Vita di città
Nell'ultimo anno Molfetta ha ospitato più di 20 volontari europei
Dato in crescita rispetto al passato: ne parliamo con Luigi Balacco, direttore dell'associazione InCo
Molfetta - giovedì 8 agosto 2024
7.19
Molfetta apre le porte all'Europa: da diversi anni, ormai, la nostra città è abitata non solo da cittadini che hanno qui le proprie radici, ma anche da volontari che scelgono questa tappa per il proprio soggiorno all'estero nell'ambito di esperienze europee.
L'associazione InCo Molfetta rappresenta senza dubbio un punto di riferimento negli scambi interculturali: per fare un punto della situazione sull'andamento della mobilità europea in città abbiamo rivolto alcune domande al direttore Luigi Balacco, che si prodiga affinchè il nostro borgo sia luogo di incontro, crescita e opportunità.
Quanti volontari europei ha accolto Molfetta da settembre 2023 a oggi?
«Sono stati ospitati circa 25 volontari europei nella città di Molfetta e una volontaria che è arrivata grazie ad un nostro progetto, ma ha prestato servizio a San Vito dei Normanni».
Per quanto tempo si sono fermati e qual è la loro provenienza?
«La maggior parte si ferma per 10-12 mesi. I volontari provengono da tutta Europa e anche oltre, in quanto il programma "Corpo Europeo di Solidarietà" offre questa possibilità anche a giovani di paesi confinanti l'UE. In particolare abbiamo avuto nel 2023-24 giovani da Germania, Olanda, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Turchia, Francia, Grecia, Repubblica Ceca, Austria».
Il numero di volontari giunto in città quest'anno è aumentato rispetto agli anni precedenti? Se sì, di quanto?
«Il numero dei volontari è leggermente aumentato di 3 unità circa, in quanto in alcuni casi siamo riusciti ad ospitare più volontari riducendone la permanenza. Quindi considerando che il budget è costante nel tempo, in valore assoluto abbiamo offerto a più giovani l'opportunità di vivere a Molfetta».
Qual è stato il punto di forza rilevato dai volontari nel nostro territorio e quale, invece, il punto di debolezza?
«In generale il nostro territorio risulta molto attrattivo, spesso piace il nostro stile di vita e la nostra autenticità. A Molfetta è possibile vivere come una persona del posto fuori dai grandi circuiti turistici. I ragazzi amano il cibo locale e il rapporto che abbiamo con il mare. Molfetta è ben collegata ed è molto apprezzato il fatto che è possibile raggiungere le grandi città con relativa facilità. Spesso vediamo giovani che fotografano le persiane verdi oppure il gesto di passare gli oggetti da un piano all'altro tramite il famoso "cestino". Per quanto riguarda le criticità i giovani accennano spesso alla scarsa cura dell'ambiente da parte dei cittadini e l'eccessiva presenza di auto con un approccio sicuramente poco rispettoso nei confronti dei pedoni».
L'accoglienza continua: quanti volontari ospiteremo il prossimo anno (inteso da settembre in poi)? Molfetta è pronta ad accogliere o ci sono aspetti significativi che si possono migliorare?
«Sono già arrivati da giugno 5 nuovi volontari europei a cui si aggiungeranno altri 15 circa a settembre e, nel caso fossero disponibili ancora fondi, sarà possibile accoglierne almeno altri 4. In aggiunta InCo ha la possibilità di ospitare volontari per altri enti fuori città, pertanto è possibile che il numero di giovani di passaggio possa crescere. In generale Molfetta risponde molto bene al contatto con i giovani europei, probabilmente per il nostro innato spirito di accoglienza. Si creano spesso delle dinamiche di amicizia fra giovani e anche adulti, che durano nel tempo e portano a ritornare in città o rincontrarsi negli anni seguenti. I cittadini molfettesi e le istituzioni hanno dimostrato negli anni di essere aperti al dialogo e soprattutto con l'amministrazione comunale questa sinergia è andata crescendo di anno in anno. Aree di miglioramento si possono individuare nella mancanza di spazi giovanili di socializzazione e incontro, ma anche su questo InCo sta lavorando molto a fianco dell'amministrazione attingendo a fondi europei. Per esempio è di nuova costituzone il Forum dei Giovani, che riguarderà anche questioni intercultuari e di partecipazione attiva, oppure la vivace webradio (Radio FGen) costituita interamente da giovani della città».
