Politica
Minervini continua per la sua strada e con la sua coalizione la campagna elettorale
Della compagine a suo sostegno è entrato a far parte Molfetta per la Puglia
Molfetta - sabato 18 marzo 2017
10.01
Molfetta Futura, Insieme per la Città, Progetto Molfetta, Si può fare Molfetta, Molfetta nel Cuore, Piazza Pulita; ci sono dalla prima ora a sostenere la candidatura a sindaco di Tommaso Minervini, ma ora ci sono anche Officine Molfetta (non ufficiale, ma quasi) e Molfetta per la Puglia.
Sembrano delinearsi sempre più i confini dei movimenti che vedono in Tommaso Minervini, una figura che possa essere il prossimo sindaco di Molfetta. E' quanto emerso ieri sera durante l'incontro "Molfetta positiva" in un gremito Auditorium Madonna della Pace.
Saverio Tammacco, in apertura della serata, precisa che l'unione di questi movimenti civici nasce dall'esigenza di «risollevare la città, per farlo occorre fare una rivoluzione culturale: mettersi in gioco come persone e soprattutto mettersi al suo servizio».
E' decisamente un incontro più politico, dove Minervini indica quali sono le direttive in cui intende muoversi: «scuola, sport e cultura per una crescita sana dei nostri giovani».
Unica stoccata della serata è per chi li ha definiti "un ciambotto". E' il candidato sindaco a dire a chiare lettere che «non si tratta di "un ciambotto", siamo persone con culture diverse che si sono rese conto di avere un obiettivo comune: la città». Minervini sottolinea anche: «i valori di ciascuno di noi non sono trattabili. Intendiamo cucire insieme tutte le energie positive perché Molfetta torni ad essere grande, per questo occorre ricostruire il tessuto connettivo di una città che oggi è stracciata, sgranata, che ha perso quote di popolazione, di reddito, di creatività».
Obiettivo della coalizione: «ritornare ad essere la "grande Molfetta", quando eravamo la città capofila nelle varie attività».
Dicevamo scuola, sport e cultura, per ognuno di questi ambiti sono stati creati dei gruppi di lavoro affidati a giovani per trovare soluzioni, perché come ha spigato Minervini «vogliamo creare un vero processo di partecipazione dal basso, con persone in carne ed ossa, e non mediate dalla tecnologia, quella ci deve essere di supporto». Da uno di questi gruppi di lavoro nasce la proposta di creare la "Smart city"- città intelligente che si sviluppa su sette ambiti: ambiente, costruzioni, vivibilità, economia, persone, energia e mobilità.
Nel corso della serata si parla anche del tema di stretta attualità della mensa, dell'emergenza ambientale del depuratore, del piano dell'agro, del rilancio della Multiservizi che deve essere il braccio operativo del Comune, ma anche dei cantieri navali, cuore storico della città, della pista di atletica, della piscina come punto di rilancio della costa, revisione del piano sociale, e anche del porta a porta che per Minvervini «deve essere modificato a seconda delle esigenze del quartiere».Vi è anche la proposta di un'isola ecologica itinerante.
Il candidato sindaco torna a ribadire la necessità di avere gli uffici comunali in un'unica struttura quella di Lama Scotella, e della possibilità di costruire un teatro tenda, «occorrono solo due anni».
Per quanto riguarda l'aspetto finanziario dei vari progetti Tommaso Minervini e la sua coalizione vogliono attingere dai fondi europei, regionali e non solo.
Un'unica richiesta viene rivolta al candidato sindaco dai rappresentanti della coalizione: «non vogliamo giochetti strani al ballottaggio, il progetto parte con noi e rimanere con noi».
Non vengono preclusi in questo momento margini di trattativa, ma è chiaro il messaggio a chi non ha ancora deciso politicamente: "ora, dopo potrebbe essere troppo tardi". Le consultazioni elettorali potrebbero tenersi o il 28 maggio, o l'11 giugno prossimi.
Sembrano delinearsi sempre più i confini dei movimenti che vedono in Tommaso Minervini, una figura che possa essere il prossimo sindaco di Molfetta. E' quanto emerso ieri sera durante l'incontro "Molfetta positiva" in un gremito Auditorium Madonna della Pace.
Saverio Tammacco, in apertura della serata, precisa che l'unione di questi movimenti civici nasce dall'esigenza di «risollevare la città, per farlo occorre fare una rivoluzione culturale: mettersi in gioco come persone e soprattutto mettersi al suo servizio».
E' decisamente un incontro più politico, dove Minervini indica quali sono le direttive in cui intende muoversi: «scuola, sport e cultura per una crescita sana dei nostri giovani».
Unica stoccata della serata è per chi li ha definiti "un ciambotto". E' il candidato sindaco a dire a chiare lettere che «non si tratta di "un ciambotto", siamo persone con culture diverse che si sono rese conto di avere un obiettivo comune: la città». Minervini sottolinea anche: «i valori di ciascuno di noi non sono trattabili. Intendiamo cucire insieme tutte le energie positive perché Molfetta torni ad essere grande, per questo occorre ricostruire il tessuto connettivo di una città che oggi è stracciata, sgranata, che ha perso quote di popolazione, di reddito, di creatività».
Obiettivo della coalizione: «ritornare ad essere la "grande Molfetta", quando eravamo la città capofila nelle varie attività».
Dicevamo scuola, sport e cultura, per ognuno di questi ambiti sono stati creati dei gruppi di lavoro affidati a giovani per trovare soluzioni, perché come ha spigato Minervini «vogliamo creare un vero processo di partecipazione dal basso, con persone in carne ed ossa, e non mediate dalla tecnologia, quella ci deve essere di supporto». Da uno di questi gruppi di lavoro nasce la proposta di creare la "Smart city"- città intelligente che si sviluppa su sette ambiti: ambiente, costruzioni, vivibilità, economia, persone, energia e mobilità.
Nel corso della serata si parla anche del tema di stretta attualità della mensa, dell'emergenza ambientale del depuratore, del piano dell'agro, del rilancio della Multiservizi che deve essere il braccio operativo del Comune, ma anche dei cantieri navali, cuore storico della città, della pista di atletica, della piscina come punto di rilancio della costa, revisione del piano sociale, e anche del porta a porta che per Minvervini «deve essere modificato a seconda delle esigenze del quartiere».Vi è anche la proposta di un'isola ecologica itinerante.
Il candidato sindaco torna a ribadire la necessità di avere gli uffici comunali in un'unica struttura quella di Lama Scotella, e della possibilità di costruire un teatro tenda, «occorrono solo due anni».
Per quanto riguarda l'aspetto finanziario dei vari progetti Tommaso Minervini e la sua coalizione vogliono attingere dai fondi europei, regionali e non solo.
Un'unica richiesta viene rivolta al candidato sindaco dai rappresentanti della coalizione: «non vogliamo giochetti strani al ballottaggio, il progetto parte con noi e rimanere con noi».
Non vengono preclusi in questo momento margini di trattativa, ma è chiaro il messaggio a chi non ha ancora deciso politicamente: "ora, dopo potrebbe essere troppo tardi". Le consultazioni elettorali potrebbero tenersi o il 28 maggio, o l'11 giugno prossimi.