Molfetta e la raccolta differenziata: poche le sanzioni elevate?
Di Capua: «Necessario accrescere la “cultura dell’Ambiente”»
Molfetta - venerdì 19 ottobre 2018
A lanciarla con furore e necessità fu l'amministrazione di Paola Natalicchio, che tuttavia non ebbe modo di perfezionarla a causa delle sue precoci dimissioni.
A proseguirla, apportando concretamente sinora pochissimi cambiamenti, l'attuale amministrazione guidata da Tommaso Minervini. Stiamo parlando della raccolta differenziata porta a porta, croce e delizia dei cittadini molfettesi, che a distanza di quasi tre anni stentano ancora ad accettarla.
A dimostrazione di ciò gli innumerevoli esempi di inciviltà con rifiuti abbandonati spesso (chiaramente senza mastello, divenuto quasi un optional per molti) qua e là anche in centro. Ne è un esempio l'ultima segnalazione ricevuta e pubblicata da noi su iReport di sacchi di spazzatura abbandonati in via Cattaneo, dove spesso ci si trova dinanzi a scenari di quel genere.
Come combattere un fenomeno che stenta a regredire e soprattutto ad entrare nella cultura del vivere civile di ognuno di noi?
La sanzione – affermano in tanti – sarebbe un metodo da prendere seriamente in considerazione.
«La domanda tocca proprio il punto dolente della problematica: il "dovere civico" – ha risposto Giovanni Di Capua, comandante della Polizia Locale - Sono personalmente convinto che le sanzioni non risolveranno il problema a differenza di chi continua quotidianamente a pretendere che siano comminate sanzioni, senza neppure dare credito ai comunicati che informano in tal senso; si è addirittura arrivati a pretendere di pubblicare foto e verbali, insinuando nella cittadinanza il sospetto che i numeri comunicati fossero oggetto di mera propaganda. Atteso che l'attività propagandistica non è assolutamente proponibile in queste tematiche, non posso che confermare l'impegno del Personale del Corpo, affiancato da quella dell'ASM, nella repressione di comportamenti che violano le norme sulla raccolta differenziata e sull'igiene ambientale più in generale. Nell'ultimo quadrimestre – ha proseguito il comandante - abbiamo messo in campo, oltre al normale servizio di istituto, anche pattuglie in abiti civili che hanno tentato di contrastare il fenomeno e che, per tale finalità, hanno comminato oltre 200 sanzioni per la violazione delle Ordinanze Commissariali e Sindacali che hanno disciplinato la materia fino al 12.09.2018, quanto, con Ordinanza n. 55938, il Sindaco ha emanato nuova disciplina in materia. In aggiunta a questo, sono state contestate anche violazioni alle norme che dal 15 giugno al 15 settembre hanno regolamentato la materia degli incendi boschivi e di interfaccia, tutte depositate presso la Regione Puglia, competente per materia. Stiamo, inoltre, per andare in Consiglio comunale con il Regolamento che disciplina compiutamente la materia, proprio affinchè la Massima Assise doti il Corpo di uno strumento giuridico che ci consenta di operare adeguatamente sul territorio. Ma, come accennavo in apertura, le sanzioni non ritengo siano lo strumento adeguato per risolvere la problematica. Ritengo, invece, sia necessario accrescere la "cultura dell'Ambiente" nei ragazzi e nella Cittadinanza, proprio perché tra i "valori" di ogni cittadino possa essere accresciuto il "dovere civico". E', questo – ha infine concluso - un impegno di grande portata che, unitamente all'ASM, con la quale dobbiamo pianificare comuni linee d'azione, ci deve vedere impegnati nelle Scuole e nelle Parrocchie cittadine per coinvolgere direttamente ragazzi e genitori in attività didattiche e in esperienze che possano portarci a migliorare l'ambiente in cui viviamo: la nostra Città».
A proseguirla, apportando concretamente sinora pochissimi cambiamenti, l'attuale amministrazione guidata da Tommaso Minervini. Stiamo parlando della raccolta differenziata porta a porta, croce e delizia dei cittadini molfettesi, che a distanza di quasi tre anni stentano ancora ad accettarla.
A dimostrazione di ciò gli innumerevoli esempi di inciviltà con rifiuti abbandonati spesso (chiaramente senza mastello, divenuto quasi un optional per molti) qua e là anche in centro. Ne è un esempio l'ultima segnalazione ricevuta e pubblicata da noi su iReport di sacchi di spazzatura abbandonati in via Cattaneo, dove spesso ci si trova dinanzi a scenari di quel genere.
Come combattere un fenomeno che stenta a regredire e soprattutto ad entrare nella cultura del vivere civile di ognuno di noi?
La sanzione – affermano in tanti – sarebbe un metodo da prendere seriamente in considerazione.
«La domanda tocca proprio il punto dolente della problematica: il "dovere civico" – ha risposto Giovanni Di Capua, comandante della Polizia Locale - Sono personalmente convinto che le sanzioni non risolveranno il problema a differenza di chi continua quotidianamente a pretendere che siano comminate sanzioni, senza neppure dare credito ai comunicati che informano in tal senso; si è addirittura arrivati a pretendere di pubblicare foto e verbali, insinuando nella cittadinanza il sospetto che i numeri comunicati fossero oggetto di mera propaganda. Atteso che l'attività propagandistica non è assolutamente proponibile in queste tematiche, non posso che confermare l'impegno del Personale del Corpo, affiancato da quella dell'ASM, nella repressione di comportamenti che violano le norme sulla raccolta differenziata e sull'igiene ambientale più in generale. Nell'ultimo quadrimestre – ha proseguito il comandante - abbiamo messo in campo, oltre al normale servizio di istituto, anche pattuglie in abiti civili che hanno tentato di contrastare il fenomeno e che, per tale finalità, hanno comminato oltre 200 sanzioni per la violazione delle Ordinanze Commissariali e Sindacali che hanno disciplinato la materia fino al 12.09.2018, quanto, con Ordinanza n. 55938, il Sindaco ha emanato nuova disciplina in materia. In aggiunta a questo, sono state contestate anche violazioni alle norme che dal 15 giugno al 15 settembre hanno regolamentato la materia degli incendi boschivi e di interfaccia, tutte depositate presso la Regione Puglia, competente per materia. Stiamo, inoltre, per andare in Consiglio comunale con il Regolamento che disciplina compiutamente la materia, proprio affinchè la Massima Assise doti il Corpo di uno strumento giuridico che ci consenta di operare adeguatamente sul territorio. Ma, come accennavo in apertura, le sanzioni non ritengo siano lo strumento adeguato per risolvere la problematica. Ritengo, invece, sia necessario accrescere la "cultura dell'Ambiente" nei ragazzi e nella Cittadinanza, proprio perché tra i "valori" di ogni cittadino possa essere accresciuto il "dovere civico". E', questo – ha infine concluso - un impegno di grande portata che, unitamente all'ASM, con la quale dobbiamo pianificare comuni linee d'azione, ci deve vedere impegnati nelle Scuole e nelle Parrocchie cittadine per coinvolgere direttamente ragazzi e genitori in attività didattiche e in esperienze che possano portarci a migliorare l'ambiente in cui viviamo: la nostra Città».