Politica
Minervini, l’Europa a Molfetta
Dario de Robertis e Matteo Petruzzella, i giovani che guardano ai giovani
Molfetta - sabato 29 aprile 2017
15.59
"Bisogna ripartire dall'Europa, non per l'Europa" è quanto emerso nell'incontro di questa mattina di tanti giovani e non solo con il candidato sindaco Tommaso Minervini.
Quello che è stato prospettato dagli organizzatori della manifestazione Dario de Robertis, candidato al consiglio comunale, e Matteo Petruzzella, membro della direzione nazionale Giovani democratici, è la possibilità di intercettare finanziamenti della Comunità europea per creare opportunità di lavoro nella nostra città. Chiara e precisa è la loro richiesta al candidato sindaco: «vogliamo far entrare l'Europa nel nostro Comune, per far sì da poter rimanere nella nostra città».
L'alternativa è quella di fare le valigie e portare professionalità, conoscenze e competenze altrove. Sono giovani che chiedono ai giovani di mettere a disposizione della propria città le proprie idee.
Il Comune, dal canto suo, spiega Minervini, può mettere in moto infrastrutture per creare opportunità di lavoro. Una, secondo il candidato sindaco, potrebbe essere quella di trasformare gli uffici comunali nei pressi della chiesa San Bernardino in una start up giovanile in diverse discipline, come per esempio la sartoria, piuttosto che l'informatica, o anche la musica. Così come ha detto in diverse occasioni, l'idea è di trasferire tutti gli uffici comunali in un unico stabile, quello di Lama Scotella.
Si parla anche di piano delle coste e verde pubblico. Per quello che concerne le coste sono da riqualificare soprattutto quelle da cala San Giacomo in poi, direzione Bisceglie, che vanno riviste in un contesto più ampio di revisione del territorio, senza dimenticare l'utilizzo corretto del depuratore, che tanto ha inciso a creare il degrado di quel tratto di costa molfettese. Per la zona di levante viene prospettata la possibilità di creare un'area sportiva che comprende la piscina, il palazzetto e lo stadio.
Per il verde pubblico i giovani e il candidato sindaco puntano la loro attenzione su due zone in particolare il parco di Mezzogiorno, approntato, mai inaugurato e ora terra di nessuno, e Lama Martina, che viene definita da de Robertis "il cordone verde che circonda la città" che andrebbe rivalutato con piste ciclabili e pedonali.
Non si è trattato di un monologo, o di un dialogo a due, ma di un confronto in cui tutti hanno potuto apportare il proprio contributo, parlando di una zona della città a cui nessuno pensa: il cimitero, con la possibilità di restauro della parte monumentale.
Non è un caso che Minervini voglia confrontarsi e ascoltare i giovani, perché da subito ha puntualizzato che vuole essere un "padre allenatore", «perché si possa creare quel ricambio generazionale dal punto di vista amministrativo, è importante che siano gli stessi giovani gli artefici della costruzione del proprio futuro».
Quello che è stato prospettato dagli organizzatori della manifestazione Dario de Robertis, candidato al consiglio comunale, e Matteo Petruzzella, membro della direzione nazionale Giovani democratici, è la possibilità di intercettare finanziamenti della Comunità europea per creare opportunità di lavoro nella nostra città. Chiara e precisa è la loro richiesta al candidato sindaco: «vogliamo far entrare l'Europa nel nostro Comune, per far sì da poter rimanere nella nostra città».
L'alternativa è quella di fare le valigie e portare professionalità, conoscenze e competenze altrove. Sono giovani che chiedono ai giovani di mettere a disposizione della propria città le proprie idee.
Il Comune, dal canto suo, spiega Minervini, può mettere in moto infrastrutture per creare opportunità di lavoro. Una, secondo il candidato sindaco, potrebbe essere quella di trasformare gli uffici comunali nei pressi della chiesa San Bernardino in una start up giovanile in diverse discipline, come per esempio la sartoria, piuttosto che l'informatica, o anche la musica. Così come ha detto in diverse occasioni, l'idea è di trasferire tutti gli uffici comunali in un unico stabile, quello di Lama Scotella.
Si parla anche di piano delle coste e verde pubblico. Per quello che concerne le coste sono da riqualificare soprattutto quelle da cala San Giacomo in poi, direzione Bisceglie, che vanno riviste in un contesto più ampio di revisione del territorio, senza dimenticare l'utilizzo corretto del depuratore, che tanto ha inciso a creare il degrado di quel tratto di costa molfettese. Per la zona di levante viene prospettata la possibilità di creare un'area sportiva che comprende la piscina, il palazzetto e lo stadio.
Per il verde pubblico i giovani e il candidato sindaco puntano la loro attenzione su due zone in particolare il parco di Mezzogiorno, approntato, mai inaugurato e ora terra di nessuno, e Lama Martina, che viene definita da de Robertis "il cordone verde che circonda la città" che andrebbe rivalutato con piste ciclabili e pedonali.
Non si è trattato di un monologo, o di un dialogo a due, ma di un confronto in cui tutti hanno potuto apportare il proprio contributo, parlando di una zona della città a cui nessuno pensa: il cimitero, con la possibilità di restauro della parte monumentale.
Non è un caso che Minervini voglia confrontarsi e ascoltare i giovani, perché da subito ha puntualizzato che vuole essere un "padre allenatore", «perché si possa creare quel ricambio generazionale dal punto di vista amministrativo, è importante che siano gli stessi giovani gli artefici della costruzione del proprio futuro».