
Nel dolore i valori veri: la storia di una famiglia di Molfetta supportata dall'ANT e dal dottor Zaza
La lunga lettera di ringraziamento pubblicata integralmente
Molfetta - sabato 20 agosto 2022
Una storia che nel dolore massimo come è quello provato quando si vede un proprio caro morire a causa di un male incurabile trova l'espressione massima di valori che fanno ancora tanto bene, e che, magari, appaiono ormai svaniti.
È quanto accaduto a una famiglia di Molfetta che firma la lettera che pubblichiamo.
"Grazie!
Grazie alla sede della delegazione ANT di Molfetta e in particolare al dott. Angelo Zaza.
L'ANT (presentatoci da un'amica di famiglia) ci ha aperto le porte esattamente sette anni fa prestando semplicemente un letto ospedaliero a mia nonna che si accingeva ad entrare definitivamente in casa nostra, quando ancora le parole "paziente oncologico" non facevano parte della nostra vita.
Abbiamo chiesto nuovamente il loro aiuto quest'anno, a maggio 2022, quando purtroppo già da gennaio l'eco di quelle due parole ci ha travolti in maniera prorompente.
Eravamo inesperte, senza una solida guida, spaventate, anche un po' arrabbiate nei confronti di una sanità che giorno dopo giorno perde colpi.
Il dott. Zaza è stato invece un uomo, prima che un professionista, straordinario. Sempre presente, disponibile ai chiarimenti, empatico, dolce nei confronti di mia nonna (insomma caratteristiche RARE).
È viva in noi la stima nei confronti di un medico che davanti ad un messaggio inviato alle 5 del mattino (orario certamente non consono, ma frutto dell'aggravarsi delle condizioni di mia nonna) ci richiama spiegando per telefono passo passo le azioni da mettere in atto per evitare il peggio.
Rispetto a chi ha sempre definito mia nonna un'anziana che aveva ormai vissuto la sua vita, "l'Angelo Zaza" (così definito da mia madre) non si è mai tirato indietro dal poterla aiutare in ogni modo possibile.
Anche la mia nonna, se fosse ancora qui con noi, lo avrebbe ringraziato.
Scrivo queste poche righe per esprimere la mia gratitudine nei confronti di un servizio ancora poco conosciuto che con l'aiuto di tutti potrebbe giovare a chi si ritrova in queste situazioni.
Un ringraziamento speciale, infine, anche a don Vito Bufi, parroco della parrocchia Sant'Achille di Molfetta: da quando è entrato nella nostra casa ha avuto sempre un pensiero dolce nei confronti di mia nonna ed è stato un valido sostegno per mia madre. Ogni mese ha fatto in modo che mia nonna ascoltasse la parola di Dio ed entrasse nel suo cuore".
È quanto accaduto a una famiglia di Molfetta che firma la lettera che pubblichiamo.
"Grazie!
Grazie alla sede della delegazione ANT di Molfetta e in particolare al dott. Angelo Zaza.
L'ANT (presentatoci da un'amica di famiglia) ci ha aperto le porte esattamente sette anni fa prestando semplicemente un letto ospedaliero a mia nonna che si accingeva ad entrare definitivamente in casa nostra, quando ancora le parole "paziente oncologico" non facevano parte della nostra vita.
Abbiamo chiesto nuovamente il loro aiuto quest'anno, a maggio 2022, quando purtroppo già da gennaio l'eco di quelle due parole ci ha travolti in maniera prorompente.
Eravamo inesperte, senza una solida guida, spaventate, anche un po' arrabbiate nei confronti di una sanità che giorno dopo giorno perde colpi.
Il dott. Zaza è stato invece un uomo, prima che un professionista, straordinario. Sempre presente, disponibile ai chiarimenti, empatico, dolce nei confronti di mia nonna (insomma caratteristiche RARE).
È viva in noi la stima nei confronti di un medico che davanti ad un messaggio inviato alle 5 del mattino (orario certamente non consono, ma frutto dell'aggravarsi delle condizioni di mia nonna) ci richiama spiegando per telefono passo passo le azioni da mettere in atto per evitare il peggio.
Rispetto a chi ha sempre definito mia nonna un'anziana che aveva ormai vissuto la sua vita, "l'Angelo Zaza" (così definito da mia madre) non si è mai tirato indietro dal poterla aiutare in ogni modo possibile.
Anche la mia nonna, se fosse ancora qui con noi, lo avrebbe ringraziato.
Scrivo queste poche righe per esprimere la mia gratitudine nei confronti di un servizio ancora poco conosciuto che con l'aiuto di tutti potrebbe giovare a chi si ritrova in queste situazioni.
Un ringraziamento speciale, infine, anche a don Vito Bufi, parroco della parrocchia Sant'Achille di Molfetta: da quando è entrato nella nostra casa ha avuto sempre un pensiero dolce nei confronti di mia nonna ed è stato un valido sostegno per mia madre. Ogni mese ha fatto in modo che mia nonna ascoltasse la parola di Dio ed entrasse nel suo cuore".