Politica
Multiservizi: ora punto e accapo
Intervento di Sel Molfetta
Molfetta - giovedì 26 novembre 2015
«La transazione che si andrà a sottoscrivere a breve con il socio privato prevede, oltre alla restituzione del 49% delle quote sociali, scongiura ogni possibile contenzioso per situazioni verificatesi nel periodo di comproprietà della società: questo per evitare rischi di ulteriori futuri costi a carico delle casse comunali». Sel commenta la vicenda che ha travolto la Multiservizi, ormai fuori pericolo.
«Dopo mesi di trattative complicate, con un preliminare di transazione sottoscritto dal Sindaco Paola Natalicchio a da Lello D'Oria, rappresentante legale della SCEAP srl, si è scritta la parola fine alla delicata e complessa vicenda della riacquisizione al patrimonio del Comune della quota di minoranza, in mano alla SCEAP srl, della Molfetta Multiservizi spa.
Il risultato, per nulla scontato – scrive Sel - è stato il frutto di un serrato lavoro di squadra giustamente sottolineato dal Sindaco. Condividiamo senza riserve l'orgoglio e la soddisfazione espressi da Paola Natalicchio e dall'Assessore alle Partecipate Angela Amato, unitamente al Presidente Leo Amato, l'Amministratore Delegato e al Consiglio di Amministrazione composto da Rosanna Magarelli, Giuseppe Spadavecchia e Michele Manfredi, il collegio dei Revisori. Un intenso lavoro di squadra che ha visto la proficua collaborazione anche delle sigle sindacali territoriali e confederali in rappresentanza dei 61 lavoratori, i quali per mesi hanno convissuto con la preoccupazione di perdere il proprio posto di lavoro».
«Il pasticcio generato nel 2011 da una gara a doppio oggetto e successivo atto notarile di cessione delle quote al socio privato, senza la necessaria clausola che fissasse i termini e le modalità per la sua uscita dalla compagine sociale (la cosiddetta clausola di way out) – puntualizza la nota - ha posto il Comune in serie difficoltà e ha costretto l'Amministrazione a cercare vie d'uscita che consentissero alla Multiservizi di continuare a svolgere i propri compiti di braccio operativo della macchina comunale ed a scongiurare, cosa che più di ogni altra cosa ci angosciava, l'incerto mantenimento di ben 61 posti di lavoro. Ancora una volta, quindi, l'amministrazione Natalicchio è chiamata a farsi carico di errori ed omissioni della gestione Azzollini, riportando anche questa vicenda sui binari della legittimità e della trasparenza.
L'acquisizione delle quote in mani pubbliche – conclude la nota - segna nuove opportunità per Molfetta Multiservizi. Possiamo pensare al futuro, alla valenza strategica dell'Azienda per migliorare i servizi offerti alla collettività, provando a cogliere anche nuove possibilità in termini di innovazione ed efficienza, cura e decoro ambientale, il tutto in assoluta trasparenza, attenendoci a quei principi normativi in materia di società partecipate sempre in continua evoluzione. Messa alle spalle la complessa fase critica ereditata, come forza politica della maggioranza intendiamo offrire il nostro contributo all'Amministrazione nell'ottica della riorganizzazione e dell'immediato rilancio della Multiservizi».
«Dopo mesi di trattative complicate, con un preliminare di transazione sottoscritto dal Sindaco Paola Natalicchio a da Lello D'Oria, rappresentante legale della SCEAP srl, si è scritta la parola fine alla delicata e complessa vicenda della riacquisizione al patrimonio del Comune della quota di minoranza, in mano alla SCEAP srl, della Molfetta Multiservizi spa.
Il risultato, per nulla scontato – scrive Sel - è stato il frutto di un serrato lavoro di squadra giustamente sottolineato dal Sindaco. Condividiamo senza riserve l'orgoglio e la soddisfazione espressi da Paola Natalicchio e dall'Assessore alle Partecipate Angela Amato, unitamente al Presidente Leo Amato, l'Amministratore Delegato e al Consiglio di Amministrazione composto da Rosanna Magarelli, Giuseppe Spadavecchia e Michele Manfredi, il collegio dei Revisori. Un intenso lavoro di squadra che ha visto la proficua collaborazione anche delle sigle sindacali territoriali e confederali in rappresentanza dei 61 lavoratori, i quali per mesi hanno convissuto con la preoccupazione di perdere il proprio posto di lavoro».
«Il pasticcio generato nel 2011 da una gara a doppio oggetto e successivo atto notarile di cessione delle quote al socio privato, senza la necessaria clausola che fissasse i termini e le modalità per la sua uscita dalla compagine sociale (la cosiddetta clausola di way out) – puntualizza la nota - ha posto il Comune in serie difficoltà e ha costretto l'Amministrazione a cercare vie d'uscita che consentissero alla Multiservizi di continuare a svolgere i propri compiti di braccio operativo della macchina comunale ed a scongiurare, cosa che più di ogni altra cosa ci angosciava, l'incerto mantenimento di ben 61 posti di lavoro. Ancora una volta, quindi, l'amministrazione Natalicchio è chiamata a farsi carico di errori ed omissioni della gestione Azzollini, riportando anche questa vicenda sui binari della legittimità e della trasparenza.
L'acquisizione delle quote in mani pubbliche – conclude la nota - segna nuove opportunità per Molfetta Multiservizi. Possiamo pensare al futuro, alla valenza strategica dell'Azienda per migliorare i servizi offerti alla collettività, provando a cogliere anche nuove possibilità in termini di innovazione ed efficienza, cura e decoro ambientale, il tutto in assoluta trasparenza, attenendoci a quei principi normativi in materia di società partecipate sempre in continua evoluzione. Messa alle spalle la complessa fase critica ereditata, come forza politica della maggioranza intendiamo offrire il nostro contributo all'Amministrazione nell'ottica della riorganizzazione e dell'immediato rilancio della Multiservizi».