Mancini: «PNRR, a Molfetta resta il problema legato ai fondi pubblici»
Le riflessioni del consigliere comunale dopo la conferenza dei giorni scorsi
Molfetta - lunedì 7 febbraio 2022
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a cura di Pasquale Mancini, consigliere comunale del gruppo Officine Molfetta.
"La conferenza stampa sull'impiego dei fondi PNRR a Molfetta conferma quel che dico da tempo: aggiungiamo una ennesima occasione sprecata alla nostra invidiabile collezione. Una manciata di opere pubbliche, magari quelle che erano già pronte, e va via cosi, prendiamo i finanziamenti (e poi vediamo che succede). Credo anche che il sindaco non finga, è davvero convinto di fare bene, voglio pensare che sia finanche in buona fede".
"Perché è la visione politica degli anni 70, si basa sul concetto che spendere soldi in opere pubbliche (il verbo investire nel nostro caso sarebbe del tutto fuori luogo) è l'obiettivo e il successo di qualsiasi amministrazione. In questi anni il Comune di Molfetta ha speso centinaia di milioni di euro in opere pubbliche, indubbiamente utili come utili ne sarebbero state altre ma senza alcun nesso logico che le legasse le une alle altre e facesse pensare a un'ombra di idea di Città. Visione zero. Orizzonte non oltre la punta dei piedi".
"A breve chiederemo conto di questa vagonata di milioni, "sparati" come neve sulle piste, pronti a sciogliersi al sole senza incidere sulla vita di una città cui non si è saputo dare capo né coda, lasciata avvitare sul degrado e l'anarchia dei costumi. Nel 2022 non è più sufficiente - come forse sarebbe stato negli anni 70 - governare una città come il buon padre di famiglia: oggi è necessario programmare e gestire risorse economiche ed umane come il migliore degli imprenditori pubblici, saper dettare e raggiungere obiettivi, individuare tempi di realizzazione, prevedere e gestire le dinamiche sociali conseguenti a ogni scelta".
"Non avere una visione non è una colpa, è semplicemente una incapacità, se ne prende atto e ci si dedica ad altro. Se io in mare riesco a malapena a stare a galla non mi metto a fare la traversata dello stretto di Messina. Se non sei capace di avere visione non puoi ricoprire ruoli apicali. Fai il tecnico, o l'amministrativo, o resta a casa. Quella che sta per aprirsi potrebbe essere una settimana importante per il futuro della città: non è più tempo di tentennamenti ne di fallimenti annunciati. Chi ha le capacità per farlo (e sono davvero in tanti i molfettesi in grado di dare una svolta a questa Comunità) si palesi e scenda in campo. Che il tempo passa".
"La conferenza stampa sull'impiego dei fondi PNRR a Molfetta conferma quel che dico da tempo: aggiungiamo una ennesima occasione sprecata alla nostra invidiabile collezione. Una manciata di opere pubbliche, magari quelle che erano già pronte, e va via cosi, prendiamo i finanziamenti (e poi vediamo che succede). Credo anche che il sindaco non finga, è davvero convinto di fare bene, voglio pensare che sia finanche in buona fede".
"Perché è la visione politica degli anni 70, si basa sul concetto che spendere soldi in opere pubbliche (il verbo investire nel nostro caso sarebbe del tutto fuori luogo) è l'obiettivo e il successo di qualsiasi amministrazione. In questi anni il Comune di Molfetta ha speso centinaia di milioni di euro in opere pubbliche, indubbiamente utili come utili ne sarebbero state altre ma senza alcun nesso logico che le legasse le une alle altre e facesse pensare a un'ombra di idea di Città. Visione zero. Orizzonte non oltre la punta dei piedi".
"A breve chiederemo conto di questa vagonata di milioni, "sparati" come neve sulle piste, pronti a sciogliersi al sole senza incidere sulla vita di una città cui non si è saputo dare capo né coda, lasciata avvitare sul degrado e l'anarchia dei costumi. Nel 2022 non è più sufficiente - come forse sarebbe stato negli anni 70 - governare una città come il buon padre di famiglia: oggi è necessario programmare e gestire risorse economiche ed umane come il migliore degli imprenditori pubblici, saper dettare e raggiungere obiettivi, individuare tempi di realizzazione, prevedere e gestire le dinamiche sociali conseguenti a ogni scelta".
"Non avere una visione non è una colpa, è semplicemente una incapacità, se ne prende atto e ci si dedica ad altro. Se io in mare riesco a malapena a stare a galla non mi metto a fare la traversata dello stretto di Messina. Se non sei capace di avere visione non puoi ricoprire ruoli apicali. Fai il tecnico, o l'amministrativo, o resta a casa. Quella che sta per aprirsi potrebbe essere una settimana importante per il futuro della città: non è più tempo di tentennamenti ne di fallimenti annunciati. Chi ha le capacità per farlo (e sono davvero in tanti i molfettesi in grado di dare una svolta a questa Comunità) si palesi e scenda in campo. Che il tempo passa".