Politica
Natalicchio – Altomare, odi et amo. Con entrata a gamba tesa di Calvani
Nuovo screzio in Consiglio Comunale. Siamo ai titoli di coda
Molfetta - sabato 14 marzo 2015
13.20
Il rapporto tra Paola Natalicchio e Annalisa Altomare, rispettivamente sindaco e consigliere comunale, muore, risorge, se ne favoleggia, riguarda i prossimi inquilini del PD, dopo il saluto di "Gu" (martedì ufficializzerà il suo trasloco a SEL) ma anche i punti all'ordine del giorno in sede istituzionale, ma anche la stabilità dell'amministrazione di Paola Natalicchio e la sua durata.
E' un maxi frullato, di amore e odio che non prevede alcun tipo di "patto". Almeno tra le due. Ma visto quanto accaduto nell'aula consiliare nella serata di ieri nessuno e niente impedisce di credere che vi siano anche altre clausole, altri accordi stipulati e sottoscritti, e che al momento opportuno salteranno fuori.
Riconciliazione? Non si sono ancora sopiti i "sussurri" e le "grida" che volevano la Altomare imbufalita con la Natalicchio pronta a sbattere la porta in faccia alla "dolce" Serena la Ghezza.
I dissidi partiti da quell'ingiustificato siluramento sono ancora là, a tessere la trama di nuovi screzi, e continuano a lasciare dichiarazioni e post a raffica, polemiche quanto si vuole, ma che lasciano il tempo che trovano.
Il plenipotenziario con potere di "niet" e "da"; e per dire: è sempre lei, l'ex sindaco Annalisa Altomare, ad ergersi a filtro tra amministrazione e il mondo, e chissenefrega se tutti la chiamano "yes man"; alza la voce, ma lo fa davvero. Il sindaco Natalicchio invece si alza, si allontana esce dall'aula e lascia la "povera" maggioranza a votare da sola i provvedimenti (era in atto la discussione sul Comparto 9). Il resto sono solo urla e schiamazzi.
Ma dopo le immagini di ieri la voce che informa è sempre quella di Annalisa Altomare che sul proprio profilo Facebook scrive: «dopo quasi tre mesi si ritorna in Consiglio. Sulle poltrone si allarga il perimetro. Su altri argomenti si pretende il silenzio. Mi dispiace non ho il "passaporto bulgaro" e devo rispetto ai miei elettori ed alla Città».
E nella bagarre si inserisce il segretario del Pd, Giulio Calvani, che, riferendosi proprio ad Annalisa Altomare, la invita a farsi da parte, e scrive in una nota ufficiale «Si può andare avanti così? Non credo. Per quel che ci riguarda, la maggioranza ha dimostrato anche ieri sera di essere politicamente coesa e numericamente autosufficiente per approvare provvedimenti importanti nell'interesse della città, anche senza il suo apporto in Aula. Pertanto scelga serenamente cosa fare, se ricominciare a fornire il suo contributo positivo e propositivo per rispetto ai suoi elettori e a quelli del PD che la hanno eletta a sostegno del sindaco Paola Natalicchio e del progetto amministrativo che ella interpreta, oppure se ritiene con un gesto di chiarezza di intraprendere altre strade. Non si preoccupi per noi: ce ne faremo tutti, dolorosamente, una ragione».
E' un maxi frullato, di amore e odio che non prevede alcun tipo di "patto". Almeno tra le due. Ma visto quanto accaduto nell'aula consiliare nella serata di ieri nessuno e niente impedisce di credere che vi siano anche altre clausole, altri accordi stipulati e sottoscritti, e che al momento opportuno salteranno fuori.
Riconciliazione? Non si sono ancora sopiti i "sussurri" e le "grida" che volevano la Altomare imbufalita con la Natalicchio pronta a sbattere la porta in faccia alla "dolce" Serena la Ghezza.
I dissidi partiti da quell'ingiustificato siluramento sono ancora là, a tessere la trama di nuovi screzi, e continuano a lasciare dichiarazioni e post a raffica, polemiche quanto si vuole, ma che lasciano il tempo che trovano.
Il plenipotenziario con potere di "niet" e "da"; e per dire: è sempre lei, l'ex sindaco Annalisa Altomare, ad ergersi a filtro tra amministrazione e il mondo, e chissenefrega se tutti la chiamano "yes man"; alza la voce, ma lo fa davvero. Il sindaco Natalicchio invece si alza, si allontana esce dall'aula e lascia la "povera" maggioranza a votare da sola i provvedimenti (era in atto la discussione sul Comparto 9). Il resto sono solo urla e schiamazzi.
Ma dopo le immagini di ieri la voce che informa è sempre quella di Annalisa Altomare che sul proprio profilo Facebook scrive: «dopo quasi tre mesi si ritorna in Consiglio. Sulle poltrone si allarga il perimetro. Su altri argomenti si pretende il silenzio. Mi dispiace non ho il "passaporto bulgaro" e devo rispetto ai miei elettori ed alla Città».
E nella bagarre si inserisce il segretario del Pd, Giulio Calvani, che, riferendosi proprio ad Annalisa Altomare, la invita a farsi da parte, e scrive in una nota ufficiale «Si può andare avanti così? Non credo. Per quel che ci riguarda, la maggioranza ha dimostrato anche ieri sera di essere politicamente coesa e numericamente autosufficiente per approvare provvedimenti importanti nell'interesse della città, anche senza il suo apporto in Aula. Pertanto scelga serenamente cosa fare, se ricominciare a fornire il suo contributo positivo e propositivo per rispetto ai suoi elettori e a quelli del PD che la hanno eletta a sostegno del sindaco Paola Natalicchio e del progetto amministrativo che ella interpreta, oppure se ritiene con un gesto di chiarezza di intraprendere altre strade. Non si preoccupi per noi: ce ne faremo tutti, dolorosamente, una ragione».