Cronaca
Mensa scolastica, il Comune contro i genitori. Si va davanti al TAR
157 i genitori che hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale pugliese
Molfetta - venerdì 28 aprile 2017
9.48
I genitori lo avevano annunciato qualche settimana fa: per le tariffe legate al servizio della mensa scolastica avrebbero agito giudizialmente, rivolgendosi al TAR Puglia. E' così è stato.
Ben 157, infatti, hanno deciso di ricorrere alla giustizia amministrativa per chiedere l'annullamento delle deliberazioni a firma del Commissario Prefettizio Mauro Passerotti ma anche della nota del settore Welfare del Comune nella parte in cui vanno a rideterminare le tariffe del servizio di refezione in tutte le scuole dell'infanzia e primarie ubicate sul territorio cittadino.
A indignare, soprattutto, il fatto che tali tariffe sono state fatte entrare in vigore dal 1 gennaio 2017, nonostante gli atti che le determinano risalgano a febbraio e marzo.
Tra l'altro i genitori ne chiedono anche la sospensione.
Adesso è il Comune a difendersi: l'Ente, infatti, ha deciso di costituirsi contro i genitori. Bisogna, secondo quanto si legge in documenti comunali, difendere "le Ragioni dell'Ente".
Una nuova vicenda giudiziaria sta partendo: a farne le spese i più piccoli. Tanti coloro che, per decisione degli stessi genitori, non stanno più pranzando tra i banchi di scuola.
Ben 157, infatti, hanno deciso di ricorrere alla giustizia amministrativa per chiedere l'annullamento delle deliberazioni a firma del Commissario Prefettizio Mauro Passerotti ma anche della nota del settore Welfare del Comune nella parte in cui vanno a rideterminare le tariffe del servizio di refezione in tutte le scuole dell'infanzia e primarie ubicate sul territorio cittadino.
A indignare, soprattutto, il fatto che tali tariffe sono state fatte entrare in vigore dal 1 gennaio 2017, nonostante gli atti che le determinano risalgano a febbraio e marzo.
Tra l'altro i genitori ne chiedono anche la sospensione.
Adesso è il Comune a difendersi: l'Ente, infatti, ha deciso di costituirsi contro i genitori. Bisogna, secondo quanto si legge in documenti comunali, difendere "le Ragioni dell'Ente".
Una nuova vicenda giudiziaria sta partendo: a farne le spese i più piccoli. Tanti coloro che, per decisione degli stessi genitori, non stanno più pranzando tra i banchi di scuola.