Territorio e Ambiente
"MySea": alla fase negoziale il progetto di tutela della caretta caretta
Il progetto del Comune di Manfredonia si è piazzato al quinto posto. Concreta la possibilità di ottenere un finanziamento di quasi 700mila euro
Molfetta - giovedì 21 settembre 2017
8.59 Comunicato Stampa
Il Comune di Manfredonia ha partecipato, come ente capofila, all'avviso pubblico del POR Puglia 2014/2020 – Asse VI – "Tutela dell'ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali" – Azione 6.5.1 "Interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità terrestre e marina", piazzandosi al quinto posto, utile per essere ammessi alla fase negoziale. E ciò significa la possibilità concreta di ottenere un finanziamento di importo pari a 698.056,91 euro.
Il progetto "MySea – Osservatorio sui mari di Puglia per la tutela della caretta caretta", questo il nome, ha visto costituirsi una partnership tra i Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce e il Consorzio di gestione dell'Area marina protetta di Torre Guaceto. In tali territori e ambiti di competenza gestionale insistono ed operano Centri di Recupero e soccorso di Tartarughe Marine (CRTM) il cui raggio d'azione si estende anche ai territori di pertinenza dei Comuni limitrofi, coprendo di fatto tutto il territorio regionale.
I CRTM in oggetto sono:
• CRTM Manfredonia, sito presso l'Oasi Lago Salso, gestito da Legambiente onlus ed operativo nei territori delle province di Campobasso (Compamare Termoli), Foggia (Compamare Manfredonia) e Barletta – Andria - Trani (Compamare Barletta);
• CRTM Molfetta, sito nel Comune di Molfetta ed operativo nei territori delle province di Barletta – Andria - Trani (Compamare Barletta), Bari (Direzione Marittima Bari), Brindisi (Compamare Brindisi);
• CRTM Torre Guaceto, sito nel comune di Carovigno ed operativo nelle province di Taranto (Compamare Taranto) e Brindisi (Compamare Brindisi);
• CRTM Boschi e Paludi di Rauccio, operativo nella provincia di Lecce (Compamare Gallipoli).
La creazione di un modello di coordinamento dei succitati centri di recupero potrà permettere di raccogliere, gestire e divulgare l'informazione e la conoscenza necessarie alle azioni di conservazione (aspetti del ciclo di vita della specie: nidificazione, aree di crescita e di alimentazione, spiaggiamenti di esemplari vivi e morti, interazioni con attività umane quali la pesca, il turismo e la navigazione).
Le azioni previste per sviluppare la rete dei centri pugliesi sono:
• Potenziamento della rete dei Centri, per incrementare gli strumenti di tutela della tartaruga caretta caretta e migliorare l'efficacia dell'azione di recupero anche con una ottimizzazione delle risorse utilizzate;
• Creazione di un Osservatorio permanente per la conservazione della specie, che si avvalga di un geodatabase accessibile a istituzioni, ricercatori, mondo della scuola e cittadini per la raccolta, la gestione informatica e la diffusione dei dati bibliografici e di rilevamento sul campo, relativi al ciclo di vita della specie.
Il progetto "MySea – Osservatorio sui mari di Puglia per la tutela della caretta caretta", questo il nome, ha visto costituirsi una partnership tra i Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce e il Consorzio di gestione dell'Area marina protetta di Torre Guaceto. In tali territori e ambiti di competenza gestionale insistono ed operano Centri di Recupero e soccorso di Tartarughe Marine (CRTM) il cui raggio d'azione si estende anche ai territori di pertinenza dei Comuni limitrofi, coprendo di fatto tutto il territorio regionale.
I CRTM in oggetto sono:
• CRTM Manfredonia, sito presso l'Oasi Lago Salso, gestito da Legambiente onlus ed operativo nei territori delle province di Campobasso (Compamare Termoli), Foggia (Compamare Manfredonia) e Barletta – Andria - Trani (Compamare Barletta);
• CRTM Molfetta, sito nel Comune di Molfetta ed operativo nei territori delle province di Barletta – Andria - Trani (Compamare Barletta), Bari (Direzione Marittima Bari), Brindisi (Compamare Brindisi);
• CRTM Torre Guaceto, sito nel comune di Carovigno ed operativo nelle province di Taranto (Compamare Taranto) e Brindisi (Compamare Brindisi);
• CRTM Boschi e Paludi di Rauccio, operativo nella provincia di Lecce (Compamare Gallipoli).
La creazione di un modello di coordinamento dei succitati centri di recupero potrà permettere di raccogliere, gestire e divulgare l'informazione e la conoscenza necessarie alle azioni di conservazione (aspetti del ciclo di vita della specie: nidificazione, aree di crescita e di alimentazione, spiaggiamenti di esemplari vivi e morti, interazioni con attività umane quali la pesca, il turismo e la navigazione).
Le azioni previste per sviluppare la rete dei centri pugliesi sono:
• Potenziamento della rete dei Centri, per incrementare gli strumenti di tutela della tartaruga caretta caretta e migliorare l'efficacia dell'azione di recupero anche con una ottimizzazione delle risorse utilizzate;
• Creazione di un Osservatorio permanente per la conservazione della specie, che si avvalga di un geodatabase accessibile a istituzioni, ricercatori, mondo della scuola e cittadini per la raccolta, la gestione informatica e la diffusione dei dati bibliografici e di rilevamento sul campo, relativi al ciclo di vita della specie.