Sanità
Nasce l’“Alzheimer Personal Mind Trainer”
Una nuova figura professionale per l’assistenza ai malati
Molfetta - martedì 14 aprile 2015
6.49
Una nuova figura professionale per assistere i malati di Alzheimer. È il "Personal mind trainer", un professionista capace di sostenere la persona nel rispetto della volontà, dei tempi e degli spazi di ogni paziente. Per un compito, quello che dovrà svolgere, tanto più efficace quanto più precoce sarà la diagnosi della malattia.
«Si possono combattere le malattie neurodegenerative se si parte dagli esordi – ha dichiarato Maria Pia Cozzari, Presidente della cooperativa "Anthropos", che alla Fabbrica di San Domenico ha il progetto che al momento riveste carattere sperimentale - Con l'introduzione della nuova figura professionale nel ciclo terapeutico dedicato alle persone ammalate di Alzheimer, vogliamo dare vita a una nuova dimensione della cura». Luogo della sperimentazione il centro diurno "Gocce di Memoria" di Giovinazzo, gestito dalla "Anthropos". Il "Personal mind trainer" sarà la figura che garantirà, ai pazienti, agli esordi della malattia, continuità e assistenza terapeutica sostenendoli silenziosamente nella quotidianità. Traendo ispirazione dalla filosofia orientale incentrata sul silenzio e l'invisibilità, il terapeuta si rivolge ai pazienti con diagnosi precoce offrendo un supporto psicologico e un reale accompagnamento nella quotidianità del lavoro, degli interessi e delle relazioni. Nel concreto l'"Alzheimer Personal Mind Trainer" si occuperà di elaborare un piano personalizzato di intervento permettendo al paziente affetto da malattia di restare nel proprio contesto familiare, lavorativo e in generale sociale, mantenendo nel più lungo tempo possibile la sua dignità.
Un nuovo approccio nel percorso di cura delle demenze, dunque, che fa riferimento ad una malattia neurodegenerativa che in Italia colpisce più di un milione di persone. Un morbo che colpisce non solo chi ne è affetto, ma anche l'intero nucleo familiare, "costretto" ad offrire una assistenza continua.
«Si possono combattere le malattie neurodegenerative se si parte dagli esordi – ha dichiarato Maria Pia Cozzari, Presidente della cooperativa "Anthropos", che alla Fabbrica di San Domenico ha il progetto che al momento riveste carattere sperimentale - Con l'introduzione della nuova figura professionale nel ciclo terapeutico dedicato alle persone ammalate di Alzheimer, vogliamo dare vita a una nuova dimensione della cura». Luogo della sperimentazione il centro diurno "Gocce di Memoria" di Giovinazzo, gestito dalla "Anthropos". Il "Personal mind trainer" sarà la figura che garantirà, ai pazienti, agli esordi della malattia, continuità e assistenza terapeutica sostenendoli silenziosamente nella quotidianità. Traendo ispirazione dalla filosofia orientale incentrata sul silenzio e l'invisibilità, il terapeuta si rivolge ai pazienti con diagnosi precoce offrendo un supporto psicologico e un reale accompagnamento nella quotidianità del lavoro, degli interessi e delle relazioni. Nel concreto l'"Alzheimer Personal Mind Trainer" si occuperà di elaborare un piano personalizzato di intervento permettendo al paziente affetto da malattia di restare nel proprio contesto familiare, lavorativo e in generale sociale, mantenendo nel più lungo tempo possibile la sua dignità.
Un nuovo approccio nel percorso di cura delle demenze, dunque, che fa riferimento ad una malattia neurodegenerativa che in Italia colpisce più di un milione di persone. Un morbo che colpisce non solo chi ne è affetto, ma anche l'intero nucleo familiare, "costretto" ad offrire una assistenza continua.