Mauro Solimini racconta la sua esperienza come donatore di sangue: «Azione altamente educativa»
Ha iniziato nel 1994, quando aveva 18 anni, e continua ancora oggi questa sua missione
Molfetta - domenica 2 febbraio 2025
10.52
L'associazione donatori di sangue Fratres Molfetta Don Tonino Bello compirà tredici anni nel 2025. Nata a luglio 2012 da un gruppo di amici che spinti dal desiderio di altruismo, solidarietà e amore verso il prossimo, decisero di crearla.
Mauro Solimini, 49enne di Molfetta, da oltre trent'anni divulga nel suo piccolo l'importanza della donazione del sangue che ha una valenza altamente educativa.
"In questo meraviglioso progetto vengo coinvolto. Inizialmente ero scettico in quanto ero tormentato da interrogativi privi di senso. Ma dopo pochissimi attimi di esitazione, pronunciai il sì "sine conditio" che si esprime nell'amore e totale dedizione verso il prossimo. Infatti lo pronunciai nel lontano 1994, quando avevo diciotto anni".
"Il "si incondizionato" con il passare degli anni si è rafforzato con un solenne giuramento: "Donerò fino a quando il mio corpo smetterà di funzionare". Questa frase non solo deve essere il motivo principale per chi decide di donare gli emocomponenti(sangue, plasma e piastrine), indispensabili per salvare e curare vite umane, ma anche la creazione di un forte senso di una comunità più solidale e consapevole dell'importanza della salute collettiva".
"È uno stile di vita per dimostrare che, anche con un piccolo gesto si può avere un grande impatto sulla vita degli altri".
Mauro Solimini, 49enne di Molfetta, da oltre trent'anni divulga nel suo piccolo l'importanza della donazione del sangue che ha una valenza altamente educativa.
"In questo meraviglioso progetto vengo coinvolto. Inizialmente ero scettico in quanto ero tormentato da interrogativi privi di senso. Ma dopo pochissimi attimi di esitazione, pronunciai il sì "sine conditio" che si esprime nell'amore e totale dedizione verso il prossimo. Infatti lo pronunciai nel lontano 1994, quando avevo diciotto anni".
"Il "si incondizionato" con il passare degli anni si è rafforzato con un solenne giuramento: "Donerò fino a quando il mio corpo smetterà di funzionare". Questa frase non solo deve essere il motivo principale per chi decide di donare gli emocomponenti(sangue, plasma e piastrine), indispensabili per salvare e curare vite umane, ma anche la creazione di un forte senso di una comunità più solidale e consapevole dell'importanza della salute collettiva".
"È uno stile di vita per dimostrare che, anche con un piccolo gesto si può avere un grande impatto sulla vita degli altri".