Cultura, Eventi e Spettacolo
Miragica, Cristina D'Avena e la carica dei Cosplay
Tantissimi e di tutte le età per cantare le più belle sigle dei cartoni di sempre
Molfetta - lunedì 22 agosto 2016
9.52
Non è "quasi magia" come invece per Johnny, ma un semplice dato di fatto: con lei tornare bambini e sognare è una certezza, qualcosa di incontrollabile e spontaneo proprio come lei.
Stiamo parlando naturalmente di Cristina D'Avena, la regina indiscussa delle sigle di cartoni animati, che anche quest'anno torna al parco divertimenti di Miragica per un concerto come al solito affollatissimo.
La giornata dedicata al raduno dei Cosplay, giunto alla sua sesta edizione, non poteva che chiudersi in bellezza con un concerto di colei che in fondo è stata forse la prima cosplayer italiana, per sua stessa ammissione, quando ormai tanti anni fa ha indossato le vesti di Licia, dell'omonimo e famosissimo cartone animato, in un telefilm per ragazzi. E quanti allora non hanno fantasticato di un amore reale e romantico tra Cristina-Licia e il capellone Mirko.
Come previsto il gran teatro di Miragica è stato preso letteralmente d'assalto da bambini, ragazzi e adulti, un crogiolo di generazioni ed età differenti accomunati soltanto dalla passione per le sigle dei cartoni animati (quelli "di una volta", i migliori) e per la loro beniamina che ha ringraziato il suo pubblico per averla sempre sostenuta tanto da condurla, grazie ad una vera petizione popolare, sul palco del teatro Ariston durante la scorsa edizione del Festival di Sanremo. Una grande emozione, un sogno diventato realtà.
In apertura di concerto, non potevano mancare i Puffi, un must di ogni tempo, e poi il folletto Memole, il detective Conan, Rossana, Batman, l'acclamatissimo Doraemon, Siamo fatti così, la paladina Sailor Moon (e il cristallo del cuore, da precisare), Dragon Ball, è quasi magia Johnny e tanti altri. Simpatico l'incontro con una cosplayer travestita da Pollon durante l'omonima sigla, ma ancor più incredibile l'incontro con un cosplayer travestito dal mitico Mirko di Kiss me Licia; una sorpresa anche per la stessa Cristina D'Avena.
Insomma, Cristina D'Avena è e sarà sempre una sorta di monumento nazionale, un mito intoccabile e una certezza per un'infanzia spensierata, gioiosa e piena di sogni da rincorrere e realizzare.
Stiamo parlando naturalmente di Cristina D'Avena, la regina indiscussa delle sigle di cartoni animati, che anche quest'anno torna al parco divertimenti di Miragica per un concerto come al solito affollatissimo.
La giornata dedicata al raduno dei Cosplay, giunto alla sua sesta edizione, non poteva che chiudersi in bellezza con un concerto di colei che in fondo è stata forse la prima cosplayer italiana, per sua stessa ammissione, quando ormai tanti anni fa ha indossato le vesti di Licia, dell'omonimo e famosissimo cartone animato, in un telefilm per ragazzi. E quanti allora non hanno fantasticato di un amore reale e romantico tra Cristina-Licia e il capellone Mirko.
Come previsto il gran teatro di Miragica è stato preso letteralmente d'assalto da bambini, ragazzi e adulti, un crogiolo di generazioni ed età differenti accomunati soltanto dalla passione per le sigle dei cartoni animati (quelli "di una volta", i migliori) e per la loro beniamina che ha ringraziato il suo pubblico per averla sempre sostenuta tanto da condurla, grazie ad una vera petizione popolare, sul palco del teatro Ariston durante la scorsa edizione del Festival di Sanremo. Una grande emozione, un sogno diventato realtà.
In apertura di concerto, non potevano mancare i Puffi, un must di ogni tempo, e poi il folletto Memole, il detective Conan, Rossana, Batman, l'acclamatissimo Doraemon, Siamo fatti così, la paladina Sailor Moon (e il cristallo del cuore, da precisare), Dragon Ball, è quasi magia Johnny e tanti altri. Simpatico l'incontro con una cosplayer travestita da Pollon durante l'omonima sigla, ma ancor più incredibile l'incontro con un cosplayer travestito dal mitico Mirko di Kiss me Licia; una sorpresa anche per la stessa Cristina D'Avena.
Insomma, Cristina D'Avena è e sarà sempre una sorta di monumento nazionale, un mito intoccabile e una certezza per un'infanzia spensierata, gioiosa e piena di sogni da rincorrere e realizzare.