Politica
Minuto: «No al Consiglio Comunale di Molfetta. Pronta ad adire l'autorità giudiziaria»
La senatrice scrive a Tommaso Minervini e Nicola Piergiovanni
Molfetta - giovedì 12 marzo 2020
12.00
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a cura del senatore di Forza Italia Carmela Minuto
"Egregio Sing. Sindaco,
presidente del Consiglio
con grande meraviglia ho ricevuto in data 11 marzo u.s. la convocazione del consiglio comunale per il giorno 16 marzo 2020 in spregio alle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. È sbalorditivo che chi ha il compito di far rispettare i dettati normativi emanati dal più importante organo dello Stato, sia invece colui il quale ne incentivi la loro violazione. Per tale ragione io non parteciperò al consiglio comunale e vi invito a sconvocare la richiamata seduta.
Ricordo, agli illustrissimi, che la ratio degli obblighi richiamati dalle ridette disposizioni normative è data dalla necessità di evitare l'assembramento di numerose persone. Noi stessi, proprio in ragione della funzione rivestita, siamo soggetti altamente a rischio e per tale ragione, più degli altri siamo tenuti a comportamenti di estrema prudenza.
Se a tale mio invito non verrà dato seguito, sarà mia cura informare l'autorità giudiziaria affinché ponga in essere tutte le iniziative per la salvaguardia dell'incolumità pubblica messa a rischio da comportamenti sconsiderati come quelli appena denunciati".
"Egregio Sing. Sindaco,
presidente del Consiglio
con grande meraviglia ho ricevuto in data 11 marzo u.s. la convocazione del consiglio comunale per il giorno 16 marzo 2020 in spregio alle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. È sbalorditivo che chi ha il compito di far rispettare i dettati normativi emanati dal più importante organo dello Stato, sia invece colui il quale ne incentivi la loro violazione. Per tale ragione io non parteciperò al consiglio comunale e vi invito a sconvocare la richiamata seduta.
Ricordo, agli illustrissimi, che la ratio degli obblighi richiamati dalle ridette disposizioni normative è data dalla necessità di evitare l'assembramento di numerose persone. Noi stessi, proprio in ragione della funzione rivestita, siamo soggetti altamente a rischio e per tale ragione, più degli altri siamo tenuti a comportamenti di estrema prudenza.
Se a tale mio invito non verrà dato seguito, sarà mia cura informare l'autorità giudiziaria affinché ponga in essere tutte le iniziative per la salvaguardia dell'incolumità pubblica messa a rischio da comportamenti sconsiderati come quelli appena denunciati".