Cronaca
Nessun reato di omicidio stradale per Dariusz Jan Trebacz
In corso il processo a Matera. L'autotrasportare polacco mai davanti ai giudici.
Molfetta - sabato 26 marzo 2016
8.23
Nella giornata di giovedì 25 marzo è continuato il processo per la morte di Gabriella Cipriani. Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Matera, tuttavia, per l'ennesima volta, non è comparso Dariusz Jan Trebacz, unico imputato.
Il 16 maggio 2014, Trebacz era alla guida del Tir che causò l'incidente stradale nel quale perse la vita la giovane violinista e un'altra ragazza molfettese rimase gravemente ferita per poi salvarsi. Durante gli accertamenti sulla statale 7 in direzione Matera, le forze dell'ordine riscontrarono che il tasso alcolemico nel sangue di Trebacz era molto più alto di quanto consentito.
Trebacz, ritornato in Polonia nelle ore immediatamente successive, non si è mai presentato davanti alla giustizia italiana perdendo la facoltà di potersi avvalere del rito abbrevvato o del patteggiamento. Però non potrà essere accusato di reato di omicidio stradale, introdotto da poco nel sistema penale italiano poichè vige il principio del "favor rei", ovvero deve applicarsi la norma più favorevole al reo.
Il processo è stato rinviato al prossimo 6 maggio quando sono previste le audizioni di quattro testimoni presenti sul luogo al momento dell'impatto fatale.
Il 16 maggio 2014, Trebacz era alla guida del Tir che causò l'incidente stradale nel quale perse la vita la giovane violinista e un'altra ragazza molfettese rimase gravemente ferita per poi salvarsi. Durante gli accertamenti sulla statale 7 in direzione Matera, le forze dell'ordine riscontrarono che il tasso alcolemico nel sangue di Trebacz era molto più alto di quanto consentito.
Trebacz, ritornato in Polonia nelle ore immediatamente successive, non si è mai presentato davanti alla giustizia italiana perdendo la facoltà di potersi avvalere del rito abbrevvato o del patteggiamento. Però non potrà essere accusato di reato di omicidio stradale, introdotto da poco nel sistema penale italiano poichè vige il principio del "favor rei", ovvero deve applicarsi la norma più favorevole al reo.
Il processo è stato rinviato al prossimo 6 maggio quando sono previste le audizioni di quattro testimoni presenti sul luogo al momento dell'impatto fatale.