Vita di città
Molfetta all’Expo 2015 con la cicoria puntarella
Il Comune aderisce al protocollo d’intesa “Cuore di Puglia”
Molfetta - sabato 20 settembre 2014
12.28
"Expo 2015 è un treno che passa per l'Italia e Molfetta deve trovare il coraggio e l'energia creativa per salirci al meglio. Ecco perchè siamo in prima linea con Davide Carlucci e con i tecnici dello IAM nel progetto Cuore di Puglia. Convinti che la nostra agricoltura meriti di poter cogliere pienamente questa opportunità". Così il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio presenta il protocollo d'intesa con altri 16 Comuni pugliesi firmato ieri in Fiera del Levante per portare la nostra città a Milano in occasione dell'Expo 2015, il cui tema è "Nutrire il pianeta, energia per la vita".
L'idea di "Cuore di Puglia", nata dal sindaco di Acquaviva che della locale cipolla rossa ha fatto un brand in pochi mesi, è quella di essere presenti a Milano con il meglio dei prodotti agricoli pugliesi, non solo per confermare la centralità del prodotto a chilometro zero nella rinascita turistica della nostra Regione, ma anche e soprattutto per affermare l'importanza della tutela della biosiversità nella promozione dei prodotti di qualità locali.
Primo obiettivo intercettare un finanziamento del Ministero delle Politiche agricole a sostegno dei progetti in campo agricolo, alimentare, forestale, della pesca e dell'agricoltura connessi alle finalità dell'evento Expo Milano 2015.
"Molfetta - spiega il sindaco Natalicchio - porta a Expo2015 la sua cicoria puntarella, appena iscritta dal Comune tra i prodotti prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT), famosa in tutta Italia e con esperienze di produzione importanti, che hanno portato una azienda locale (la Sempreverde, della famiglia Favuzzi) ad arrivare fino alla grande distribuzione del settentrione e alla produzione di quarta gamma. Ma i piccoli produttori di cicoria puntarella nel nostro agro sono molti ed è giunta l'ora di dare a loro e alla regina dei nostri campi la giusta visibilità.
Anche perchè stanno facendo un importante lavoro a protezione del seme originario della cicoria puntarella molfettese, lontano dalle contaminazioni OGM, a valorizzazione anche delle importanti proprietà nutraceutiche di un prodotto che risponde pienamente a tutti i principi nutrizionali raccomandati dalla dieta mediterranea".
Il percorso verso Expo2015 prevede attività di formazione e educazione alimentare che, come annuncia il sindaco, partirà dalle scuole: "Per diffondere la cultura della cicoria a tavola partiremo con una campagna nelle scuole e in città dal titolo "E' dolce la cicoria" (capovolgendo il famoso detto molfettese che la vuole, invece, "amara"), in cui coinvolgeremo l'associazione cuochi baresi, l'istituto alberghiero, gli oleifici cooperativi e anche le associazioni del comparto pesca e il nostro GAC. Si sa, infatti, che il piatto tipico con cui viene impiegata la "puntarella" è l'insalata condita con le alici. Cicoria, pesce azzurro e olio, quindi, costituiscono un triangolo alimentare "made in Molfetta" attorno al quale, insistendo con il marketing territoriale e cogliendo anche le opportunità che ci darà Expo 2015, possiamo creare anche buona economia, scommettendo anche sul ruolo che Molfetta può giocare nel circuito turistico delle 'città del gusto' pugliesi.
L'idea di "Cuore di Puglia", nata dal sindaco di Acquaviva che della locale cipolla rossa ha fatto un brand in pochi mesi, è quella di essere presenti a Milano con il meglio dei prodotti agricoli pugliesi, non solo per confermare la centralità del prodotto a chilometro zero nella rinascita turistica della nostra Regione, ma anche e soprattutto per affermare l'importanza della tutela della biosiversità nella promozione dei prodotti di qualità locali.
Primo obiettivo intercettare un finanziamento del Ministero delle Politiche agricole a sostegno dei progetti in campo agricolo, alimentare, forestale, della pesca e dell'agricoltura connessi alle finalità dell'evento Expo Milano 2015.
"Molfetta - spiega il sindaco Natalicchio - porta a Expo2015 la sua cicoria puntarella, appena iscritta dal Comune tra i prodotti prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT), famosa in tutta Italia e con esperienze di produzione importanti, che hanno portato una azienda locale (la Sempreverde, della famiglia Favuzzi) ad arrivare fino alla grande distribuzione del settentrione e alla produzione di quarta gamma. Ma i piccoli produttori di cicoria puntarella nel nostro agro sono molti ed è giunta l'ora di dare a loro e alla regina dei nostri campi la giusta visibilità.
Anche perchè stanno facendo un importante lavoro a protezione del seme originario della cicoria puntarella molfettese, lontano dalle contaminazioni OGM, a valorizzazione anche delle importanti proprietà nutraceutiche di un prodotto che risponde pienamente a tutti i principi nutrizionali raccomandati dalla dieta mediterranea".
Il percorso verso Expo2015 prevede attività di formazione e educazione alimentare che, come annuncia il sindaco, partirà dalle scuole: "Per diffondere la cultura della cicoria a tavola partiremo con una campagna nelle scuole e in città dal titolo "E' dolce la cicoria" (capovolgendo il famoso detto molfettese che la vuole, invece, "amara"), in cui coinvolgeremo l'associazione cuochi baresi, l'istituto alberghiero, gli oleifici cooperativi e anche le associazioni del comparto pesca e il nostro GAC. Si sa, infatti, che il piatto tipico con cui viene impiegata la "puntarella" è l'insalata condita con le alici. Cicoria, pesce azzurro e olio, quindi, costituiscono un triangolo alimentare "made in Molfetta" attorno al quale, insistendo con il marketing territoriale e cogliendo anche le opportunità che ci darà Expo 2015, possiamo creare anche buona economia, scommettendo anche sul ruolo che Molfetta può giocare nel circuito turistico delle 'città del gusto' pugliesi.