Politica
Natalicchio: «Ci voti anche chi non è di sinistra: a cuore solo le tante cose da fare»
Presentato il programma elettorale della giornalista, candidata con "La Sinistra" alle elezioni Europee
Molfetta - domenica 12 maggio 2019
11.39
C'è la sostenibilità a livello ambientale, produttivo e umano al centro del programma elettorale di Paola Natalicchio, candidata con la lista "La Sinistra" alle elezioni europee del 26 maggio prossimo, e presentato nella mattinata odierna nella Sala Turtur, nel cuore del centro storico di Molfetta.
Dopo la presentazione della propria candidatura in Piazza Mazzini lo scorso 28 aprile, l'ex sindaco e attuale consigliere comunale di Molfetta, torna a parlare alla propria città alla quale chiede sostegno, vicinanza ma anche perenne confronto, «l'unico modo che abbiamo tutti per crescere. Io non sono una tuttologa e ho bisogno di chi sa più di me per arricchirmi. Bisogna agire da squadra, da gruppo, perché siamo un collettivo di cui io sento di dover essere portavoce», afferma.
Pesca e agricoltura, mobilità, reperibilità dei fondi europei, anticorruzione sono i temi del programma il quale, nella visione di una Europa aperta e solidale, mette al centro anche il Welfare, i giovani per evitare lo spopolamento delle aree interne e l'ambiente per arginare il consumo del suolo e la bonifica dei siti inquinanti e inquinati.
"Questo è un programma che nasce dal modo di stare al mondo di Paola", è il pensiero dell'Avvocato Domenico Gagliardi, ex consigloere comunale nella maggioranza della Natalicchio nell'esperienza a Sindaco, che ha parlato a nome del comitato elettorale della giornalista.
"Noi portiamo e dobbiamo portare avanti il nostro programma, serio e concreto, che un europarlamentare può e deve fare", è l'esordio della Natalicchio.
"Che sia chiaro, io non scappo e non sono mai scappata da Molfetta dove continuo a essere nel Consiglio Comunale. Anzi, in caso di elezione, il comitato resterà aperto come luogo in cui fare politica, fare cose per il territorio".
"Il nostro obiettivo non è fare cose per l'agricoltura, per esempio, ma con l'agricoltura. Noi siamo quelli che abbiamo portato la cicoria tipica di Molfetta all'Expo di Milano, abbiamo fatto conoscere Molfetta come città dell'olio e ci ridevano in faccia. Ma questo lavoro è rimasto ed è di questo che siamo orgogliosi e contenti", spiega sottolineando anche l'impegno per i rischi legati ai cambiamenti climatici "che ci interessano da vicino. Pensate alle gelate che stanno colpendo il nostro territorio: queste sono battaglie concrete che un europarlamentare deve fare".
"C'è il tema sulla mobilità sociale intergenerazionale: aiutare i giovani e i giovani adulti cercando di armonizzare gli strumenti di Welfare. Il reddito di cittadinanza dei Cinque Stelle è una elemosina di Stato; serve, invece, vedere alla Francia, al Belgio dove ci sono veri strumenti di sostegno e assistenza sociale contro il precariato e a sostegno delle giovani partite IVA. In Italia dobbiamo avere accesso a questi mezzi", afferma con fermezza.
"Anche la sanità si sta americanizzando. Noi dobbiamo accedere liberamente nei nostri ospedali perché il Welfare non va smontato ma difeso e l'unico modo è farlo a livello europeo: possiamo e dobbiamo ribadire il bisogno di una Europa pubblica, che ci difende".
Spazio anche all'anticorruzione.
"Un tema che deve stare a cuore a tutti e noi dobbiamo fare antimafia come l'abbiamo fatta a Molfetta.
A livello europeo servono direttive precise negli appalti ma anche presenze sui territori, manifestazioni, eventi che siano esempi".
Infine un messaggio chiaro a tutto l'elettorato.
"Noi dobbiamo fare la sinistra con le politiche sociali, la politica che si spende sul territorio, quella diffusa. E anche se non siete di sinistra votateci lo stesso: il tema sono le cose da fare!".
Passaggio conclusivo anche sulla soglia di sbarramento del 4%. Senza si resta fuori dal Parlamento Europeo.
