Molfetta piange la scomparsa di Mimmo Amato, uomo di poesia e teatro
Ha scritto una ventina di testi teatrali sia in dialetto che in italiano
Molfetta - martedì 10 dicembre 2024
17.41
Molfetta perde un uomo di grande cultura e umanità: la città piange la scomparsa di Mimmo Amato che, per tantissimi anni, è stato un grande promotore di animazione teatrale in città e non solo.
Apprezzatissimo per la sua grande gentilezza e disponibilità, è sempre stato caratterizzato da un'ottima penna che l'ha portato a vivere con intensità il mondo dell'arte a tutti i livelli. Attore, autore, regista. Ha scritto una ventina di testi teatrali sia in dialetto che in italiano, rappresentati, apprezzati dalla critica e dal pubblico.
In poesia ha esordito con un volumetto in dialetro dal titolo "A tturnë a la frascèërë" 'Attorno al braciere', Minervino, Molfetta, 1997. Sono seguiti: Ziaréllë 'Cianfrusaglie', Minervini, Molfetta, 1999 (presentazione di Marco I. de Santis); Fascìddë 'Scintille', Minervini, Molfetta, 2002 (prefazione di Raffaella Simone); Chjêngaréddërë 'Scaglie di pietra', Minervini, Molfetta, 2004 (saggio introduttivo di Vincenzo Laforgia ); Pë ttèëchë 'Per te', La Vallisa, Bari, 2007 (prefazione di Daniele Giancane).
Alcune sue poesie sono state tradotte in latino, serbo, spagnolo, francese e inglese e sono state rivestite di musica da maestri arrangiatori: è presente in antologie e saggi critici. I suoi lavori sono stati analizzati anche nei volumi Il cigno e la cicala: pagine di critica sulla letteratura in Puglia e Basilicata.
Infine, è stato vincitore di concorsi di poesia nazionali ed internazionali. Ha scritto anche racconti, fiabe, recensioni, saggi e poesie per bambini.
Apprezzatissimo per la sua grande gentilezza e disponibilità, è sempre stato caratterizzato da un'ottima penna che l'ha portato a vivere con intensità il mondo dell'arte a tutti i livelli. Attore, autore, regista. Ha scritto una ventina di testi teatrali sia in dialetto che in italiano, rappresentati, apprezzati dalla critica e dal pubblico.
In poesia ha esordito con un volumetto in dialetro dal titolo "A tturnë a la frascèërë" 'Attorno al braciere', Minervino, Molfetta, 1997. Sono seguiti: Ziaréllë 'Cianfrusaglie', Minervini, Molfetta, 1999 (presentazione di Marco I. de Santis); Fascìddë 'Scintille', Minervini, Molfetta, 2002 (prefazione di Raffaella Simone); Chjêngaréddërë 'Scaglie di pietra', Minervini, Molfetta, 2004 (saggio introduttivo di Vincenzo Laforgia ); Pë ttèëchë 'Per te', La Vallisa, Bari, 2007 (prefazione di Daniele Giancane).
Alcune sue poesie sono state tradotte in latino, serbo, spagnolo, francese e inglese e sono state rivestite di musica da maestri arrangiatori: è presente in antologie e saggi critici. I suoi lavori sono stati analizzati anche nei volumi Il cigno e la cicala: pagine di critica sulla letteratura in Puglia e Basilicata.
Infine, è stato vincitore di concorsi di poesia nazionali ed internazionali. Ha scritto anche racconti, fiabe, recensioni, saggi e poesie per bambini.