Politica
Minervini incontra Molfetta in Piazza Paradiso: «Diamo futuro a questa città»
Grande partecipazione all'incontro politico. Presente anche la coalizione in suo sostegno
Molfetta - martedì 31 maggio 2022
Una partecipazione poderosa ha accompagnato il comizio di Tommaso Minervini, sindaco uscente ma candidato anche alle prossime amministrative: l'attuale primo cittadino ha incontrato la cittadinanza in Piazza Paradiso, alla presenza di tutte le liste che compongono la sua coalizione.
Tanti i temi trattati nel corso dell'incontro, primo fra tutti la campagna elettorale in corso tra lui e gli altri tre candidati al ruolo di sindaco: «Stiamo vivendo settimane in cui la cosa che conta di più non è proporre dei contenuti propri bensì puntare il dito contro quanto è stato fatto durante la mia amministrazione. Nessuno ha in mente la condizione in cui versava Molfetta nel 2017 prima del mio insediamento, quando era una città commissariata e con tanti problemi che negli anni successivi abbiamo risolto con il coraggio del saper fare, senza fermarsi alle parole che restano in aria prive di concretezza».
«A questa città serve continuità - ha aggiunto Minervini - perché solo così potremmo portare a compimento tutti quei percorsi che, in aggiunta a quelli già conclusi, vedranno la loro realizzazione proprio nei prossimi mesi o negli anni a venire. Ci sono tanti milioni di euro destinati a Molfetta grazie al PNRR che sarà fondamentale per l'uscita dalla crisi nata con la pandemia nel 2020 e adesso accentuata dal caro energia connesso alla guerra in Ucraina. Se quella documentazione dovesse finire in mani poco capaci, tutto quel potenziale andrebbe perso malamente ed è una cosa che non ci possiamo permettere».
«In questi cinque anni Molfetta ha completamente cambiato il proprio volto, tornando di nuovo ad essere apprezzata per le sue bellezze artistiche, per i suoi luoghi di interesse storico-culturale e per i suoi spazi verdi, praticamente assenti quando sono diventato sindaco a inizio mandato. Non possiamo distogliere lo sguardo dalle evidenze di ciò che è stato realizzato e tanto altro ancora si può fare per creare nuovi posti di lavoro ed evitare che questo sia solo un punto di partenza per i più giovani. Abbiamo un porto che prossimamente sarà concluso, una zona industriale fiorente che completa il panorama produttivo della città, senza mai dimenticare i settori di pesca e agricoltura che restano primari per l'economia locale».
«Sono stati fatti tanti errori prima di me - ha spiegato - e dal 2017 è stato necessario un cambio di marcia per far prendere una piega positiva alla crescita di questa città. Senza troppi proclami, senza troppi post social ma con fatti concreti che sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare agli impianti sportivi che tutti ci invidiano nel Sud Italia, alla riqualificazione di tante piazze importanti nei rispettivi quartieri e ai lavori di riqualificazione attuati su tanti edifici scolastici che per anni erano stati tenuti in pessime condizioni».
«Se oggi sono qui è perché ho dalla mia parte una coalizione forte e corposa, fatta da persone che sanno quanto sia stato difficile il lavoro in questi anni e che hanno ancora fiducia nei confronti del mio modo di fare politica. Ci sono tanti candidati consiglieri in queste liste e la metà di loro sono sotto i 45 anni, a conferma della nostra apertura anche verso le nuove generazioni che hanno a cuore la città. Insieme possiamo farcela, come ce l'abbiamo fatta nei due anni in cui il Covid ha ostacolato le nostre vite e il nostro benessere socio-economico. Abbiamo superato un periodo difficile da cui ora usciamo più forti per scrivere nuove pagine di storia per Molfetta».
Tanti i temi trattati nel corso dell'incontro, primo fra tutti la campagna elettorale in corso tra lui e gli altri tre candidati al ruolo di sindaco: «Stiamo vivendo settimane in cui la cosa che conta di più non è proporre dei contenuti propri bensì puntare il dito contro quanto è stato fatto durante la mia amministrazione. Nessuno ha in mente la condizione in cui versava Molfetta nel 2017 prima del mio insediamento, quando era una città commissariata e con tanti problemi che negli anni successivi abbiamo risolto con il coraggio del saper fare, senza fermarsi alle parole che restano in aria prive di concretezza».
«A questa città serve continuità - ha aggiunto Minervini - perché solo così potremmo portare a compimento tutti quei percorsi che, in aggiunta a quelli già conclusi, vedranno la loro realizzazione proprio nei prossimi mesi o negli anni a venire. Ci sono tanti milioni di euro destinati a Molfetta grazie al PNRR che sarà fondamentale per l'uscita dalla crisi nata con la pandemia nel 2020 e adesso accentuata dal caro energia connesso alla guerra in Ucraina. Se quella documentazione dovesse finire in mani poco capaci, tutto quel potenziale andrebbe perso malamente ed è una cosa che non ci possiamo permettere».
«In questi cinque anni Molfetta ha completamente cambiato il proprio volto, tornando di nuovo ad essere apprezzata per le sue bellezze artistiche, per i suoi luoghi di interesse storico-culturale e per i suoi spazi verdi, praticamente assenti quando sono diventato sindaco a inizio mandato. Non possiamo distogliere lo sguardo dalle evidenze di ciò che è stato realizzato e tanto altro ancora si può fare per creare nuovi posti di lavoro ed evitare che questo sia solo un punto di partenza per i più giovani. Abbiamo un porto che prossimamente sarà concluso, una zona industriale fiorente che completa il panorama produttivo della città, senza mai dimenticare i settori di pesca e agricoltura che restano primari per l'economia locale».
«Sono stati fatti tanti errori prima di me - ha spiegato - e dal 2017 è stato necessario un cambio di marcia per far prendere una piega positiva alla crescita di questa città. Senza troppi proclami, senza troppi post social ma con fatti concreti che sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare agli impianti sportivi che tutti ci invidiano nel Sud Italia, alla riqualificazione di tante piazze importanti nei rispettivi quartieri e ai lavori di riqualificazione attuati su tanti edifici scolastici che per anni erano stati tenuti in pessime condizioni».
«Se oggi sono qui è perché ho dalla mia parte una coalizione forte e corposa, fatta da persone che sanno quanto sia stato difficile il lavoro in questi anni e che hanno ancora fiducia nei confronti del mio modo di fare politica. Ci sono tanti candidati consiglieri in queste liste e la metà di loro sono sotto i 45 anni, a conferma della nostra apertura anche verso le nuove generazioni che hanno a cuore la città. Insieme possiamo farcela, come ce l'abbiamo fatta nei due anni in cui il Covid ha ostacolato le nostre vite e il nostro benessere socio-economico. Abbiamo superato un periodo difficile da cui ora usciamo più forti per scrivere nuove pagine di storia per Molfetta».