Minervini: Consorzi Asi, rimuovere i conflitti d'interesse e le cause di incompatibilità
Il capogruppo in Consiglio Regionale di "Noi a Sinistra" presenta interrogazione
Molfetta - mercoledì 20 gennaio 2016
13.57
"Ripristinare la corretta gestione dei Consorzi ASI, evitando l'accumulo di cariche, cosa che invece accade anche quando sono espressamente vietate dalle legge".
Lo chiede in un'interrogazione indirizzata all'Assessorato allo Sviluppo economico, il capogruppo in Consiglio Regionale di "Noi a Sinistra", Guglielmo Minervini.
"Nello statuto dell'ASI - spiega Minervini - la figura del consigliere d'amministrazione viene equiparata, per quel che riguarda le incompatibilità con l'incarico, a quella del Sindaco. In pratica chi riveste altri ruoli istituzionali, ad esempio quello di parlamentare, non può ricoprire alcun incarico. Eppure ci sono dei casi, a cominciare da quello eclatante del senatore Azzollini, membro del consiglio d'amministrazione dell'ASI di Bari, in cui le regole statutarie vengono semplicemente ignorate.
Per questo chiediamo alla Giunta regionale, e in particolare all'assessorato allo Sviluppo economico che ha poteri di vigilanza e controllo sul corretto funzionamento dei Consorzi, di intervenire e se non ci siano gli estremi anche per un commissariamento".
"Non dimentichiamoci - conclude Minervini - che questa norma è stata pensata al fine di evitare conflitti d'interesse e forme pericolose di concentrazione del potere. C'è un problema di natura sostanziale che riguarda il corretto funziomento di questi organi e il loro essere dispositivi in grado di accompagnare la crescita e lo sviluppo delle aree interessate".
Lo chiede in un'interrogazione indirizzata all'Assessorato allo Sviluppo economico, il capogruppo in Consiglio Regionale di "Noi a Sinistra", Guglielmo Minervini.
"Nello statuto dell'ASI - spiega Minervini - la figura del consigliere d'amministrazione viene equiparata, per quel che riguarda le incompatibilità con l'incarico, a quella del Sindaco. In pratica chi riveste altri ruoli istituzionali, ad esempio quello di parlamentare, non può ricoprire alcun incarico. Eppure ci sono dei casi, a cominciare da quello eclatante del senatore Azzollini, membro del consiglio d'amministrazione dell'ASI di Bari, in cui le regole statutarie vengono semplicemente ignorate.
Per questo chiediamo alla Giunta regionale, e in particolare all'assessorato allo Sviluppo economico che ha poteri di vigilanza e controllo sul corretto funzionamento dei Consorzi, di intervenire e se non ci siano gli estremi anche per un commissariamento".
"Non dimentichiamoci - conclude Minervini - che questa norma è stata pensata al fine di evitare conflitti d'interesse e forme pericolose di concentrazione del potere. C'è un problema di natura sostanziale che riguarda il corretto funziomento di questi organi e il loro essere dispositivi in grado di accompagnare la crescita e lo sviluppo delle aree interessate".