Politica
Michele Rizzi: «Sostegno alla lotta dei lavoratori della Network Contacts di Molfetta»
Nota a firma dell'esponente di "Un'altra Italia è possibile"
Molfetta - lunedì 7 novembre 2022
19.54
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma di Michele Rizzi di "Un'altra Italia è possibile" e già candidato Presidente della Regione Puglia, sulla vicenda Network Contacts.
"Un'altra Italia è possibile appoggia la lotta dei lavoratori della Network Contacts di Molfetta costituitosi in Comitato da qualche settimana per rivendicare il diritto al lavoro e la non applicazione, per giunta scaduto, di un accordo fortemente negativo per gli stessi, applicato per 3 anni e che costringeva i lavoratori a cedere il 30% della tredicesima mensilità, due ore a settimana di lavoro pagate 2,50 euro all'ora ed erogati in buoni pasto, alla rinuncia agli scatti di anzianità, alla maturazione dei permessi retribuiti, alla maggiorazione salariale nei giorni festivi".
"Un accordo sindacale che già 3 anni fa fu definito "cinese" e dal sottoscritto fortemente criticato, un accordo che ledeva fortemente i diritti dei lavoratori andando in deroga allo stesso contratto collettivo nazionale delle telecomunicazioni, passato attraverso un referendum farsa che giocò sul timore dei lavoratori di fronte ad un'azienda che dichiarava di essere in crisi, cosa smentita da nuove commesse acquisite nei mesi".
"Crediamo che scaduti i 3 anni, debbano essere ripristinate tutte le garanzie del contratto nazionale senza che ci siano più "deroghe" che aumentano i profitti dell'azienda a scapito dei diritti dei lavoratori, già seriamente compromessi in questi anni. Saremo al fianco del Comitato anche nelle prossime settimane".
"Un'altra Italia è possibile appoggia la lotta dei lavoratori della Network Contacts di Molfetta costituitosi in Comitato da qualche settimana per rivendicare il diritto al lavoro e la non applicazione, per giunta scaduto, di un accordo fortemente negativo per gli stessi, applicato per 3 anni e che costringeva i lavoratori a cedere il 30% della tredicesima mensilità, due ore a settimana di lavoro pagate 2,50 euro all'ora ed erogati in buoni pasto, alla rinuncia agli scatti di anzianità, alla maturazione dei permessi retribuiti, alla maggiorazione salariale nei giorni festivi".
"Un accordo sindacale che già 3 anni fa fu definito "cinese" e dal sottoscritto fortemente criticato, un accordo che ledeva fortemente i diritti dei lavoratori andando in deroga allo stesso contratto collettivo nazionale delle telecomunicazioni, passato attraverso un referendum farsa che giocò sul timore dei lavoratori di fronte ad un'azienda che dichiarava di essere in crisi, cosa smentita da nuove commesse acquisite nei mesi".
"Crediamo che scaduti i 3 anni, debbano essere ripristinate tutte le garanzie del contratto nazionale senza che ci siano più "deroghe" che aumentano i profitti dell'azienda a scapito dei diritti dei lavoratori, già seriamente compromessi in questi anni. Saremo al fianco del Comitato anche nelle prossime settimane".