Politica
Nessun assessore alla cultura, all'igiene, alle pari opportunità: tutto nelle mani del sindaco o in arrivo deleghe?
E' l'interrogativo della città: al vaglio anche nuovi assessori?
Molfetta - mercoledì 27 gennaio 2021
Che la delega al bilancio sia, e fosse, nelle mani del sindaco Tommaso Minervini è certo.
E' così dal 2017: mai, dall'avvio del proprio mandato bis, il primo cittadino ha nominato un assessore al bilancio.
Dunque, non meraviglia che, al netto del rimpasto, non si trovi nessun nuovo assessore con tale compito.
Quello che meraviglia, invece, è che Tommaso Minervini abbia trattenuto le deleghe alla cultura ma anche quelle all'igiene e alle pari opportunità.
La mancanza di assessori ad hoc, a differenza della sua giunta precedente, è subito balzata agli onori della cronaca.
Si parta dalla cultura, fino a qualche ora fa affidata al soprano nonchè docente di conservatorio Sara Allegretta.
Riuscirà il sindaco a seguire tale settore con tutti gli impegni già in agenda visto il ruolo?
Perchè a Molfetta cultura vuole dire non solo una miriade di associazioni che chiedono spazio e rivendicano attenzione vista la crisi del settore causata dal Covid, ma anche programmi e cartelloni da imbastire alla luce di quelli passati in grado di portare in città tante persone e arrivare alle cronache nazionali tanto sono state apprezzate dalla critica. Cultura, però, a Molfetta vuol dire anche gestione dei luoghi dedicati, alcuni già costruiti altri in fase di progettazione (come il teatro comunale), oppure in fase di affidamento della gestione (come la Casa della musica).
E poi l'igiene: la delega era saldamente nelle mani di Ottavio Balducci, dottore ma anche referente di Città Sane.
In un contesto come quello che stiamo vivendo l'apporto dell'assessore si era dimostrato fondamentale.
Ad esempio, proprio con la sua esperienza aveva ideato "Covid Scout", il progetto che è riuscito a sottoporre oltre 800 persone nelle scuole di Molfetta per consentire lo svolgimento in sicurezza della didattica in presenza.
Non si può nemmeno dimenticare la delega alle pari opportunità, retta da Angela Panunzio che aveva dato lo slancio a diverse iniziative in materia sfociate, ad esempio, nella costituzione della Commissione Comunale pari opportunità.
Cosa accadrà?
Il sindaco potrebbe decidere di fare come per lo sport: dall'insediamento nell'estate 2017 e fino a lunedì 25 gennaio 2020, era lui il reggente, era lui l'interlocutore. Nessun assessore.
Ma Tommaso Minervini potrebbe anche decidere di conferire deleghe ai cittadini, ognuna per ogni materia, come già fatto in precedenza per la questione xylella, per l'emergenza covid o per il dog park. Più remota, invece, appare la possibilità di nuove nomine assessorili.
E' così dal 2017: mai, dall'avvio del proprio mandato bis, il primo cittadino ha nominato un assessore al bilancio.
Dunque, non meraviglia che, al netto del rimpasto, non si trovi nessun nuovo assessore con tale compito.
Quello che meraviglia, invece, è che Tommaso Minervini abbia trattenuto le deleghe alla cultura ma anche quelle all'igiene e alle pari opportunità.
La mancanza di assessori ad hoc, a differenza della sua giunta precedente, è subito balzata agli onori della cronaca.
Si parta dalla cultura, fino a qualche ora fa affidata al soprano nonchè docente di conservatorio Sara Allegretta.
Riuscirà il sindaco a seguire tale settore con tutti gli impegni già in agenda visto il ruolo?
Perchè a Molfetta cultura vuole dire non solo una miriade di associazioni che chiedono spazio e rivendicano attenzione vista la crisi del settore causata dal Covid, ma anche programmi e cartelloni da imbastire alla luce di quelli passati in grado di portare in città tante persone e arrivare alle cronache nazionali tanto sono state apprezzate dalla critica. Cultura, però, a Molfetta vuol dire anche gestione dei luoghi dedicati, alcuni già costruiti altri in fase di progettazione (come il teatro comunale), oppure in fase di affidamento della gestione (come la Casa della musica).
E poi l'igiene: la delega era saldamente nelle mani di Ottavio Balducci, dottore ma anche referente di Città Sane.
In un contesto come quello che stiamo vivendo l'apporto dell'assessore si era dimostrato fondamentale.
Ad esempio, proprio con la sua esperienza aveva ideato "Covid Scout", il progetto che è riuscito a sottoporre oltre 800 persone nelle scuole di Molfetta per consentire lo svolgimento in sicurezza della didattica in presenza.
Non si può nemmeno dimenticare la delega alle pari opportunità, retta da Angela Panunzio che aveva dato lo slancio a diverse iniziative in materia sfociate, ad esempio, nella costituzione della Commissione Comunale pari opportunità.
Cosa accadrà?
Il sindaco potrebbe decidere di fare come per lo sport: dall'insediamento nell'estate 2017 e fino a lunedì 25 gennaio 2020, era lui il reggente, era lui l'interlocutore. Nessun assessore.
Ma Tommaso Minervini potrebbe anche decidere di conferire deleghe ai cittadini, ognuna per ogni materia, come già fatto in precedenza per la questione xylella, per l'emergenza covid o per il dog park. Più remota, invece, appare la possibilità di nuove nomine assessorili.