Politica
«Molfetta sull'orlo del collasso fiscale»
Le forze politiche di opposizione, presenti in Consiglio comunale, intervengono sulla manovra fiscale del Comune
Molfetta - venerdì 12 settembre 2014
7.58
Documento congiunto di Forza Italia, Ncd, Siamo Molfetta, Molfetta Futura e Lista Schittulli. «Sebbene ai Comuni – scrivono in una nota - sia stata data la possibilità di modulare la pressione fiscale sui cittadini, l'amministrazione comunale di Molfetta ha scelto un regime fiscale tra i più punitivi possibili. I numeri parlano chiaro: la nuova tassa sulla prima casa (TASI) è stata fissata al 3,3 per mille che corrisponde alla massima aliquota prevista dalla legge (2,5 per mille) più una maggiorazione dello 0,8 per mille, con detrazioni possibili solo per una fascia ristrettissima della popolazione. L'IMU sulle seconde case e sugli immobili adibiti ad attività produttive è fissato a un livello proibitivo del 10,60 per mille».
«In una città che lamenta un vistoso degrado delle condizioni igienico-sanitarie di strade e luoghi pubblici, si scopre che alla voce ASM e raccolta dei rifiuti questa amministrazione comunale ha deciso di sostenere costi per circa 1 milione e mezzo di euro in più rispetto a due anni fa pur sapendo che la legge impone di scaricare sui cittadini questi aumenti di spesa. Il tutto senza che se ne vedano i risultati in termini di pulizia delle strade ».
Risultato. «La nuova tassa sui rifiuti (TARI) subisce aumenti sconsiderati che colpiscono ogni comparto produttivo della città: +87,5% per associazione culturali, scuole pubbliche e private, associazioni sindacali o religiose; +7,20% per ristoranti, pizzerie e trattorie; +14% per bar e pasticcerie; +19,6 % per gli artigiani (fabbri, falegnami, autocarrozzieri); +90% per gli stabilimenti balneari; +62,6% per palestre e centri ginnici; +18% per macellerie, pollerie e pescherie. Pesanti gli aumenti anche a carico di negozi di abbigliamento e calzature e per tutti gli studi professionali. Di fronte a una città evidentemente in ginocchio, questa amministrazione comunale ha scelto di affondare il colpo di grazia portando al massimo tutte le aliquote fiscali».
«In una città che lamenta un vistoso degrado delle condizioni igienico-sanitarie di strade e luoghi pubblici, si scopre che alla voce ASM e raccolta dei rifiuti questa amministrazione comunale ha deciso di sostenere costi per circa 1 milione e mezzo di euro in più rispetto a due anni fa pur sapendo che la legge impone di scaricare sui cittadini questi aumenti di spesa. Il tutto senza che se ne vedano i risultati in termini di pulizia delle strade ».
Risultato. «La nuova tassa sui rifiuti (TARI) subisce aumenti sconsiderati che colpiscono ogni comparto produttivo della città: +87,5% per associazione culturali, scuole pubbliche e private, associazioni sindacali o religiose; +7,20% per ristoranti, pizzerie e trattorie; +14% per bar e pasticcerie; +19,6 % per gli artigiani (fabbri, falegnami, autocarrozzieri); +90% per gli stabilimenti balneari; +62,6% per palestre e centri ginnici; +18% per macellerie, pollerie e pescherie. Pesanti gli aumenti anche a carico di negozi di abbigliamento e calzature e per tutti gli studi professionali. Di fronte a una città evidentemente in ginocchio, questa amministrazione comunale ha scelto di affondare il colpo di grazia portando al massimo tutte le aliquote fiscali».