Politica
Minervini annuncia la fine dell'amministrazione di Molfetta
Nessuna dimissione del primo cittadino che aspetta la sfiducia nel Consiglio Comunale
Molfetta - martedì 19 ottobre 2021
10.23
La notte porta consiglio, si sa. Ma a Tommaso Minervini non ha fatto cambiare idea: nessuna dimissione dall'incarico di sindaco di Molfetta ma attesa della fine anticipata del proprio mandato attraverso la sfiducia nella massima assise locale. Che appare una mera formalità.
"Con l'uscita dalla maggioranza dei gruppi consiliari di "obiettivo Molfetta e "Popolari" e le dimissioni dei rispettivi assessori di cui ho preso atto revocando i loro incarichi, si sono create le condizioni per un prossimo scioglimento del Consiglio comunale e l'ennesimo arrivo di un Commissario Prefettizio".
E' così che inizia il messaggio fatto pervenire alla città stamane dallo stesso sindaco: un commiato, un saluto vero e proprio nella convinzione di ciò che accadrà a stretto giro.
Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri, infatti, i gruppi "Obiettivo Molfetta" e "Popolari Molfetta" hanno consegnato nelle mani del sindaco le dimissioni dei rispettivi assessori Pietro Mastropasqua, Maridda Poli ed Enzo Spadavecchia e dei propri rappresentanti in Aula Carnicella. Tradotto: niente più numeri necessari e sufficienti per la maggioranza per proseguire il proprio lavoro e Giunta di fatto azzerata.
"Mi auguro che i gruppi consiliari che fanno riferimento a partiti storici di antica e consolidata cultura democratica consentano il dibattito in aula sulle ragioni dello scioglimento in modo che ciascuno possa dirne alla luce del sole le motivazioni profonde, evitando così di "nascondere" i motivi veri dello scioglimento dell'Istituzione comunale. Tutto questo proprio in relazione alle reclamate ragioni di trasparenza e di legalità da tempo richiamate".
Già ieri sera Beppe Zanna, esponente in Consiglio Comunale dell'opposizione di centrosinistra, comunicava al presidente Nicola Piergiovanni di avere pronta una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco.
Mozione che sarà dibattuta in Aula non appena verrà riconvocata l'assemblea che decreterà la fine del Minervini - bis, iniziato con l'elezione nell'estate del 2017 grazie alla coalizione formata da Partito Democratico e liste civiche dapprima confluite nel gruppo "NOI" e poi di nuovo frammentatisi a seguito dello scandalo giudiziario "Appaltopoli".
"Nel frattempo - ha concluso Minervini - rimango a compiere il mio dovere fino all'ultimo minuto come ho fatto in questi anni e in ultimo nella difficile gestione della burrascosa tempesta della pandemia da cui grazie alla responsabilità di tutti stiamo uscendo. Colgo anche questa occasione per invitare ancora una volta a vaccinarsi per chi non l'abbia ancora fatto e usare le precauzioni anticovid della mascherina e del lavaggio continuo delle mani. In attesa continuerò a svolgere gli atti urgenti e necessari alla Città, perché le Istituzioni non possono avere vuoti e le esigenze Istituzionali sono prevalenti e non possono essere scalfite da reazioni cosidette "politiche".
Buona giornata e auguri a Molfetta".
"Con l'uscita dalla maggioranza dei gruppi consiliari di "obiettivo Molfetta e "Popolari" e le dimissioni dei rispettivi assessori di cui ho preso atto revocando i loro incarichi, si sono create le condizioni per un prossimo scioglimento del Consiglio comunale e l'ennesimo arrivo di un Commissario Prefettizio".
E' così che inizia il messaggio fatto pervenire alla città stamane dallo stesso sindaco: un commiato, un saluto vero e proprio nella convinzione di ciò che accadrà a stretto giro.
Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri, infatti, i gruppi "Obiettivo Molfetta" e "Popolari Molfetta" hanno consegnato nelle mani del sindaco le dimissioni dei rispettivi assessori Pietro Mastropasqua, Maridda Poli ed Enzo Spadavecchia e dei propri rappresentanti in Aula Carnicella. Tradotto: niente più numeri necessari e sufficienti per la maggioranza per proseguire il proprio lavoro e Giunta di fatto azzerata.
"Mi auguro che i gruppi consiliari che fanno riferimento a partiti storici di antica e consolidata cultura democratica consentano il dibattito in aula sulle ragioni dello scioglimento in modo che ciascuno possa dirne alla luce del sole le motivazioni profonde, evitando così di "nascondere" i motivi veri dello scioglimento dell'Istituzione comunale. Tutto questo proprio in relazione alle reclamate ragioni di trasparenza e di legalità da tempo richiamate".
Già ieri sera Beppe Zanna, esponente in Consiglio Comunale dell'opposizione di centrosinistra, comunicava al presidente Nicola Piergiovanni di avere pronta una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco.
Mozione che sarà dibattuta in Aula non appena verrà riconvocata l'assemblea che decreterà la fine del Minervini - bis, iniziato con l'elezione nell'estate del 2017 grazie alla coalizione formata da Partito Democratico e liste civiche dapprima confluite nel gruppo "NOI" e poi di nuovo frammentatisi a seguito dello scandalo giudiziario "Appaltopoli".
"Nel frattempo - ha concluso Minervini - rimango a compiere il mio dovere fino all'ultimo minuto come ho fatto in questi anni e in ultimo nella difficile gestione della burrascosa tempesta della pandemia da cui grazie alla responsabilità di tutti stiamo uscendo. Colgo anche questa occasione per invitare ancora una volta a vaccinarsi per chi non l'abbia ancora fatto e usare le precauzioni anticovid della mascherina e del lavaggio continuo delle mani. In attesa continuerò a svolgere gli atti urgenti e necessari alla Città, perché le Istituzioni non possono avere vuoti e le esigenze Istituzionali sono prevalenti e non possono essere scalfite da reazioni cosidette "politiche".
Buona giornata e auguri a Molfetta".