiamo più volte opportunamente segnalato e informato le autorità dei problemi che questi ragazzi hanno provocato.

C'è un legame tra la criminalità organizzata e la movida? O, peggio, vere e proprie infiltrazioni?
Abbiamo ascoltato con piacere le parole nette e decise dei procuratori antimafia e la loro lucida analisi rispetto a ciò che sta accadendo: questi ragazzi vengono nei locali per mettersi in mostra e per dare prova della loro capacità di violenza. Giocano a fare Gomorra: ciò preoccupa tanto perchè lo fanno proprio dove c'è intrattenimento, in spazi di incontro tra giovani. Abbiamo sempre più consapevolezza che questi ragazzi vogliono fare i "bulli", ecco perchè occorre un segnale forte dello Stato, in collaborazione con il mondo degli imprenditori.

Il 30 settembre lei è stato ricevuto dal Prefetto di Bari in merito alla questione sicurezza, dopo l'omicidio di Molfetta. Può dirci qualcosa in proposito?
I contenuti di questo incontro sono riservati.

In che modo è possibile garantire al meglio pubblica sicurezza in un locale serale?
Abbiamo imparato che gli accorgimenti tecnologici migliorano la sicurezza nei locali - come ad esempio gli impianti di videosorveglianza, che in questo caso sono stati utili per individuare chi ha partecipato all'omicidio. Penso anche all'utilizzo di metal detector e a un'adeguata formazione del personale di sicurezza; ma serve anche la collaborazione delle Forze dell'Ordine. Molte volte, infatti, i gestori dei locali non riescono a gestire questi gruppi di 10, 15 giovani quando si presentano alle porte di pub e discoteche: non c'è buttafuori che tenga. Con le forze dell'ordine stiamo immaginando soluzioni per arginare, contrastare e combattere questo fenomeno.

Sul tema, Confcommercio Bari-Bat ha ideato iniziative ad hoc?
Certo, sono in atto iniziative di concerto con le Forze dell'Ordine per una sicurezza integrata, anche con le associazioni di categoria e con il mondo imprenditoriale. Un lavoro corale nell'ambito del quale sono preziose anche le segnalazioni della cittadinanza, che ringrazio.

Una battuta di chiusura.
Nelle prossime settimane seguiranno iniziative dedicate al tema: non restiamo e non resteremo fermi a subire. Dobbiamo fare fronte comune tra imprese e persone, unite nel contrasto a questo tipo di persone e comportamenti, che mettono in difficoltà aziende, dipendenti e utenti. Questa vicenda poteva capitare a chiunque e dovunque.
  • Antonella Lopez
Altri contenuti a tema
Omicidio Lopez a Molfetta, interrogazione al ministro Piantedosi da parte di AVS Omicidio Lopez a Molfetta, interrogazione al ministro Piantedosi da parte di AVS La richiesta di Elisabetta Piccolotti, parlamentare di "AlleanzaVerdi e Sinistra"
Allarme sicurezza per la movida nel Barese: «Ci sono almeno 5-6 gruppi di giovani malavitosi» Allarme sicurezza per la movida nel Barese: «Ci sono almeno 5-6 gruppi di giovani malavitosi» Gli imprenditori del mondo della notte: «Servono contromosse». Qualcuno si è già attivato
Omicidio Lopez, dissequestrato il lido balneare Bahia Beach Omicidio Lopez, dissequestrato il lido balneare Bahia Beach Via i sigilli ad oltre una settimana dal delitto della 19enne di San Girolamo, mentre proseguono le indagini
Omicidio Lopez, l'arma presa su Telegram. Il gip: «Lavopa può reiterare il reato» Omicidio Lopez, l'arma presa su Telegram. Il gip: «Lavopa può reiterare il reato» Sul 21enne il giudice ha riconosciuto una «particolare inclinazione a delinquere» e l'inserimento «in più ampi contesti criminali»
Fiori e palloncini per Antonella Lopez, uccisa per errore al Bahia Fiori e palloncini per Antonella Lopez, uccisa per errore al Bahia Palloncini rosa, lacrime e tensione al cimitero di via Crispi. Poi la bara bianca per l'ultimo viaggio della 19enne
Omicidio al Bahia, oggi funerali blindati per Antonella Lopez Omicidio al Bahia, oggi funerali blindati per Antonella Lopez Il questore ha imposto la forma privata per le esequie: «Rischio di turbativa dell'ordine pubblico»
Antonella uccisa al Bahia con «un solo colpo». Il gip: «Omicidio mafioso» Antonella uccisa al Bahia con «un solo colpo». Il gip: «Omicidio mafioso» Convalidato il fermo di Lavopa, 21enne reo confesso. C'è l'aggravante mafiosa. Altre tre persone indagate per favoreggiamento
Omicidio al Bahia, Lavopa: «Ho reagito agli insulti, sono pentito» Omicidio al Bahia, Lavopa: «Ho reagito agli insulti, sono pentito» Il 21enne è accusato di omicidio e del tentato omicidio di altre quattro persone. Oggi l'autopsia sul corpo della ragazza
© 2001-2024 MolfettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MolfettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.