Territorio e Ambiente
Mappatura delle colonie feline in città
L’assessore al benessere degli animali Angela Amato: “Tuteliamo i gatti randagi presenti sul territorio”
Molfetta - lunedì 28 dicembre 2015
13.12
Il Comune di Molfetta ha predisposto la mappatura delle colonie feline presenti sul territorio, per ciascuna è presente o dovrà esserci un referente, ci sarà un cartello di ubicazione volto a tutelare i gatti che vivono in libertà, che possono essere sterilizzati e rimessi nel loro gruppo d'intesa con i servizi veterinari della Asl.
"Questo provvedimento non nasce per caso ma è il frutto di colloqui ed incontri con i 'gattari', la ASL e il nucleo ambientale della Polizia Municipale e ci aspettiamo sia il primo passo verso un completo censimento e controllo dei felini che, non dimentichiamolo, rappresentano un utile tassello dell'ecosistema cittadino", spiega l'assessore Angela Amato che fra le sue deleghe ha anche quella al benessere degli animali.
Attualmente, si legge nella delibera di giunta n.257 del 22 dicembre 2015, sul territorio Comunale sono presenti 35 colonie feline e sono già stati individuati 26 referenti, già segnalate agli uffici competenti del Comune e del servizio veterinario della ASL.
"La mappatura consente – spiega ancora Angela Amato – come previsto dalla normativa vigente, di tutelare i gatti randagi presenti sul territorio e, nello stesso tempo, stabilisce le norme di comportamento a cui devono attenersi i referenti, i cosiddetti 'gattari', preservando l'igiene pubblica ed il decoro dell'ambiente urbano".
C'è una legge regionale, la n. 12 del 3 aprile 1995, che promuove, disciplina e coordina la tutela degli animali di affezione, persegue gli atti di crudeltà e i maltrattamenti nei loro confronti nonché il loro abbandono. L'articolo 10 della suddetta legge prevede che i gatti che vivono in stato di libertà non possono essere maltrattati né spostati dal loro habitat, possono essere sterilizzati e rimessi nel loro gruppo nonché essere affidati ad enti e associazioni zoofile o gruppi di persone, d' intesa con i servizi veterinari delle Asl.
E per il controllo della proliferazione delle colonie feline, la ASL effettua gratuitamente la sterilizzazione chirurgica, solo di gatti randagi facenti parte di colonie "censite".
La delibera di giunta intende dare, quindi, attuazione a questa normativa, prevede una istanza di riconoscimento di colonia felina e il rilascio di un tesserino di referente di colonia.
"In collaborazione con la ASL – conclude l'assessore Amato – saranno organizzati a breve corsi di informazione e primo soccorso destinati proprio ai referenti di colonia che saranno dotati di tesserino di riconoscimento e saranno messi in condizione di collaborare con i veterinari per intensificare l'attività di sterilizzazione presso la struttura sanitaria del canile comunale. Sono allo studio dell'Ufficio Ambiente iniziative per garantire ai referenti di colonia la possibilità di usufruire di un servizio di assistenza veterinaria gratuita riservata, naturalmente, ai soli gatti randagi".
"Questo provvedimento non nasce per caso ma è il frutto di colloqui ed incontri con i 'gattari', la ASL e il nucleo ambientale della Polizia Municipale e ci aspettiamo sia il primo passo verso un completo censimento e controllo dei felini che, non dimentichiamolo, rappresentano un utile tassello dell'ecosistema cittadino", spiega l'assessore Angela Amato che fra le sue deleghe ha anche quella al benessere degli animali.
Attualmente, si legge nella delibera di giunta n.257 del 22 dicembre 2015, sul territorio Comunale sono presenti 35 colonie feline e sono già stati individuati 26 referenti, già segnalate agli uffici competenti del Comune e del servizio veterinario della ASL.
"La mappatura consente – spiega ancora Angela Amato – come previsto dalla normativa vigente, di tutelare i gatti randagi presenti sul territorio e, nello stesso tempo, stabilisce le norme di comportamento a cui devono attenersi i referenti, i cosiddetti 'gattari', preservando l'igiene pubblica ed il decoro dell'ambiente urbano".
C'è una legge regionale, la n. 12 del 3 aprile 1995, che promuove, disciplina e coordina la tutela degli animali di affezione, persegue gli atti di crudeltà e i maltrattamenti nei loro confronti nonché il loro abbandono. L'articolo 10 della suddetta legge prevede che i gatti che vivono in stato di libertà non possono essere maltrattati né spostati dal loro habitat, possono essere sterilizzati e rimessi nel loro gruppo nonché essere affidati ad enti e associazioni zoofile o gruppi di persone, d' intesa con i servizi veterinari delle Asl.
E per il controllo della proliferazione delle colonie feline, la ASL effettua gratuitamente la sterilizzazione chirurgica, solo di gatti randagi facenti parte di colonie "censite".
La delibera di giunta intende dare, quindi, attuazione a questa normativa, prevede una istanza di riconoscimento di colonia felina e il rilascio di un tesserino di referente di colonia.
"In collaborazione con la ASL – conclude l'assessore Amato – saranno organizzati a breve corsi di informazione e primo soccorso destinati proprio ai referenti di colonia che saranno dotati di tesserino di riconoscimento e saranno messi in condizione di collaborare con i veterinari per intensificare l'attività di sterilizzazione presso la struttura sanitaria del canile comunale. Sono allo studio dell'Ufficio Ambiente iniziative per garantire ai referenti di colonia la possibilità di usufruire di un servizio di assistenza veterinaria gratuita riservata, naturalmente, ai soli gatti randagi".