Eventi e folklore
Mizio Vilardi, cantautore molfettese si racconta
Sabato 3 ottobre la presentazione del suo ultimo lavoro
Molfetta - martedì 29 settembre 2015
Il cantautore molfettese, Mizio Vilardi racconta la sua passione per la musica, i sui sogni, i suoi progetti e il primo Ep "Radici sotto i piedi", in uscita il 15 ottobre in tutti i digitalstores (I-tunes, amazon, spotify ecc…) che presenterà alla sua città il 3 ottobre, alle 20, presso l'Auditorium della Parrocchia San Domenico. Il suo lavoro musicale racconta la bellezza delle emozioni, dei sentimenti, i colori e le sfumature della vita, della sua amata terra, la Puglia. Quella terra che porta nel bagaglio dei ricordi quando parte per nuovi orizzonti, nuovi Paesi, nuove strade.
Il tuo percorso da musicista come è iniziato?
E' iniziato per gioco e continua ad esserlo. Mi definisco una persona curiosa e credo che questo abbia giocato un ruolo importante per la mia formazione e per la ricerca personale.
Sin da piccolo ho visto mia sorella cantare, suonare e forse inconsapevolmente ho iniziato ad avvicinarmi alla musica grazie a lei. Il canto e la chitarra sono la mia coperta di Linus.
Quale canzone ti ha emozionato?
Ho ascoltato "Scandalo" di Gianna Nannini all' età di un anno e mi sono innamorato di quella canzone. Infatti, i miei genitori sono stati costretti a comprare l'intero album.
Non esiste un brano che mi emoziona più degli altri ma c'è sicuramente una canzone spartiacque tra quello che ero e quello che in realtà sono sempre stato.
Il brano in questione è l'"Halleluja", scritta da Leonard Choen e reinterpretata da Jeff Buckley.
Oggi quando la canto mi sento a casa".
Raccontaci del tuo ultimo progetto
Il mio progetto attualmente consiste nel far conoscere al grande pubblico il mio primo Ep "Radici sotto i piedi", in uscita il 15 ottobre in tutti i digitalstores (I-tunes, amazon, spotify ecc…).
Un mini album con cinque canzoni scritte da me. Questo primo passo è solo uno spaccato del micro mondo personale che ho coltivato nel tempo.
Amo le sonorità acustiche e ho cercato crescendo di assecondare un modo di scrittura sempre più personale. Il titolo dell' Ep è curioso ma non casuale perché c'è molto della mia terra in questo percorso di cinque tappe.
Infatti, "Radici sotto i piedi" è una frase contenuta nel brano "Alberi", canzone alla quale sono molto legato perché racconta della mia città, di Molfetta.
Ambasciatrice del mio progetto sarà "Occhi aperti", brano nato con Claudia de Candia, talentuosa cantautrice e preziosa compagna di strada.
A breve comprenderete la storia di questa canzone e credo che sia il brano più sentito che abbia mai scritto. La copertina è stata realizzata da Antonella Buttari e il video è stato realizzato da un duo creativo composto da Miriam de Candia e da Teresa Piccininno che hanno reso al meglio il messaggio di questa lettera-canzone.
Un consiglio da suggerire ai giovani che come te amano la musica
"Date pane ai vostri sogni", non bisogna solo nutrirli di passione ed aspettative ma anche di tanta e reale concretezza. Ogni giorno grazie ad una mia piccola grande indipendenza economica riesco ad investire su di me e senza questo binomio musica e lavoro non sarei riuscito a fare metà delle cose che faccio. Produrre, promuovere un Ep, realizzare un video, tutto ha un costo soprattutto se non si vuole pesare sulla propria famiglia. Il mio lavoro è particolare e sono portato a credere nei piani A, B, C. Infatti, la musica a seconda del piano alla quale è destinata rimane fondamentale per me e sono fermamente convinto che con un po' di sacrifici si apprezzino anche di più le piccole cose, vivo per le cose semplici.
Il tuo percorso da musicista come è iniziato?
E' iniziato per gioco e continua ad esserlo. Mi definisco una persona curiosa e credo che questo abbia giocato un ruolo importante per la mia formazione e per la ricerca personale.
Sin da piccolo ho visto mia sorella cantare, suonare e forse inconsapevolmente ho iniziato ad avvicinarmi alla musica grazie a lei. Il canto e la chitarra sono la mia coperta di Linus.
Quale canzone ti ha emozionato?
Ho ascoltato "Scandalo" di Gianna Nannini all' età di un anno e mi sono innamorato di quella canzone. Infatti, i miei genitori sono stati costretti a comprare l'intero album.
Non esiste un brano che mi emoziona più degli altri ma c'è sicuramente una canzone spartiacque tra quello che ero e quello che in realtà sono sempre stato.
Il brano in questione è l'"Halleluja", scritta da Leonard Choen e reinterpretata da Jeff Buckley.
Oggi quando la canto mi sento a casa".
Raccontaci del tuo ultimo progetto
Il mio progetto attualmente consiste nel far conoscere al grande pubblico il mio primo Ep "Radici sotto i piedi", in uscita il 15 ottobre in tutti i digitalstores (I-tunes, amazon, spotify ecc…).
Un mini album con cinque canzoni scritte da me. Questo primo passo è solo uno spaccato del micro mondo personale che ho coltivato nel tempo.
Amo le sonorità acustiche e ho cercato crescendo di assecondare un modo di scrittura sempre più personale. Il titolo dell' Ep è curioso ma non casuale perché c'è molto della mia terra in questo percorso di cinque tappe.
Infatti, "Radici sotto i piedi" è una frase contenuta nel brano "Alberi", canzone alla quale sono molto legato perché racconta della mia città, di Molfetta.
Ambasciatrice del mio progetto sarà "Occhi aperti", brano nato con Claudia de Candia, talentuosa cantautrice e preziosa compagna di strada.
A breve comprenderete la storia di questa canzone e credo che sia il brano più sentito che abbia mai scritto. La copertina è stata realizzata da Antonella Buttari e il video è stato realizzato da un duo creativo composto da Miriam de Candia e da Teresa Piccininno che hanno reso al meglio il messaggio di questa lettera-canzone.
Un consiglio da suggerire ai giovani che come te amano la musica
"Date pane ai vostri sogni", non bisogna solo nutrirli di passione ed aspettative ma anche di tanta e reale concretezza. Ogni giorno grazie ad una mia piccola grande indipendenza economica riesco ad investire su di me e senza questo binomio musica e lavoro non sarei riuscito a fare metà delle cose che faccio. Produrre, promuovere un Ep, realizzare un video, tutto ha un costo soprattutto se non si vuole pesare sulla propria famiglia. Il mio lavoro è particolare e sono portato a credere nei piani A, B, C. Infatti, la musica a seconda del piano alla quale è destinata rimane fondamentale per me e sono fermamente convinto che con un po' di sacrifici si apprezzino anche di più le piccole cose, vivo per le cose semplici.