Cronaca
Lunga attesa all'ospedale di Molfetta: paziente picchia due medici. Denunciato un 41enne
È successo questa mattina nel pronto soccorso. Immediato l'intervento dei Carabinieri: l'uomo è stato deferito a piede libero
Molfetta - martedì 10 settembre 2019
17.32
Andato in escandescenze - dopo aver accusato i medici del pronto soccorso di Molfetta, che stavano visitando il figlio di 4 anni, di perdere tempo prezioso - ha brutalmente aggredito due medici. Protagonista della vicenda un 41enne di Molfetta, denunciato a piede libero dai Carabinieri della locale Compagnia.
L'episodio è avvenuto questa mattina: il bambino, accompagnato dai genitori al pronto soccorso dell'ospedale di Molfetta, è stato prima visitato e poi, dopo una prima valutazione da parte dei sanitari, è stato inviato per una consulenza pediatrica nell'ambulatorio di Pediatria. Dopo la visita specialistica, il bimbo è tornato al pronto soccorso per il suo trasferimento in un'altra struttura per gli approfondimenti clinico-diagnostici del caso e l'eventuale ricovero.
A quel punto il padre, mentre il personale sanitario prestava l'assistenza del caso al piccolo e predisponeva il suo trasferimento, ha cominciato a spazientirsi ed è andato in escandescenze. Ha iniziato ad inveire contro il personale medico presente, sempre in prima linea nonostante i continui tagli alla sanità. E purtroppo non c'è stato verso di calmarlo. L'uomo ha accusato due medici di perdere tempo prezioso, minacciandoli pesantemente.
E poi, dalle parole, è subito passato alle offese: un atteggiamento sempre più aggressivo che è sfociato in una vera e propria aggressione fisica, a colpi di calci e pugni. L'uomo ha infatti aggredito fisicamente i due dirigenti medici e si è scagliato contro le suppellettili d'arredo del pronto soccorso, sollevando una scrivania e facendo cadere a terra un computer. A quel punto è scattata la telefonata ai Carabinieri della locale Compagnia.
I militari, giunti sul posto, lo hanno fermato, identificato e condotto in caserma dove è denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani per i reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, mentre, nonostante le conseguenze dell'aggressione, i due dirigenti medici hanno comunque garantito e disposto il trasferimento del piccolo in un'altra struttura ospedaliera con l'ausilio di altro medico, che ne ha garantito l'assistenza durante il trasporto.
Quello delle aggressioni, purtroppo, resta un problema serio: l'allarme relativo alla carenza di medici, anche a Molfetta, ha superato il livello di guardia, ma non si vedono all'orizzonte provvedimenti strutturali per affrontare la crisi.
L'episodio è avvenuto questa mattina: il bambino, accompagnato dai genitori al pronto soccorso dell'ospedale di Molfetta, è stato prima visitato e poi, dopo una prima valutazione da parte dei sanitari, è stato inviato per una consulenza pediatrica nell'ambulatorio di Pediatria. Dopo la visita specialistica, il bimbo è tornato al pronto soccorso per il suo trasferimento in un'altra struttura per gli approfondimenti clinico-diagnostici del caso e l'eventuale ricovero.
A quel punto il padre, mentre il personale sanitario prestava l'assistenza del caso al piccolo e predisponeva il suo trasferimento, ha cominciato a spazientirsi ed è andato in escandescenze. Ha iniziato ad inveire contro il personale medico presente, sempre in prima linea nonostante i continui tagli alla sanità. E purtroppo non c'è stato verso di calmarlo. L'uomo ha accusato due medici di perdere tempo prezioso, minacciandoli pesantemente.
E poi, dalle parole, è subito passato alle offese: un atteggiamento sempre più aggressivo che è sfociato in una vera e propria aggressione fisica, a colpi di calci e pugni. L'uomo ha infatti aggredito fisicamente i due dirigenti medici e si è scagliato contro le suppellettili d'arredo del pronto soccorso, sollevando una scrivania e facendo cadere a terra un computer. A quel punto è scattata la telefonata ai Carabinieri della locale Compagnia.
I militari, giunti sul posto, lo hanno fermato, identificato e condotto in caserma dove è denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani per i reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, mentre, nonostante le conseguenze dell'aggressione, i due dirigenti medici hanno comunque garantito e disposto il trasferimento del piccolo in un'altra struttura ospedaliera con l'ausilio di altro medico, che ne ha garantito l'assistenza durante il trasporto.
Quello delle aggressioni, purtroppo, resta un problema serio: l'allarme relativo alla carenza di medici, anche a Molfetta, ha superato il livello di guardia, ma non si vedono all'orizzonte provvedimenti strutturali per affrontare la crisi.