Minori e Coronavirus, ancora sul tema
La nota dell'avvocato Isa de Bari
Molfetta - venerdì 3 aprile 2020
9.47
Il pubblicizzato provvedimento presidenziale "spazzavisite" non va considerato orientamento del Tribunale di Bari.
L'Ordinanza, mal interpretata, va contestualizzata nel tempo e nella fattispecie concreta; taluni provvedimenti risentono delle valutazioni discrezionali nell'adattamento della decisione, temporanea ed urgente, ai profili genitoriali che emergono dal contesto fattuale, dal grado di cultura delle parti, dall'età dei minori, dalla conflittualità dei coniugi, dalla distanza di residenza e, perché no, in questo caso anche dall'attività lavorativa del padre. Difatti, l'efficacia di questo provvedimento è limitata alle parti del giudizio.
Il provvedimento presidenziale, richiamato dalla stampa locale, non tiene conto della Circolare del 26 marzo e delle autocertificazioni adattate e, pertanto, del riconoscimento, tra le necessità, della turnazione genitoriale.
Per principio generale, quindi, resta di tutta evidenza il rispetto della turnazione madre/padre figli e la tutela del diritto dei minori a vivere entrambe le figure genitoriali anche nell'emergenza, conservando l'equilibrio psicofisico che solo stabili figure di riferimento possono grantire in una situazione confusionale di privazione anche affettive parentali, nonni, zii, cugini.
La Circolare al DPCM del 26/3/2020 nel prevedere, tra le necessità, le "visite" è stata un segnale di grande maturità sociale e di rispetto della pari dignità genitoriale nella diversità di ruolo, restituendo centralità all'affettività del minore, unico soggetto vulnerabile nella contesa; una diversa previsione avrebbe subordinato il diritto alla tutela della salute collettiva al "piscio dei cani", mostrando un livello di civiltà molto basso.
Ovviamente le eccezioni vanno trattate dai giudici come tali ed è in questa ottica che si colloca il provvedimento. Una soluzione ai disagi organizzativi dell'attuale emergenza potrebbe essere la rimodulazione del regolamento degli incontri concentrando, ove possibile e d'intesa tra le parti, la turnazione settimanale a 2-3 giorni continuativi, se mai al sabato e alla domenica, così da consentire al minore di "cambiare aria" nel rispetto scrupoloso di tutte le prescrizioni di distanziamento sociale.
Avv.Isabella de Bari
L'Ordinanza, mal interpretata, va contestualizzata nel tempo e nella fattispecie concreta; taluni provvedimenti risentono delle valutazioni discrezionali nell'adattamento della decisione, temporanea ed urgente, ai profili genitoriali che emergono dal contesto fattuale, dal grado di cultura delle parti, dall'età dei minori, dalla conflittualità dei coniugi, dalla distanza di residenza e, perché no, in questo caso anche dall'attività lavorativa del padre. Difatti, l'efficacia di questo provvedimento è limitata alle parti del giudizio.
Il provvedimento presidenziale, richiamato dalla stampa locale, non tiene conto della Circolare del 26 marzo e delle autocertificazioni adattate e, pertanto, del riconoscimento, tra le necessità, della turnazione genitoriale.
Per principio generale, quindi, resta di tutta evidenza il rispetto della turnazione madre/padre figli e la tutela del diritto dei minori a vivere entrambe le figure genitoriali anche nell'emergenza, conservando l'equilibrio psicofisico che solo stabili figure di riferimento possono grantire in una situazione confusionale di privazione anche affettive parentali, nonni, zii, cugini.
La Circolare al DPCM del 26/3/2020 nel prevedere, tra le necessità, le "visite" è stata un segnale di grande maturità sociale e di rispetto della pari dignità genitoriale nella diversità di ruolo, restituendo centralità all'affettività del minore, unico soggetto vulnerabile nella contesa; una diversa previsione avrebbe subordinato il diritto alla tutela della salute collettiva al "piscio dei cani", mostrando un livello di civiltà molto basso.
Ovviamente le eccezioni vanno trattate dai giudici come tali ed è in questa ottica che si colloca il provvedimento. Una soluzione ai disagi organizzativi dell'attuale emergenza potrebbe essere la rimodulazione del regolamento degli incontri concentrando, ove possibile e d'intesa tra le parti, la turnazione settimanale a 2-3 giorni continuativi, se mai al sabato e alla domenica, così da consentire al minore di "cambiare aria" nel rispetto scrupoloso di tutte le prescrizioni di distanziamento sociale.
Avv.Isabella de Bari