"Prenderemo il 4% e metteremo fine all'Italia della paura per fare cose giuste per Molfetta, il Sud e l'Italia", è la convinzione.
Nel corso dell'incontro pubblico Paola Natalicchio ha anche affermato che al momento sono stati raccolti circa 8 mila Euro per il finanziamento della sua campagna elettorale in tutto il Mezzogiorno.
Dopo la presentazione della propria candidatura in Piazza Mazzini lo scorso 28 aprile, l'ex sindaco e attuale consigliere comunale di Molfetta, torna a parlare alla propria città alla quale chiede sostegno, vicinanza ma anche perenne confronto, «l'unico modo che abbiamo tutti per crescere. Io non sono una tuttologa e ho bisogno di chi sa più di me per arricchirmi. Bisogna agire da squadra, da gruppo, perché siamo un collettivo di cui io sento di dover essere portavoce», afferma.
Pesca e agricoltura, mobilità, reperibilità dei fondi europei, anticorruzione sono i temi del programma il quale, nella visione di una Europa aperta e solidale, mette al centro anche il Welfare, i giovani per evitare lo spopolamento delle aree interne e l'ambiente per arginare il consumo del suolo e la bonifica dei siti inquinanti e inquinati.
"Questo è un programma che nasce dal modo di stare al mondo di Paola", è il pensiero dell'Avvocato Domenico Gagliardi, ex consigloere comunale nella maggioranza della Natalicchio nell'esperienza a Sindaco, che ha parlato a nome del comitato elettorale della giornalista.
"Noi portiamo e dobbiamo portare avanti il nostro programma, serio e concreto, che un europarlamentare può e deve fare", è l'esordio della Natalicchio.
"Che sia chiaro, io non scappo e non sono mai scappata da Molfetta dove continuo a essere nel Consiglio Comunale. Anzi, in caso di elezione, il comitato resterà aperto come luogo in cui fare politica, fare cose per il territorio".
"Il nostro obiettivo non è fare cose per l'agricoltura, per esempio, ma con l'agricoltura. Noi siamo quelli che abbiamo portato la cicoria tipica di Molfetta all'Expo di Milano, abbiamo fatto conoscere Molfetta come città dell'olio e ci ridevano in faccia. Ma questo lavoro è rimasto ed è di questo che siamo orgogliosi e contenti", spiega sottolineando anche l'impegno per i rischi legati ai cambiamenti climatici "che ci interessano da vicino. Pensate alle gelate che stanno colpendo il nostro territorio: queste sono battaglie concrete che un europarlamentare deve fare".
"C'è il tema sulla mobilità sociale intergenerazionale: aiutare i giovani e i giovani adulti cercando di armonizzare gli strumenti di Welfare. Il reddito di cittadinanza dei Cinque Stelle è una elemosina di Stato; serve, invece, vedere alla Francia, al Belgio dove ci sono veri strumenti di sostegno e assistenza sociale contro il precariato e a sostegno delle giovani partite IVA. In Italia dobbiamo avere accesso a questi mezzi", afferma con fermezza.
"Anche la sanità si sta americanizzando. Noi dobbiamo accedere liberamente nei nostri ospedali perché il Welfare non va smontato ma difeso e l'unico modo è farlo a livello europeo: possiamo e dobbiamo ribadire il bisogno di una Europa pubblica, che ci difende".
Spazio anche all'anticorruzione.
"Un tema che deve stare a cuore a tutti e noi dobbiamo fare antimafia come l'abbiamo fatta a Molfetta.
A livello europeo servono direttive precise negli appalti ma anche presenze sui territori, manifestazioni, eventi che siano esempi".
Infine un messaggio chiaro a tutto l'elettorato.
"Noi dobbiamo fare la sinistra con le politiche sociali, la politica che si spende sul territorio, quella diffusa. E anche se non siete di sinistra votateci lo stesso: il tema sono le cose da fare!".
Passaggio conclusivo anche sulla soglia di sbarramento del 4%. Senza si resta fuori dal Parlamento Europeo.
"Prenderemo il 4% e metteremo fine all'Italia della paura per fare cose giuste per Molfetta, il Sud e l'Italia", è la convinzione.
Nel corso dell'incontro pubblico Paola Natalicchio ha anche affermato che al momento sono stati raccolti circa 8 mila Euro per il finanziamento della sua campagna elettorale in tutto il Mezzogiorno.