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Vita di città

Molfetta tra le prime in Italia ad applicare norme sull'etichettatura del pesce

Dalla Capitaneria di Porto assicurano: le operazioni al mercato ittico procedono con regolarità

Nessun allarme al mercato ittico all'ingrosso di Molfetta riguardo le operazione di vendita. I vertici di Assopesca e la Capitaneria di Porto assicurano che l'impatto delle nuove norme su pesatura ed etichettatura del pescato non sta creando grossi problemi e qualche rallentamento registrato la settimana scorsa è da ritenersi assolutamente fisiologico, legato solo al primissimo impatto degli operatori con le nuove procedure. Nessun "caos", dunque. Anzi, il comparto marittimo di Molfetta e il Mercato Ittico all'ingrosso sono stati tra i primi in Italia ad applicare le nuove direttive europee e altre strutture mercatali di altre regioni stanno richiedendo la consulenza agli operatori molfettesi.

«Si tratta - spiega Flavio Stefano Lagrasta dal comando della Capitaneria di Porto - di disposizioni comunitarie che impongono, a tutela del consumatore, un maggior dettaglio di tracciabilità, prevedendo I'apposizione di etichette su ciascuna cassetta di pesce sbarcata dal peschereccio e pesata presso il locale mercato ittico. Per tale motivo, chiunque, dal consumatore al ristoratore, dal grossista al pescivendolo - per arrivare fino alle competenti forze di polizia - sarà in grado di dimostrare e di appurare esattamente quale sia la specie del pesce contenuto nella cassetta, la sua zona FAO di pesca, il sistema di pesca utilizzato per la cattura, se trattasi prodotto fresco o congelato e tutta un'altra serie di informazioni aggiuntive.»

Inoltre, l'indicazione del peso della cassetta impedisce che determinate quantità di pesce venga utilizzato sotto banco nella commercializzazione. «ll mercato ittico di Molfetta dispone di ben 4 bilance elettroniche - fanno sapere dalla Capitaneria di Porto - peraltro con ruote, che possono essere agevolmente veicolate in qualunque punto del mercato per le operazioni di pesatura. Quindi su ciascuna bilancia possono essere adeguatamente scaglionate le partite di pescato conferite dai singoli pescherecci.»

«I problemi - aggiunge Lagrasta - sono semmai determinati, da un lato, dalla necessità di dover adeguare le tradizioni e le procedure consolidate ormai da anni all'incombenza di applicare le netichette, il che comporta chiaramente una rimodulazione del mercato quanto ad orari e organizzazione interna; dall'altro, il problema d di carattere tecnico/informatico, posto che il mercato ittico di Molfetta ha implementato con estrema velocità le proprie infrastrutture informatiche per aiutare gli armatori a soddisfare gli adempimenti comunitari e mettersi al passo con la modernità e la normativa. Le associazioni di categoria rappresentative a livello locale del ceto peschereccio (Asddopesca e Federpesca) e la Capitaneria di porto-Guardia costiera di Molfetta hanno lavorato insieme nel tempo e si sono adoperate per avviare e consolidare il sistema di etichettatura e di pesatura del pescato, grazie anche agli sforzi compiuti dal locale mercato ittico, attraverso una serie di incontri e tavoli tecnici per affinare al meglio le procedure. ln più sono insieme presenti periodicamente alle battute d'asta per monitorare l'andamento della situazione. E' chiaro che siamo all'inizio, motivo per il quale le procedure e le tempistiche, come è comprensibile, andranno via via affinandosi nel futuro, per eliminare le criticità correlate al cambiamento e al superamento delle vecchie abitudini organizzative.»

Autorità marittima e associazioni di categoria continueranno a sensibilizzare gli operatori ad aderire alla modernità. «ln ogni caso è apprezzabile vedere quanti armatori, durante le notti in cui il sottoscritto e il suo personale sono stati presenti durante le battute d'asta, abbiano invece recepito in modo positivo la novità che, oltre tutto, porta ad un'ulteriore caratterizzazione di qualità del prodotto.»
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