Molfetta con Chico Forti. L'imprenditore ringrazia dal carcere americano
Lettera a Marco Mazzoli, speaker di Radio 105
Molfetta - martedì 18 febbraio 2020
L'appoggio della città di Molfetta a Chico Forti è arrivato fino in America dove l'imprenditore italiano è rinchiuso in carcere per scontare la pena dell'ergastolo inflitta per omicidio.
Nei giorni scorsi un cartellone con lo slogan #chicofortifree è apparso in città, a testimonianza del sostegno verso il connazionale, detenuto nel Dade Correctional Institution di Florida City per essere ritenuto dalla giustizia statunitense l'assassino di Dale Pike, ucciso il 15 febbraio 1998 (https://www.molfettaviva.it/notizie/anche-molfetta-grida-giustizia-per-chico-forti/).
Tutta l'Italia, forte anche della risonanza al caso dovuta all'interessamento della trasmissione "Le Iene" si sta mobilitando per Forti che da dietro le sbarre ha inoltrato una lettera a Marco Mazzoli, speaker di Radio 105, il quale ha letto la missiva nel corso di una trasmissione nel weekend.
Nella lettera il ringraziamento di Forti è a tutti i connazionali che lo stanno sostenendo dall'Italia: negli stadi, per le strade, ma anche sui social il suo nome e la sua immagine associate alla richiesta di giustizia campeggiano trovando approvazione pressochè unanime. Ed è proprio tra gli esempi di posti che gli hanno mostrato vicinanza che Chico Forti menziona Molfetta.
L'Italia, in sostanza, starebbe appoggiando i dubbi lanciati da Gaston Zama, giornalista della trasmissione di Italia Uno: supportato dai parenti e dagli amici più cari del businessman italiano, Zama ha nuovamente preso in mano le carte del processo, raccolto informazioni, ascoltato lo stesso imprenditore in carcere, ponendo interrogativi sulla condotta della polizia americana, soprattutto durante i primi interrogatori di Forti. Gli stessi a cui anche uno speciale del Tg2 era giunto tempo fa.
Nei giorni scorsi un cartellone con lo slogan #chicofortifree è apparso in città, a testimonianza del sostegno verso il connazionale, detenuto nel Dade Correctional Institution di Florida City per essere ritenuto dalla giustizia statunitense l'assassino di Dale Pike, ucciso il 15 febbraio 1998 (https://www.molfettaviva.it/notizie/anche-molfetta-grida-giustizia-per-chico-forti/).
Tutta l'Italia, forte anche della risonanza al caso dovuta all'interessamento della trasmissione "Le Iene" si sta mobilitando per Forti che da dietro le sbarre ha inoltrato una lettera a Marco Mazzoli, speaker di Radio 105, il quale ha letto la missiva nel corso di una trasmissione nel weekend.
Nella lettera il ringraziamento di Forti è a tutti i connazionali che lo stanno sostenendo dall'Italia: negli stadi, per le strade, ma anche sui social il suo nome e la sua immagine associate alla richiesta di giustizia campeggiano trovando approvazione pressochè unanime. Ed è proprio tra gli esempi di posti che gli hanno mostrato vicinanza che Chico Forti menziona Molfetta.
L'Italia, in sostanza, starebbe appoggiando i dubbi lanciati da Gaston Zama, giornalista della trasmissione di Italia Uno: supportato dai parenti e dagli amici più cari del businessman italiano, Zama ha nuovamente preso in mano le carte del processo, raccolto informazioni, ascoltato lo stesso imprenditore in carcere, ponendo interrogativi sulla condotta della polizia americana, soprattutto durante i primi interrogatori di Forti. Gli stessi a cui anche uno speciale del Tg2 era giunto tempo fa.