Politica
Minervini: «domenica si decide la direzione di marcia di Molfetta»
Comizio di chiusura a Piazza Municipio, parola agli elettori
Molfetta - venerdì 23 giugno 2017
22.53
Con il comizio di questa sera di Tommaso Minervini a Piazza Municipio cala il sipario sulla campagna elettorale per eleggere il prossimo sindaco di Molfetta. Domani il silenzio pre elettorale. Domenica parola agli elettori.
E' proprio a loro che si rivolge Minervini nel suo intervento: «ora è il momento di decidere quale direzione di marcia deve prendere questa città, quale è il campo dei valori. Non possiamo tornare al padronato, alla politica rinchiusa su se stessa. Noi non abbiamo padroni a cui dobbiamo rispondere».
E aggiunge: «chi ha ben seminato raccoglie. Questa città raccoglierà la democrazia e la partecipazione libera. La partecipazione consapevole. Le prossime 48 ore non sono di incubo, come hanno detto alcuni da questa stessa piazza, ma di gioia per questa città».
Non manca nel corso del suo comizio la stilettata all'avversaria: «non siamo andati a compare le coscienze, non siamo andati nelle fabbriche a minacciare nessuno, anzi siamo andati nelle fabbriche a parlare di come potenziare lo sviluppo e di come tutelare il lavoro. E' alla zona industriale, quella che definisco la città del lavoro, che dobbiamo dedicare le nostre energie perché di là deve nascere nuovo lavoro per i giovani di questa città, questa zona dovrà portare benessere».
E ha continuato il candidato sindaco della coalizione Molfetta positiva: «vogliamo chiudere la stagione della madre matrigna,che scaccia i giovani di questa città, e dare opportunità di lavoro, attraverso le proposte concrete del programma. Abbiamo ricevuto soltanto invettive, ma qualcuno ha visto dall'altra delle proposte per lo sviluppo di questa città, un progetto. Con il nostro programma, costruito con tutte le parti attive di questa città, vogliamo parlare di lavoro e di speranza».
Per Minervini, domenica non si decide soltanto una questione amministrativa, «si decide se dobbiamo tornare indietro negli anni bui, o se dobbiamo spalancare con gioia una finestra nuova alla prospettiva di questa città».
Il suo appello al voto è: «il 25 costruiamo la storia nuova di questa città, lo dobbiamo a noi, alle generazioni future e alla storia grande di Molfetta».
E' proprio a loro che si rivolge Minervini nel suo intervento: «ora è il momento di decidere quale direzione di marcia deve prendere questa città, quale è il campo dei valori. Non possiamo tornare al padronato, alla politica rinchiusa su se stessa. Noi non abbiamo padroni a cui dobbiamo rispondere».
E aggiunge: «chi ha ben seminato raccoglie. Questa città raccoglierà la democrazia e la partecipazione libera. La partecipazione consapevole. Le prossime 48 ore non sono di incubo, come hanno detto alcuni da questa stessa piazza, ma di gioia per questa città».
Non manca nel corso del suo comizio la stilettata all'avversaria: «non siamo andati a compare le coscienze, non siamo andati nelle fabbriche a minacciare nessuno, anzi siamo andati nelle fabbriche a parlare di come potenziare lo sviluppo e di come tutelare il lavoro. E' alla zona industriale, quella che definisco la città del lavoro, che dobbiamo dedicare le nostre energie perché di là deve nascere nuovo lavoro per i giovani di questa città, questa zona dovrà portare benessere».
E ha continuato il candidato sindaco della coalizione Molfetta positiva: «vogliamo chiudere la stagione della madre matrigna,che scaccia i giovani di questa città, e dare opportunità di lavoro, attraverso le proposte concrete del programma. Abbiamo ricevuto soltanto invettive, ma qualcuno ha visto dall'altra delle proposte per lo sviluppo di questa città, un progetto. Con il nostro programma, costruito con tutte le parti attive di questa città, vogliamo parlare di lavoro e di speranza».
Per Minervini, domenica non si decide soltanto una questione amministrativa, «si decide se dobbiamo tornare indietro negli anni bui, o se dobbiamo spalancare con gioia una finestra nuova alla prospettiva di questa città».
Il suo appello al voto è: «il 25 costruiamo la storia nuova di questa città, lo dobbiamo a noi, alle generazioni future e alla storia grande di Molfetta».