Cronaca
Molfettesi feriti sabato notte in Piazza San Carlo a Torino
Sarebbero tutti fuori pericolo ma ancora sotto schock
Molfetta - lunedì 5 giugno 2017
9.42
Sarebbero una decina e tutti di sesso maschile i molfettesi rimasti feriti sabato notte in Piazza San Carlo a Torino. Erano lì per assistere alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid davanti al maxi schermo disposto dal Comune nel cuore del capoluogo sabaudo.
Sono fuori pericolo e avrebbero riportato solamente escoriazioni sul corpo e ferite lacero contuse con ematomi. Tuttavia, sono ancora fortemente scossi. Alcuni sarebbero stati scaraventati dalla folla sulla vetrina di un negozio, andata in frantumi per il forte peso; altri, invece, sarebbero rimasti schiacciati tra la folla cadendo a terra sui vetri delle bottiglie che ricoprivano la Piazza.
Riferiscono, in molti, di aver sentito un forte boato e poi il caos, con la folla impazzita che scappava.
Secondo quanto riferito dalla Prefettura di Torino, in 1527 hanno avuto bisogno di medicazioni e tre sono le persone ricoverate in "codice rosso", tra cui un bambino.
La Procura di Torino ha avviato una indagine per "procurato allarme": alcuni fotogrammi, infatti, riprendono un ragazzo a torso nudo con uno zainetto che, per scherzo, avrebbe detto di essere pronto a farsi esplodere generando il terrore di un attentato terroristico che avrebbe portato tutti a scappare per mettersi in salvo.
Sono fuori pericolo e avrebbero riportato solamente escoriazioni sul corpo e ferite lacero contuse con ematomi. Tuttavia, sono ancora fortemente scossi. Alcuni sarebbero stati scaraventati dalla folla sulla vetrina di un negozio, andata in frantumi per il forte peso; altri, invece, sarebbero rimasti schiacciati tra la folla cadendo a terra sui vetri delle bottiglie che ricoprivano la Piazza.
Riferiscono, in molti, di aver sentito un forte boato e poi il caos, con la folla impazzita che scappava.
Secondo quanto riferito dalla Prefettura di Torino, in 1527 hanno avuto bisogno di medicazioni e tre sono le persone ricoverate in "codice rosso", tra cui un bambino.
La Procura di Torino ha avviato una indagine per "procurato allarme": alcuni fotogrammi, infatti, riprendono un ragazzo a torso nudo con uno zainetto che, per scherzo, avrebbe detto di essere pronto a farsi esplodere generando il terrore di un attentato terroristico che avrebbe portato tutti a scappare per mettersi in salvo.