Mini-isole eco-informatizzate per smaltire i rifiuti. L’Asm precisa: «Nessun ritorno ai cassonetti per strada»
La presidente Adele Claudio precisa quanto detto nelle scorse settimane
Molfetta - lunedì 13 gennaio 2025
11.00
La presidente dell'ASM Adele Claudio precisa quanto detto nelle scorse settimane a proposito della novità in programma nel conferimento dei rifiuti, fugando ogni dubbio e rispondendo anche alle critiche di chi, come Legambiente, aveva contestato l'idea: "Non vogliamo assolutamente ripristinare il sistema dei cassonetti per strada, puntiamo piuttosto a proporre qualcosa di diverso. Nel corso del 2025 realizzeremo eco-isole informatizzate in cui ogni cittadino, munito di tessera identificativa, potrà accedere e smaltire in maniera differenziata i propri rifiuti, tramite autenticazione con la App o con chiavetta elettronica".
"Non riteniamo, assieme al Comune di Molfetta, socio unico dell'Asm – prosegue l'avvocato Adele Claudio – di dover modificare né tantomeno abbandonare il sistema di raccolta porta a porta, piuttosto di avviare un confronto con i cittadini, con le associazioni, nel rispetto di un contraddittorio onesto e pacifico. Purtroppo si è soliti criticare, contestare senza alcuna cognizione di causa, al solo scopo di polemizzare, richiedendo, addirittura, a posteriori, un tavolo di riflessione e tardive collaborazioni ideologiche". È falso, in quest'ottica che sia intenzione dell'amministrazione rimettere i cassonetti per strada, ma è auspicabile invece che, con l'ausilio delle nuove tecnologie, si voglia ottimizzare la gestione della raccolta e contestualmente favorire un miglioramento della salute pubblica e dell'igiene della città.
L'esperimento partirà nelle zone periferiche della città e soprattutto sarà rivolto alle grandi utenze commerciali. "Con le mini eco-isole informatizzate, grazie all'accesso controllato – sottolinea peraltro Adele Claudio – si definirà una micro zona di servizio indicando a gruppi di residenti la specifica eco-isola, così si creerà una stretta e maggiore correlazione tra il luogo di produzione e il luogo di conferimento. Non a caso la Regione Puglia definisce tale modalità di raccolta come una raccolta domiciliare esternalizzata perfettamente in linea con le previsioni del Piano regionale di gestione di rifiuti urbani".
Le eco-isole ad accesso controllato permetteranno l'introduzione di una tariffa realmente puntuale per singola utenza e ciò consentirà di monitorare con chiarezza i comportamenti e di responsabilizzare maggiormente ogni nucleo familiare, incidendo di conseguenza sulla riduzione dei rifiuti indifferenziati. Coerenti con tutto ciò saranno comunicazioni più mirate, riduzione dei mezzi circolanti, benefici notevoli nello svolgimento del lavoro da parte degli addetti
"Non sarebbe quello di Molfetta un unicum – conclude Adele Claudio – visto che anche altre città stanno adottando questo sistema o sono in procinto di farlo. Tra gli esempi citiamo La Spezia che già nel corso del biennio 2019-2020 ha trasformato il modello di raccolta da porta a porta in eco-isole ad accesso controllato nella maggior parte della città. O si pensi alla società ACAM Ambiente (gruppo IREN) che serve 32 comuni. Sul totale del territorio servito, ovvero 219mila abitanti, ha avuto la percentuale di raccolta differenziata del 75%, con punte che superano l'89%, contro un dato nazionale che si attesta al 63% (dati anno 2022)".
Tutto sarà ovviamente completato dall'azione sanzionatoria della polizia locale, con installazione di telecamere volte all'intercettazione di comportamenti illeciti. Perché quella della raccolta differenziata è un'autentica battaglia ideologica, che va vinta. Il prima possibile.
"Non riteniamo, assieme al Comune di Molfetta, socio unico dell'Asm – prosegue l'avvocato Adele Claudio – di dover modificare né tantomeno abbandonare il sistema di raccolta porta a porta, piuttosto di avviare un confronto con i cittadini, con le associazioni, nel rispetto di un contraddittorio onesto e pacifico. Purtroppo si è soliti criticare, contestare senza alcuna cognizione di causa, al solo scopo di polemizzare, richiedendo, addirittura, a posteriori, un tavolo di riflessione e tardive collaborazioni ideologiche". È falso, in quest'ottica che sia intenzione dell'amministrazione rimettere i cassonetti per strada, ma è auspicabile invece che, con l'ausilio delle nuove tecnologie, si voglia ottimizzare la gestione della raccolta e contestualmente favorire un miglioramento della salute pubblica e dell'igiene della città.
L'esperimento partirà nelle zone periferiche della città e soprattutto sarà rivolto alle grandi utenze commerciali. "Con le mini eco-isole informatizzate, grazie all'accesso controllato – sottolinea peraltro Adele Claudio – si definirà una micro zona di servizio indicando a gruppi di residenti la specifica eco-isola, così si creerà una stretta e maggiore correlazione tra il luogo di produzione e il luogo di conferimento. Non a caso la Regione Puglia definisce tale modalità di raccolta come una raccolta domiciliare esternalizzata perfettamente in linea con le previsioni del Piano regionale di gestione di rifiuti urbani".
Le eco-isole ad accesso controllato permetteranno l'introduzione di una tariffa realmente puntuale per singola utenza e ciò consentirà di monitorare con chiarezza i comportamenti e di responsabilizzare maggiormente ogni nucleo familiare, incidendo di conseguenza sulla riduzione dei rifiuti indifferenziati. Coerenti con tutto ciò saranno comunicazioni più mirate, riduzione dei mezzi circolanti, benefici notevoli nello svolgimento del lavoro da parte degli addetti
"Non sarebbe quello di Molfetta un unicum – conclude Adele Claudio – visto che anche altre città stanno adottando questo sistema o sono in procinto di farlo. Tra gli esempi citiamo La Spezia che già nel corso del biennio 2019-2020 ha trasformato il modello di raccolta da porta a porta in eco-isole ad accesso controllato nella maggior parte della città. O si pensi alla società ACAM Ambiente (gruppo IREN) che serve 32 comuni. Sul totale del territorio servito, ovvero 219mila abitanti, ha avuto la percentuale di raccolta differenziata del 75%, con punte che superano l'89%, contro un dato nazionale che si attesta al 63% (dati anno 2022)".
Tutto sarà ovviamente completato dall'azione sanzionatoria della polizia locale, con installazione di telecamere volte all'intercettazione di comportamenti illeciti. Perché quella della raccolta differenziata è un'autentica battaglia ideologica, che va vinta. Il prima possibile.