L'associazione InCo Molfetta rappresenta senza dubbio un punto di riferimento negli scambi interculturali: per fare un punto della situazione sull'andamento della mobilità europea in città abbiamo rivolto alcune domande al direttore Luigi Balacco, che si prodiga affinchè il nostro borgo sia luogo di incontro, crescita e opportunità.
Quanti volontari europei ha accolto Molfetta da settembre 2023 a oggi?
«Sono stati ospitati circa 25 volontari europei nella città di Molfetta e una volontaria che è arrivata grazie ad un nostro progetto, ma ha prestato servizio a San Vito dei Normanni».
Per quanto tempo si sono fermati e qual è la loro provenienza?
«La maggior parte si ferma per 10-12 mesi. I volontari provengono da tutta Europa e anche oltre, in quanto il programma "Corpo Europeo di Solidarietà" offre questa possibilità anche a giovani di paesi confinanti l'UE. In particolare abbiamo avuto nel 2023-24 giovani da Germania, Olanda, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Turchia, Francia, Grecia, Repubblica Ceca, Austria».
Il numero di volontari giunto in città quest'anno è aumentato rispetto agli anni precedenti? Se sì, di quanto?
«Il numero dei volontari è leggermente aumentato di 3 unità circa, in quanto in alcuni casi siamo riusciti ad ospitare più volontari riducendone la permanenza. Quindi considerando che il budget è costante nel tempo, in valore assoluto abbiamo offerto a più giovani l'opportunità di vivere a Molfetta».
Qual è stato il punto di forza rilevato dai volontari nel nostro territorio e quale, invece, il punto di debolezza?
«In generale il nostro territorio risulta molto attrattivo, spesso piace il nostro stile di vita e la nostra autenticità. A Molfetta è possibile vivere come una persona del posto fuori dai grandi circuiti turistici. I ragazzi amano il cibo locale e il rapporto che abbiamo con il mare. Molfetta è ben collegata ed è molto apprezzato il fatto che è possibile raggiungere le grandi città con relativa facilità. Spesso vediamo giovani che fotografano le persiane verdi oppure il gesto di passare gli oggetti da un piano all'altro tramite il famoso "cestino". Per quanto riguarda le criticità i giovani accennano spesso alla scarsa cura dell'ambiente da parte dei cittadini e l'eccessiva presenza di auto con un approccio sicuramente poco rispettoso nei confronti dei pedoni».
L'accoglienza continua: quanti volontari ospiteremo il prossimo anno (inteso da settembre in poi)? Molfetta è pronta ad accogliere o ci sono aspetti significativi che si possono migliorare?
«Sono già arrivati da giugno 5 nuovi volontari europei a cui si aggiungeranno altri 15 circa a settembre e, nel caso fossero disponibili ancora fondi, sarà possibile accoglierne almeno altri 4. In aggiunta InCo ha la possibilità di ospitare volontari per altri enti fuori città, pertanto è possibile che il numero di giovani di passaggio possa crescere. In generale Molfetta risponde molto bene al contatto con i giovani europei, probabilmente per il nostro innato spirito di accoglienza. Si creano spesso delle dinamiche di amicizia fra giovani e anche adulti, che durano nel tempo e portano a ritornare in città o rincontrarsi negli anni seguenti. I cittadini molfettesi e le istituzioni hanno dimostrato negli anni di essere aperti al dialogo e soprattutto con l'amministrazione comunale questa sinergia è andata crescendo di anno in anno. Aree di miglioramento si possono individuare nella mancanza di spazi giovanili di socializzazione e incontro, ma anche su questo InCo sta lavorando molto a fianco dell'amministrazione attingendo a fondi europei. Per esempio è di nuova costituzone il Forum dei Giovani, che riguarderà anche questioni intercultuari e di partecipazione attiva, oppure la vivace webradio (Radio FGen) costituita interamente da giovani della città».