Cultura, Eventi e Spettacolo
Molfetta riscopre la chiesa di San Pietro con le Giornate FAI di Primavera
Grande affluenza nel weekend. Persone anche dai comuni vicini
Molfetta - lunedì 28 marzo 2022
Grande affluenza per le due Giornate FAI di Primavera a Molfetta: l'iniziativa promossa dal Fondo Ambiente Italiano, che quest'anno compie 30 anni, ha coinvolto circa 400 città in tutta Italia: una rassegna dedicata alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Inclusa in questo progetto anche Molfetta con l'apertura eccezionale della chiesa di San Pietro e del suo monastero. La partecipazione per le visite in programma tra sabato e domenica è stata notevole e ha coinvolto persone provenienti anche dai paesi limitrofi come Ruvo, Bisceglie e persino Altamura. Le visite si sono succedute ogni mezz'ora e il tour è stato presentato da guide turistiche di svariate età, diviso in tre parti in cui è stata raccontata la storia e l'architettura e infine, è stata data la possibilità di passeggiare tra i corridoi della chiesa e del monastero, luoghi che fino a quel momento non erano stati mai aperti al pubblico.
Una storia interessante, con radici lontanissime, che racconta di come si sono susseguiti nel corso dei secoli i vari ordini religiosi, soprattutto i benedettini con il loro simbolo del corvo presente proprio sulla facciata, con una parentesi dedicata anche alle monache di clausura hanno vissuto all'interno di quei spazi, senza dimenticare l'utilizzo della struttura adibita in un primo momento a luogo sacro per svolgere le funzioni religiose e in seguito come casa per i meno abbienti, orfanotrofio e infine asilo per i più piccoli.
Nonostante la chiesa sia stata distrutta e ricostruita per ben tre volte, ha mantenuto comunque ambienti originali delle varie epoche e dettagli interessanti che hanno permesso alla gente di avere una visione totale dei luoghi. Infine, è stata data la possibilità di osservare dall'alto, la bellezza della Chiesa di San Pietro e dei suoi affreschi, tramite le postazioni che anticamente erano utilizzate dalle monache per il coro o per assistere alle celebrazioni religiose.
Inclusa in questo progetto anche Molfetta con l'apertura eccezionale della chiesa di San Pietro e del suo monastero. La partecipazione per le visite in programma tra sabato e domenica è stata notevole e ha coinvolto persone provenienti anche dai paesi limitrofi come Ruvo, Bisceglie e persino Altamura. Le visite si sono succedute ogni mezz'ora e il tour è stato presentato da guide turistiche di svariate età, diviso in tre parti in cui è stata raccontata la storia e l'architettura e infine, è stata data la possibilità di passeggiare tra i corridoi della chiesa e del monastero, luoghi che fino a quel momento non erano stati mai aperti al pubblico.
Una storia interessante, con radici lontanissime, che racconta di come si sono susseguiti nel corso dei secoli i vari ordini religiosi, soprattutto i benedettini con il loro simbolo del corvo presente proprio sulla facciata, con una parentesi dedicata anche alle monache di clausura hanno vissuto all'interno di quei spazi, senza dimenticare l'utilizzo della struttura adibita in un primo momento a luogo sacro per svolgere le funzioni religiose e in seguito come casa per i meno abbienti, orfanotrofio e infine asilo per i più piccoli.
Nonostante la chiesa sia stata distrutta e ricostruita per ben tre volte, ha mantenuto comunque ambienti originali delle varie epoche e dettagli interessanti che hanno permesso alla gente di avere una visione totale dei luoghi. Infine, è stata data la possibilità di osservare dall'alto, la bellezza della Chiesa di San Pietro e dei suoi affreschi, tramite le postazioni che anticamente erano utilizzate dalle monache per il coro o per assistere alle celebrazioni religiose.