Molfetta verso una nuova missione umanitaria al confine tra Moldova e Ucraina
Coinvolti ancora una volta i volontari del Ser
Molfetta - venerdì 18 marzo 2022
10.42
Molfetta si prepara ad una nuova missione umanitaria nel merito del conflitto in corso in Ucraina: il Consolato Onorario della Repubblica di Moldova in Bari, il Sovrano Militare Ordine di Malta (delegazione Granpriorale di Puglia e Lucania) e il Sermolfetta, in collaborazione con il CISOM territoriale e alcune parrocchie della Diocesi di Molfetta stanno programmando un'iniziativa solidale per alleviare la pressione alla frontiera dell'Ucraina con la Moldova.
La repubblica moldava, nazione più povera d'Europa, sta vivendo ormai da settimane una condizione difficile, essendo adiacente allo scenario bellico e non disponendo in autonomia delle risorse adatte a fornire sostegno a tutti i profughi. L'obiettivo di quest'azione in via di sviluppo è quello di curare il trasferimento di alcune famiglie ucraine nel nostro territorio, provvedendo anche all'accoglienza in dimora e alla conseguente assistenza. A fornire alcuni dettagli in merito è stato Domenico de Candia, console per la Moldova di Puglia, Basilicata e Molise con incarico ad interim anche per Campania, Calabria e Sicilia.
«Siamo in via definizione della fase propedeutica a una missione umanitaria da realizzare a inizio aprile - spiega - perché prima di partire è necessario avere già le idee chiare su tutto ciò che viene dopo l'operazione in sé di salvataggio dalla zona più a rischio. Dobbiamo portare in Italia famiglie alle quali sappiamo cosa poter dare e in che modo. Arriveremo nel piccolo centro di Palanca, paesino di circa 2mila abitanti che si trova proprio al confine con l'Ucraina, per intenderci ad appena 12 chilometri dalla città di Odessa che da giorni è sotto assedio via mare e da dove si sentono distintamente bombardamenti».
«Parlando della Moldova - aggiunge il concole - non dobbiamo dimenticare che si tratta di una nazione poverissima che per giunta non fa parte né dell'Unione Europea né della Nato e sarebbe dunque abbastanza sguarnita su un ipotetico attacco futuro da parte delle truppe russe. A questa situazione già complicata si aggiunge l'esodo massiccio e sempre più consistente di civili in fuga dalla loro terra confinante e che spesso arrivano proprio a piedi sulla frontiera Sud, non lontana dalla regione della Transinistria che è dichiaratamente filorussa nonché indipendentista».
«Abbiamo già avuto la disponibilità di diversi sindaci di Puglia e di diverse regioni vicine per l'ospitalità - ha inoltre spiegato de Candia - e questo non può che farci un enorme piacere perché l'Italia sta rispondendo alla grande a questa emergenza umanitaria. Ringrazio di cuore anche i volontari del Sermolfetta che si sono subito adoperati per fornirci tutto il loro supporto per questa missione umanitaria di cui forniremo maggiori dettagli nei prossimi giorni».
La repubblica moldava, nazione più povera d'Europa, sta vivendo ormai da settimane una condizione difficile, essendo adiacente allo scenario bellico e non disponendo in autonomia delle risorse adatte a fornire sostegno a tutti i profughi. L'obiettivo di quest'azione in via di sviluppo è quello di curare il trasferimento di alcune famiglie ucraine nel nostro territorio, provvedendo anche all'accoglienza in dimora e alla conseguente assistenza. A fornire alcuni dettagli in merito è stato Domenico de Candia, console per la Moldova di Puglia, Basilicata e Molise con incarico ad interim anche per Campania, Calabria e Sicilia.
«Siamo in via definizione della fase propedeutica a una missione umanitaria da realizzare a inizio aprile - spiega - perché prima di partire è necessario avere già le idee chiare su tutto ciò che viene dopo l'operazione in sé di salvataggio dalla zona più a rischio. Dobbiamo portare in Italia famiglie alle quali sappiamo cosa poter dare e in che modo. Arriveremo nel piccolo centro di Palanca, paesino di circa 2mila abitanti che si trova proprio al confine con l'Ucraina, per intenderci ad appena 12 chilometri dalla città di Odessa che da giorni è sotto assedio via mare e da dove si sentono distintamente bombardamenti».
«Parlando della Moldova - aggiunge il concole - non dobbiamo dimenticare che si tratta di una nazione poverissima che per giunta non fa parte né dell'Unione Europea né della Nato e sarebbe dunque abbastanza sguarnita su un ipotetico attacco futuro da parte delle truppe russe. A questa situazione già complicata si aggiunge l'esodo massiccio e sempre più consistente di civili in fuga dalla loro terra confinante e che spesso arrivano proprio a piedi sulla frontiera Sud, non lontana dalla regione della Transinistria che è dichiaratamente filorussa nonché indipendentista».
«Abbiamo già avuto la disponibilità di diversi sindaci di Puglia e di diverse regioni vicine per l'ospitalità - ha inoltre spiegato de Candia - e questo non può che farci un enorme piacere perché l'Italia sta rispondendo alla grande a questa emergenza umanitaria. Ringrazio di cuore anche i volontari del Sermolfetta che si sono subito adoperati per fornirci tutto il loro supporto per questa missione umanitaria di cui forniremo maggiori dettagli nei prossimi giorni».