Minervini: «Ascoltare i nomi delle 108 vittime di femminicidio nel 2023 ci crea tanto dolore»
Il commento del Sindaco dopo l'evento che si è tenuto davanti al Liceo classico
Molfetta - giovedì 30 novembre 2023
13.18
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha commentato la partecipazione all'evento che si è tenuto davanti al Liceo classico per sensibilizzare sul tragico tema della violenza contro le donne:
"Non avrei mai immaginato un giorno di trovarmi di fronte ad un liceo ad ascoltare la lettura di 108 nomi di donne uccise perché mogli, ex mogli, fidanzate, ex fidanzate, figlie, madri, sorelle. E' qualcosa che ti scuote dentro. E' una ferita che sanguina ad ogni nome. Perché dietro ogni nome c'è un progetto di vita interrotto. C'è la storia di una persona. Ci sono sogni spezzati".
"E invece, eccoci. Circondati da centinaia di studenti di ogni età a ripetere il nome delle tante Giulia. E' proprio la loro presenza, la loro partecipazione attiva che lascia sperare bene per il futuro. E' vero ci sono segnali premonitori che indicano la voglia di controllare e nessuno deve girarsi dall'altra parte. Tutti dobbiamo allarmarci e intervenire. Nessuno deve restare isolato. Bisogna parlarsi, confidarsi. Impariamo a coltivare le relazioni nella quotidiana consapevolezza del rispetto dell'altro".
"Ringrazio tutti coloro che hanno scelto di esserci, il Cav, le docenti e i docenti per la loro presenza perché non ci sono materie che insegnano quello che oggi i ragazzi hanno imparato e stanno imparando. E ringrazio il mio assessore alle pari opportunità, Anna Capurso, e il Presidente del Consiglio comunale, Robert Amato, che hanno pensato a questo momento di riflessione".
"Non avrei mai immaginato un giorno di trovarmi di fronte ad un liceo ad ascoltare la lettura di 108 nomi di donne uccise perché mogli, ex mogli, fidanzate, ex fidanzate, figlie, madri, sorelle. E' qualcosa che ti scuote dentro. E' una ferita che sanguina ad ogni nome. Perché dietro ogni nome c'è un progetto di vita interrotto. C'è la storia di una persona. Ci sono sogni spezzati".
"E invece, eccoci. Circondati da centinaia di studenti di ogni età a ripetere il nome delle tante Giulia. E' proprio la loro presenza, la loro partecipazione attiva che lascia sperare bene per il futuro. E' vero ci sono segnali premonitori che indicano la voglia di controllare e nessuno deve girarsi dall'altra parte. Tutti dobbiamo allarmarci e intervenire. Nessuno deve restare isolato. Bisogna parlarsi, confidarsi. Impariamo a coltivare le relazioni nella quotidiana consapevolezza del rispetto dell'altro".
"Ringrazio tutti coloro che hanno scelto di esserci, il Cav, le docenti e i docenti per la loro presenza perché non ci sono materie che insegnano quello che oggi i ragazzi hanno imparato e stanno imparando. E ringrazio il mio assessore alle pari opportunità, Anna Capurso, e il Presidente del Consiglio comunale, Robert Amato, che hanno pensato a questo momento di riflessione".