Politica
Minervini, voto senatori Pd in Giunta "fatto gravissimo"
Guglielmo Minervini commenta la scelta della Giunta immunità parlamentari
Molfetta - mercoledì 8 ottobre 2014
14.52
"Il no dei senatori del Pd che fanno parte della Giunta delle Elezioni e dell'immunità parlamentari circa l'utilizzo da parte dei magistrati delle intercettazioni a carico del senatore Azzollini sullo scandalo del porto di Molfetta, è un fatto grave e da censurare". Lo dice in una nota l'assessore regionale e candidato alle primarie del centrosinistra, Guglielmo Minervini.
"Si trattava - continua Minervini - di mettere la magistratura nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro, adoperando, in sede istruttoria, quelle intercettazioni che tutti abbiamo letto sui giornali e che disegnano un quadro particolarmente inquietante sul modo con cui è stata gestita l'intera vicenda del porto di Molfetta. Dopo 9 mesi di rinvio, dopo 9 mesi nei quali i magistrati hanno aspettato una risposta, dopo 9 mesi nei quali Molfetta paga ogni giorno il costo sociale ed economico di quello che si prefigura come uno dei più grandi scandali da Tangentopoli a oggi, i senatori del Partito democratico che siedono in giunta, hanno scritto una delle pagine più cupe di tutta la storia del Pd".
"Dall'inizio di questa legislatura - insiste Minervini - avevamo visto un PD con la schiena dritta quando si trattava di affrontare vicende di questo tipo. Quello che è accaduto ieri è una macchia e un'onta. Bene ha fatto Casson a sospendersi dal Gruppo Parlamentare. A lui in questo momento tutta la nostra solidarietà".
"L'unica speranza che noi abbiamo – conclude - è che una volta che la palla passerà all'aula, il Gruppo Parlamentare faccia un atto di disobbedienza rispetto a quanto ratificato dalla Giunta con il contributo determinante di 7 Senatori del Pd. Sarebbe un fatto importantissimo. Per Molfetta, per la legalità, per la credibilità di tutto il Partito democratico".
"Si trattava - continua Minervini - di mettere la magistratura nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro, adoperando, in sede istruttoria, quelle intercettazioni che tutti abbiamo letto sui giornali e che disegnano un quadro particolarmente inquietante sul modo con cui è stata gestita l'intera vicenda del porto di Molfetta. Dopo 9 mesi di rinvio, dopo 9 mesi nei quali i magistrati hanno aspettato una risposta, dopo 9 mesi nei quali Molfetta paga ogni giorno il costo sociale ed economico di quello che si prefigura come uno dei più grandi scandali da Tangentopoli a oggi, i senatori del Partito democratico che siedono in giunta, hanno scritto una delle pagine più cupe di tutta la storia del Pd".
"Dall'inizio di questa legislatura - insiste Minervini - avevamo visto un PD con la schiena dritta quando si trattava di affrontare vicende di questo tipo. Quello che è accaduto ieri è una macchia e un'onta. Bene ha fatto Casson a sospendersi dal Gruppo Parlamentare. A lui in questo momento tutta la nostra solidarietà".
"L'unica speranza che noi abbiamo – conclude - è che una volta che la palla passerà all'aula, il Gruppo Parlamentare faccia un atto di disobbedienza rispetto a quanto ratificato dalla Giunta con il contributo determinante di 7 Senatori del Pd. Sarebbe un fatto importantissimo. Per Molfetta, per la legalità, per la credibilità di tutto il Partito democratico".