Nasce “L’osservatorio del mare a Molfetta”
L’associazione raccoglierà dati di supporto alle ricerche istituzionali
Molfetta - lunedì 28 marzo 2016
0.19
"L'Osservatorio del mare a Molfetta" è una associazione che nasce con la finalità di monitorare l'ambiente marino e costiero in maniera attiva e partecipata, seguendo le direttive europee che sollecitano la costituzione di osservatori cittadini per il monitoraggio ambientale.
Obiettivo dell'associazione, presentatasi durante un incontro presso la sala Turtur, è quello di raccogliere dati scientifici che possano essere di supporto e di aiuto alle Istituzioni preposte alla tutela dell'ambiente marino. Attività che i comuni cittadini o le associazioni di categoria possono svolgere con l'osservazione del proprio territorio in maniera attiva e costruttiva.
«Infatti», ci tengono a precisare i soci fondatori «non intendiamo condurre battaglie contro nessuno, ma solo cercare di migliorare la qualità e la fruibilità del nostro mare».
Quando si parla di mare non si può non fare riferimento alla poseidonia presente nel nostro mare, termometro di quelli che sono stati i mutamenti dell'ambiente marino, e all'alga tossica, per gli effetti che produce sulla nostra salute.
Come hanno fatto rilevare i promotori dell'Osservatorio «ancora non esistono studi sugli effetti che a lunga durata potrà produrre l'inalazione delle particelle di alga tossica, visto che è un fenomeno presente sulle nostre coste da pochi anni».
Il monitoraggio verrà effettuato con il metodo della "Citizen Science", ossia quel metodo di studio che prevede la partecipazione attiva dei cittadini a fornire dati quantitativi, creando progetti veri e propri di ricerca scientifica, integrando i dati scientifici già presenti e reintepretandoli alla luce dei nuovi dati che di volta in volta emergeranno.
Al momento l'associazione ha fra le attività già in corso di svolgimento il censimento visuale del posidoneto San Vito-Barletta e il recupero tra cittadini di foto subacquee di Molfetta dagli anni '90 ad oggi e confronto con riprese subacquee attuali.
«Per far parte dell'Osservatorio»- hanno concluso i soci fondatori- «non occorre essere scienziati, ma solo persone che hanno voglia di mettere le proprie attitudini al servizio della città perché si possa ritornare a vedere il mare cristallino di alcuni anni fa».
Sono intervenuti nel corso dell'incontro i soci fondatori: Maddalena De Virgilio, Marcello Mastrorilli, Enzo Massari e Carlo Cardonna, l'aspetto più scientifico relativo allo studio della posidonia oceanica è stato affidato al biologo marino, Giovanni Chimienti.
Obiettivo dell'associazione, presentatasi durante un incontro presso la sala Turtur, è quello di raccogliere dati scientifici che possano essere di supporto e di aiuto alle Istituzioni preposte alla tutela dell'ambiente marino. Attività che i comuni cittadini o le associazioni di categoria possono svolgere con l'osservazione del proprio territorio in maniera attiva e costruttiva.
«Infatti», ci tengono a precisare i soci fondatori «non intendiamo condurre battaglie contro nessuno, ma solo cercare di migliorare la qualità e la fruibilità del nostro mare».
Quando si parla di mare non si può non fare riferimento alla poseidonia presente nel nostro mare, termometro di quelli che sono stati i mutamenti dell'ambiente marino, e all'alga tossica, per gli effetti che produce sulla nostra salute.
Come hanno fatto rilevare i promotori dell'Osservatorio «ancora non esistono studi sugli effetti che a lunga durata potrà produrre l'inalazione delle particelle di alga tossica, visto che è un fenomeno presente sulle nostre coste da pochi anni».
Il monitoraggio verrà effettuato con il metodo della "Citizen Science", ossia quel metodo di studio che prevede la partecipazione attiva dei cittadini a fornire dati quantitativi, creando progetti veri e propri di ricerca scientifica, integrando i dati scientifici già presenti e reintepretandoli alla luce dei nuovi dati che di volta in volta emergeranno.
Al momento l'associazione ha fra le attività già in corso di svolgimento il censimento visuale del posidoneto San Vito-Barletta e il recupero tra cittadini di foto subacquee di Molfetta dagli anni '90 ad oggi e confronto con riprese subacquee attuali.
«Per far parte dell'Osservatorio»- hanno concluso i soci fondatori- «non occorre essere scienziati, ma solo persone che hanno voglia di mettere le proprie attitudini al servizio della città perché si possa ritornare a vedere il mare cristallino di alcuni anni fa».
Sono intervenuti nel corso dell'incontro i soci fondatori: Maddalena De Virgilio, Marcello Mastrorilli, Enzo Massari e Carlo Cardonna, l'aspetto più scientifico relativo allo studio della posidonia oceanica è stato affidato al biologo marino, Giovanni Chimienti.